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Communiqué n° 535 de 3 novembre 2010

ESAMINATA LA PETIZIONE PER UN CENTRO REGIONALE DI COMPOSTAGGIO

Adunanza del Consiglio regionale

Esaurita l'attività ispettiva, l'Assemblea ha esaminato la petizione per un centro regionale di compostaggio e per la raccolta dell'umido in Valle d'Aosta, presentata il 12 luglio scorso e sottoscritta da 1072 cittadini.

La discussione, conclusasi con una presa d'atto dell'iniziativa, ha messo in evidenza, come già sottolineato dalla relazione prodotta dalla III Commissione consiliare che ha approfondito la questione, che "la proposta di realizzare un impianto di compostaggio dei rifiuti organici non è coerente con le decisioni assunte dal Consiglio regionale in materia di gestione dei rifiuti."

Il Consiglio ha inoltre respinto, con 25 voti contrari e 6 a favore, una risoluzione presentata dai gruppi Alpe e Partito Democratico.

Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Comé, Louvin, Tibaldi, Prola, Donzel e l'Assessore al territorio e ambiente.

Il Presidente della Commissione "Assetto e territorio", Dario Comé (SA), ha illustrato gli approfondimenti svolti in sede di Commissione, evidenziando come dalle audizioni effettuate, sia emerso che "la Regione tende a mettere in atto delle politiche per giungere ad un conferimento ridottissimo di materiale in discarica, avendo anche privilegiato una scelta di valorizzazione energetica degli stessi, attraverso la realizzazione di un sistema di pirolisi e gassificazione." Ha poi ricordato che "il coordinatore scientifico dell'Osservatorio regionale dei rifiuti, dr. Ghiringhelli, ha posto due problematicità riguardo alla costruzione di un impianto di compostaggio: il quantitativo limitato di rifiuti da trattare per un effettivo equilibrio economico-finanziario e la difficoltà di utilizzare il compost sul territorio regionale (in discarica vi sono infatti grandi quantitativi di compost di alta qualità derivante dalla raccolta degli sfalci verdi che non trovano una collocazione sul mercato)."
Il Presidente Comé ha infine sottolineato che le istanze contenute nella petizione avrebbero potuto essere discusse nell'ambito dell'Osservatorio regionale dei rifiuti. "Non essendo stato utilizzato il canale istituzionale preposto ad esaminare questo tipo di richieste, intravediamo la volontà di voler piuttosto porre una bandierina politica su di un tema che interessa invece tutta la collettività."

Il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, ha detto che "la petizione chiede una soluzione concreta e precisa a un problema vero. L'impressione che abbiamo ricavato è che siate partiti su questo terreno un po' prevenuti. Nonostante le indicazioni del Piano regionale, la produzione dei rifiuti è in aumento e la scelta che si prospetta da parte della maggioranza di respingere la petizione non è coerente con le disposizioni dell'Unione europea, che indicano peraltro precisi obiettivi di raccolta differenziata, che senza il trattamento della frazione umida saranno difficilmente raggiungibili. Non riusciamo perciò a capire il perché di questa chiusura nei confronti di una proposta che, secondo noi, non pregiudica nemmeno le scelte verso l'ipotesi di valorizzazione energetica, ma le integra e al limite le migliora. Noi siamo disponibili a ragionare in positivo, anche sul piano economico e tariffario, ed è per questo che abbiamo presentato una risoluzione perché la questione non sia lasciata cadere. La petizione traccia una linea che il Consiglio regionale aveva fatto sua nel 2003 e che oggi deve essere perseguita."

Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL), "non si tratta di approcciarsi in maniera rigida o flessibile al problema. Ogni manipolazione dei rifiuti comporta un costo e il centro di compostaggio non rappresenta oggi una priorità. Il territorio valdostano poi non offre grandi superfici per poter sistemare un impianto di questo tipo. Non dobbiamo dimenticare che, in Valle d'Aosta, il problema fondamentale irrisolto dei rifiuti è rappresentato dalla frazione indifferenziata, pari a circa 50 mila tonnellate l'anno. Con tutto il rispetto che si ha nei confronti della petizione, è importante promuovere forme ecologicamente corrette ed economicamente sostenibili, in grado di soddisfare un'esigenza di produzione energetica, anche in vista di una graduale diminuzione della raccolta differenziata."

Il Vicepresidente della III Commissione, Piero Prola (UV), ha evidenziato che "la petizione è stata esaminata con serietà e senza nessun tipo di pregiudizio. E' difficilmente sostenibile dal punto di vista economico una proposta di questo genere per un quantitativo così limitato di rifiuti: parliamo di 10 mila tonnellate l'anno, che non sappiamo nemmeno se riusciremmo ad intercettare nella loro interezza. Ci sono quindi enormi problematicità in questo discorso e sicuramente dovremo aspettare la conclusione dell'appalto in via di definizione per la costruzione e la gestione di un impianto di pirolisi e gassificazione per dare risposte definitive alla questione del trattamento finale dei rifiuti."

Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD), "i cittadini, con questa petizione, chiedono alla politica di rispettare una legge regionale che tutti hanno condiviso e che indica di raggiungere il 60% della raccolta differenziata entro il 2011. Noi crediamo che l'istituzione di un sistema della raccolta dell'umido faciliterebbe il conseguimento di questi obiettivi. Oggi, invece, aggiriamo la norma puntando su una tecnologia che è la più costosa fra tutte e che si possono permettere i paesi che hanno tanti soldi da spendere. Il compostaggio è un modo efficace per gestire la raccolta differenziata e che non è in contrasto con l'ipotesi di realizzazione di un gassificatore. La riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata a regime abbatte i costi per i cittadini."

L'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, ha detto che "la scelta della Commissione consiliare su questa iniziativa è stata molto corretta: ha abbandonato un approccio ideologico e ha privilegiato un parere basato su dati e fatti contestualizzati alla nostra realtà (modesti quantitativi di organico, difficoltà oggettiva nel piazzare il compost prodotto dal verde già oggi, valutazioni non positive dei costi-benefici di un impianto). Crediamo ragionevole poi aspettare la definizione dell'appalto per la gestione del sistema di trattamento dei rifiuti. Continuare nell'incentivazione del compostaggio domestico è coerente con gli indirizzi europei che mettono gerarchicamente al primo posto per la gestione dei rifiuti proprio il "non fare rifiuti": l'organico trattato nel proprio giardino non alimenta il flusso dei rifiuti."
L'Assessore è poi intervenuta sulla risoluzione proposta dal gruppo Alpe e Partito Democratico, richiamando le ragioni esposte per dire che "siamo contrari all'accoglimento della risoluzione proposta."

La risoluzione respinta dal Consiglio riteneva "la proposta contenuta nella petizione per un centro regionale di compostaggio e per la raccolta dell'umido in Valle d'Aosta meritevole di approfondimento, in quanto non in contrasto con gli indirizzi assunti dal Consiglio regionale in materia di gestione dei rifiuti e coerente con il quadro normativo attuale", e demandando "alla Giunta regionale la realizzazione di uno studio di fattibilità che valuti comparativamente le opzioni della costruzione di un centro di compostaggio regionale unico per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e, in alternativa, la creazione di vari
centri di compostaggio collettivo.
"

SC