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Communiqué n° 405 de 28 juillet 2010
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Iniziati i lavori
Nelle sue comunicazioni, il Presidente Cerise ha ricordato che a partire dalla seduta odierna, si applicano le nuove disposizioni del Regolamento interno del Consiglio in materia di tempi del dibattito in Aula, approvate nel corso dell'adunanza del 14 e 15 luglio scorsi.
Il Presidente ha poi informato i Consiglieri che in data 13 luglio 2010, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso per revocazione proposto dall'ex Difensore civico della Valle d'Aosta, confermando definitivamente l'elezione del nuovo Difensore civico, avvenuta con deliberazione del Consiglio regionale del 20 dicembre 2006.
Il Presidente ha quindi comunicato che è stata pubblicata la sentenza della Corte costituzionale n. 283/2010 con cui è stata dichiarata non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 1, lettera r), della legge regionale 20/2007, riguardante le cause di ineleggibilità e di incompatibilità con la carica di Consigliere regionale.
"La questione - ha detto il Presidente - era stata sollevata dalla Corte di Cassazione nell'ambito del giudizio proposto contro la sentenza della Corte d'appello di Torino, che annullava la delibera di convalida dell'elezione di Carlo Norbiato, dichiarandone l'ineleggibilità alla carica di Consigliere regionale, in quanto svolgeva le funzioni di legale rappresentante di una struttura sanitaria privata convenzionata con l'Azienda USL della Valle d'Aosta."
Sulle comunicazioni è intervenuto il Consigliere Alberto Bertin.
"Questo è il terzo grado di giudizio che un gruppo di cittadini affronta per fare applicare una legge regionale. Questa Assemblea, per volere della sua maggioranza e su proposta del Presidente Rollandin, nel luglio del 2008, aveva voluto disattenderla e - contro il parere degli uffici del Consiglio che avevano sollevato la questione di ineleggibilità del Signor Norbiato - aveva operato in aperta violazione di legge. A questo punto ci chiediamo: fino a che punto per fare applicare la legge dovremo aspettare che dei cittadini - a loro spese - ne chiedono il rispetto nei tribunali? E chi rifonderà questi cittadini per le migliaia di euro spese per fare applicare le norme dettate da questo Consiglio? Registriamo al momento che ben due delle tre questioni di eleggibilità sollevate dal nostro gruppo nel 2008 erano fondate e che 5.015 preferenze espresse da elettori della lista dell'U.V. sono andata a candidati ineleggibili.Questo è secondo noi il dato rilevante ed è questo che occorre ricordare ai cittadini valdostani."