Info Conseil

Communiqué n° 562 de 17 novembre 2010

INTERPELLANZA SU FERROVIA AOSTA-TORINO



Il Consigliere del gruppo PD Raimondo Donzel ha chiesto con un'interpellanza informazioni circa gli interventi per migliorare la tratta Aosta-Torino. Sullo stesso argomento è stata illustrata un'analoga iniziativa del gruppo Alpe.

Nel presentare l'iniziativa, il Consigliere Donzel ha detto che "l'eventuale divieto di transito per locomotori a trazione diesel nella stazione ferroviaria di Porta Susa sulla tratta Aosta-Torino potrebbe richiedere un cambio del locomotore o dell'intero treno nelle stazioni di Ivrea o Chivasso. Questo aggraverebbe i tempi di percorrenza e i rischi di frequenti e pesanti ritardi per l'utenza valdostana in modo da rendere quasi inservibile la tratta ferroviaria."
Il Consigliere Donzel ha, quindi, voluto sapere "se il Governo regionale intende intervenire con urgenza per prevenire l'eventualità di una rottura di carico sulla tratta Aosta-Torino nelle stazioni di Ivrea o Chivasso; scongiurare la possibilità che la non realizzazione di alcune opere previste per migliorare la tratta Aosta-Torino possa comportare lo storno dei finanziamenti assegnati."
Dans sa illustration, la Conseillère  Morelli (Alpe) a voulu savoir « quels ont été les résultats du monitorage de l'air à Porta Susa et s'il y aura des conséquences pour les usagers valdôtains de la ligne Aoste-Turin; quel est le point de la situation quant à l'amélioration du service de transport ferroviaire dans notre région et quelles sont les interventions prévues dans l'immédiat et à long terme à cet effet; comment s'encadrent à cette fin les déclarations du Président de la Région et quelles sont les réelles intentions quant aux liaisons au réseau italien et international. »

Nella risposta, l'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha affermato che "la pubblica amministrazione parla per atti. Nel 2008 si chiedeva formalmente le condizioni di sicurezza per transitare nel passante. Nel settembre 2008 RFI ha trasmesso un documento ufficiale in cui si certifica che non ci saranno limitazioni dei mezzi nel tratto interessato. Quindi non c'era motivo di non credere a quella documentazione. Da allora periodicamente abbiamo effettuato delle riunioni tecniche  e rispetto a questo tema non è mai emerso alcun tipo di problema."
Ha fatto quindi riferimento alla corrispondenza con RFI circa la richiesta di rassicurazioni in merito a questa questione. "Di fronte a nostre specifiche richieste nessuno ci ha risposto, né Trenitalia né RFI."
"Ad oggi non ho alcuna certezza in merito alla questione perché una comunicazione ufficiale non è stata formulata sul divieto di transito o di fermata alla stazione di Porta Susa. Credo che questo atteggiamento sia scandaloso. Per quanto riguarda, in particolare, il progetto relativo alla lunetta di Chivasso, lo stesso è all'esame del VIA in Piemonte e ci vorrà ancora del tempo per avere delle risposte. C'è anche in itinere il progetto di elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea che è alla fase preliminare. Sono comunque tutte operazioni rilevanti dal punto di vista economico."

Nella replica, il Consigliere Donzel ha detto che "la volontà è quella di non vedere ridotta la politica a un mero atto burocratico. Le lettere forse non bastano e occorre piuttosto promuovere degli incontri che riteniamo più efficaci. L'eventuale divieto di transito a Porta Susa è una preoccupazione che ci poniamo per il futuro e sul quale bisognerà stare vigili. Una parte degli investimenti, poi, rischia di essere utilizzata per altri progetti a discapito dei finanziamenti previsti alla nostra regione."

Nella replica, la Consigliera Morelli ha affermato che "a pagare il conto delle mancanze di investimento da parte della regione sono i cittadini e in particolare i viaggiatori. Probabilmente la Regione non ha investito e non investe abbastanza per essere un interlocutore credibile. I dati sugli investimenti lo stanno a dimostrare: nel 1996 nel contratto di servizio erano previsti 5 miliardi e mezzo di lire, mentre nel 2009 nell'accordo di programma l'ammontare era di 380 mila euro. Credo che le cifre si commentino da sole. Nel frattempo è stata elettrificata la linea Chivasso-Ivrea, ma non quella Ivrea-Aosta. Per l'elettrificazione di questa tratta si è solo al progetto preliminare e sappiamo quanto tempo ci vorrà ancora per arrivare a una realizzazione concreta. Dalle azioni intraprese si capisce come la ferrovia non sia una priorità di questo Governo regionale, mentre lo è per le migliaia di cittadini che viaggiano lungo la valle centrale. La chiusura della stazione di Porta Susa era una questione annunciata da tempo e limitarsi a inviare lettere non è sufficiente."


SC