Info Conseil

Communiqué n° 511 de 21 octobre 2010

RESPINTA RISOLUZIONE SULLA CONFIGURAZIONE DELL'ATTUALE MAGGIORANZA POLITICA

Adunanza del Consiglio regionale

In conclusione dei propri lavori, l'Assemblea ha esaminato una risoluzione riguardante la configurazione dell'attuale maggioranza politica in Consiglio Valle, presentata dai Capigruppo di Alpe e Partito Democratico, Roberto Louvin e Carmela Fontana.

L'iniziativa è stata respinta con 22 voti contrari, 8 a favore (Alpe e PD) e 4 astensioni (PdL).

Il Consigliere Louvin, nell'illustrare l'iniziativa, ha evidenziato che "il Popolo della Libertà, dopo una lunga marcia di avvicinamento durata due anni, manifesta ormai inequivocabilmente il proprio sostegno politico alla Giunta in carica, al punto che il suo Capogruppo esplicita tale adesione dichiarando che 'su certi temi la maggioranza è gia allargata', qualificando quindi la propria rappresentanza come 'interlocutori alleati'. Riteniamo necessario il superamento di questa situazione ibrida, che compromette oggettivamente la chiarezza di rapporto fra maggioranza e opposizione in Consiglio regionale. Chiediamo quindi chiarezza politica al Presidente della Regione e ai Consiglieri del Popolo della Libertà, invitando il primo a riferire al Consiglio sulla configurazione dell'attuale maggioranza politica e i secondi a rassegnare le loro dimissioni dalle funzioni che attualmente esercitano in rappresentanza o in quota di minoranza, affinché si proceda ad una ridefinizione degli organi- consiliari interni in coerenza con il posizionamento politico delle forze elette. Il PdL corre il rischio di partire Don Chisciotte e di ritornare Sancho Panza."

Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) ha sottolineato che "le condizioni originarie non sono mutate. Il PdL è stato eletto con una lista autonoma, è stato assegnato alla minoranza e come minoranza resta tale. Sarà pur vero che ci sono state dichiarazioni diversificate così come ci sono posizioni diverse, il che è sinonimo di una forza dialettica che c'è al nostro interno. Se dobbiamo cercare il pelo dell'uovo, il pelo c'è per tutti: in questa Legislatura, guardando agli atti approvati da questo Consiglio, la distinzione tra PdL, Alpe e PD è veramente sottile, con una maggioranza di iniziative votate unanimemente o contrastate altrettanto unanimemente da tutta la minoranza. Ricevere oggi lezioni di stile su come si fa opposizione da chi ha condiviso fino a poco tempo fa ruoli di maggioranza, di governo e di potere appare quantomeno paradossale."

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha detto: "la discussione in atto non deve scomodare oracoli e il quadro è già molto chiaro e scritto in termini assolutamente leggibili per chi li vuole leggere. E' stato ricordato un percorso: le forze di maggioranza in Consiglio sono state espresse da una consultazione elettorale; poi è subentrato un accordo politico con il PdL per le elezioni europee e, poi, per le elezioni comunali di Aosta. Noi oggi abbiamo la contezza di avere una collaborazione buona e aperta con chi ha dato la propria disponibilità per lavorare per la Valle d'Aosta e il PdL lo ha dimostrato. Noi riteniamo che questa sia una fase delicata del nostro Paese e la loro collaborazione è particolarmente importante. Ribadiamo che gli accordi politici non vengono fatti in questa sede ma altrove così come è sempre stato fatto."

Il Capogruppo di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre: "oggi abbiamo chiarito molto bene che c'è un aspetto amministrativo e uno politico. Dal punto di vista amministrativo, c'è un'Italia che cambia e abbiamo bisogno del concorso di tutti, partendo dal presupposto che dobbiamo operare per il bene comune della Valle. Se oggi collaboriamo con il PdL che è partito di governo, è perché abbiamo bisogno di svolgere una difesa attiva della nostra autonomia creando convergenze di fatto su obiettivi programmatici. L'aspetto politico riguarda invece il fatto che non ci deve essere sovrapposizione tra amministrazione e politica. Il dibattito che c'è stato in questi giorni all'interno del PdL e tra le Forze autonomiste è politico e porterà certamente a conclusioni utili alla Valle d'Aosta."

Per il Capogruppo Francesco Salzone, "la Stella Alpina è sempre stata lineare e coerente: abbiamo ragionato su di un programma presentandoci alle elezioni e continuiamo a lavorare in questo senso. C'è stata un'evoluzione in questi anni, e noi contiamo molto sul rapporto di collaborazione con il PdL su temi di grande portata che hanno portato frutti alla nostra Regione. Perché non dobbiamo dimenticare che la nostra autonomia diventa migliore sulla base dei finanziamenti che possiamo ottenere e sui provvedimenti che possono essere attuati."

Per il Capogruppo de Il Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi: "ha un merito questa risoluzione: si parla per la prima volta in maniera aperta di quale sia la situazione politica e amministrativa tra le forze autonomiste e il PdL, anche se per noi la situazione era già chiara. Riguardo alla nostra posizione all'interno degli organi istituzionali, non riteniamo di dover rassegnare le dimissioni da forza di minoranza. Quando nel 2008 è stata ufficializzata la crisi, abbiamo capito che la nostra Regione era in pericolo e abbiamo acquisito con coscienza e responsabilità l'importanza del nostro ruolo di interlocutori con il Governo nazionale a favore di tutta la popolazione valdostana. Noi rivendichiamo quindi la nostra coerenza, ribadendo che la nostra funzione è oggi importante e strategica."

Per il Consigliere del Partito Democratico, Raimondo Donzel, "in Valle d'Aosta c'è bisogno di ricominciare a parlare di politica, facendo riferimento alle questioni  valoriali che sono lo strumento necessario per creare una società del futuro. In questa Assemblea aleggia una certa ambiguità: dal 2008 ad oggi la situazione si è evoluta, ma non con un franco dibattito in questa sede, bensì preferendo parlarne sui giornali e delegittimando di fatto il Consiglio. L'intervento del Presidente non ha sciolto l'ambiguità dei rapporti tra maggioranza e PdL in Consiglio regionale, ma ha confermato la volontà di avvicinamento tra UV e PdL. Minimizzare la portata del confronto sui valori in questo rapporto da parte del Presidente della Regione è fuorviante per ridare alla politica trasparenza e vicinanza ai cittadini."

Il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin: "oggi abbiamo avuto la conferma che si intende rimanere 'sur le perron', sull'uscio, senza poter entrare nella casa del Padre. Quello che conta è la qualità del rapporto e dei comportamenti. Si possono votare atti a favore o contro, ma è fondamentale chiarirsi le idee sul rapporto che si vuole avere. Perché se si conta sulla collaborazione di forze esterne alla maggioranza, è perché in qualche modo ci si sente deboli. Oggi abbiamo capito che il PdL è utile, ma non gradito sul piano formale; non è ritenuto ancora degno di entrare nel 'salotto buono' della maggioranza. Il Presidente della Regione, per parte sua, continua ad avere un rapporto del tutto paternalistico con le forze politiche."

La prossima riunione del Consiglio si terrà mercoledì 3 e giovedì 4 novembre 2010.
SC