Info Conseil
Communiqué n° 377 de 15 juillet 2010
APPROVATO IL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI
Adunanza del Consiglio regionale
I lavori del Consiglio sono proseguiti con l'esame del Programma regionale di previsione dei lavori pubblici per il triennio 2010-2012.
Il documento è stato approvato con 21 voti favorevoli, 4 contrari (Alpe) e 7 astensioni (PD e PdL).
Il Programma degli interventi è suddiviso in tre macro settori: territorio e ambiente; turismo e beni culturali; infrastrutture. Dal punto di vista finanziario, l'importo complessivo dei lavori per il triennio ammonta a 226.058.000 euro.
L'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin, ha illustrato il provvedimento.
"Il programma comprende 146 interventi: 83 hanno come soggetto proponente l'Assessorato alle opere pubbliche, 63 hanno come soggetto proponente altri Assessorati. Rispetto al programma precedente vi sono 42 nuovi interventi. Non è un libro dei sogni: è redatto sulla base delle risorse finanziarie iscritte ai pertinenti capitoli del bilancio di previsione e a quelli prevedibili per almeno un biennio e quindi garantisce la necessaria copertura finanziaria degli interventi.
Tale distribuzione è definita anche sulla base delle condizioni di fattibilità dell'intervento (necessità di accordi con enti locali, particolari obblighi di ottenimento di pareri di competenza di soggetti terzi, …) e della sua tempistica di maturazione progettuale. La determinazione della fase più propriamente operativa dell'intervento (dal progetto esecutivo all'appalto) compete al piano operativo annuale che definisce la priorità d'intervento anno per anno. Stiamo puntando sulla razionalizzazione delle opere, trovando le giuste sinergie con enti locali e aziende pubbliche (società autostradali, Anas…) per raggiungere un risparmio sui costi ed eventuali accordi di compartecipazione. Abbiamo privilegiato i piccoli interventi perché la comunità valdostana ci chiede di mettere mano a quelle cose piccole che possono essere realizzate in breve tempo."
Nella discussione generale hanno preso la parola i Consiglieri Giuseppe Cerise, Donzel, Tibaldi e il Presidente della Regione.
Per il Consigliere di Alpe, Giuseppe Cerise, ha ricordato che "lo scorso anno avevamo dato il nostro voto favorevole al documento, perché avevamo intravisto un cambiamento di rotta nell'impostazione della metodologia di lavoro. Oggi, dobbiamo prendere atto che questa apertura di credito non è stata capitalizzata. Non siamo riusciti a intravedere l'inversione di tendenza annunciata. Non è questo un documento di seria programmazione, piuttosto una lista della spesa che non indica tempi e modi di realizzazione. Le buone intenzioni vanno bene, ma il modo di operare cozza contro la veste di efficienza e concretezza che l'Esecutivo si è data. Le opere approvate lo scorso anno sono rimaste un libro dei sogni, ossia un libro che rappresenta le legittime aspettative degli enti locali, dei cittadini e delle imprese, alle quali non è stata data soddisfazione."
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD) "si tratta di un documento copia-incolla dal programma dello scorso anno. Visto che vengono coinvolti diversi Assessorati, sarebbe opportuno predisporre un indice assoluto di priorità, altrimenti non si riesce a venire a capo degli interventi previsti. Così come sarebbe utile capire la logica con la quale sono ripartiti i finanziamenti: servono dei criteri che siano minimamente oggettivi. Riteniamo che debba essere ripensato completamente questo modo di procedere, al fine di dare concretezza e certezza agli interventi."
Il Consigliere segretario, Enrico Tibaldi (PdL) ha affermato che "si tratta di un documento estremamente virtuale perché degli interventi previsti vanno a compimento solo una minima parte. La logica con la quale vengono inserite le opere è ripetitiva, anche se da un anno all'altro alcune spariscono, altre riappaiono senza una spiegazione comprensibile. Con la discussione di questo piano avremmo voluto anche una piccola relazione su quanto effettivamente completato con il programma del precedente anno, al fine di avere una fotografia reale delle realizzazioni. E' un piano che non è omnicomprensivo, dove prevalgono gli interventi di minore entità, e dal quale non si evincono certezze."
Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, il programma "ha un riflesso sull'economia regionale e sulla situazione occupazionale in un momento di crisi finanziaria che tocca tutti i settori. Gli interventi che oggi presentiamo seguono una logica di programmazione precisa e avremo cura di calendarizzare e di verificare la corrispondenza tra presentato e realizzato."
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Il documento è stato approvato con 21 voti favorevoli, 4 contrari (Alpe) e 7 astensioni (PD e PdL).
Il Programma degli interventi è suddiviso in tre macro settori: territorio e ambiente; turismo e beni culturali; infrastrutture. Dal punto di vista finanziario, l'importo complessivo dei lavori per il triennio ammonta a 226.058.000 euro.
L'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin, ha illustrato il provvedimento.
"Il programma comprende 146 interventi: 83 hanno come soggetto proponente l'Assessorato alle opere pubbliche, 63 hanno come soggetto proponente altri Assessorati. Rispetto al programma precedente vi sono 42 nuovi interventi. Non è un libro dei sogni: è redatto sulla base delle risorse finanziarie iscritte ai pertinenti capitoli del bilancio di previsione e a quelli prevedibili per almeno un biennio e quindi garantisce la necessaria copertura finanziaria degli interventi.
Tale distribuzione è definita anche sulla base delle condizioni di fattibilità dell'intervento (necessità di accordi con enti locali, particolari obblighi di ottenimento di pareri di competenza di soggetti terzi, …) e della sua tempistica di maturazione progettuale. La determinazione della fase più propriamente operativa dell'intervento (dal progetto esecutivo all'appalto) compete al piano operativo annuale che definisce la priorità d'intervento anno per anno. Stiamo puntando sulla razionalizzazione delle opere, trovando le giuste sinergie con enti locali e aziende pubbliche (società autostradali, Anas…) per raggiungere un risparmio sui costi ed eventuali accordi di compartecipazione. Abbiamo privilegiato i piccoli interventi perché la comunità valdostana ci chiede di mettere mano a quelle cose piccole che possono essere realizzate in breve tempo."
Nella discussione generale hanno preso la parola i Consiglieri Giuseppe Cerise, Donzel, Tibaldi e il Presidente della Regione.
Per il Consigliere di Alpe, Giuseppe Cerise, ha ricordato che "lo scorso anno avevamo dato il nostro voto favorevole al documento, perché avevamo intravisto un cambiamento di rotta nell'impostazione della metodologia di lavoro. Oggi, dobbiamo prendere atto che questa apertura di credito non è stata capitalizzata. Non siamo riusciti a intravedere l'inversione di tendenza annunciata. Non è questo un documento di seria programmazione, piuttosto una lista della spesa che non indica tempi e modi di realizzazione. Le buone intenzioni vanno bene, ma il modo di operare cozza contro la veste di efficienza e concretezza che l'Esecutivo si è data. Le opere approvate lo scorso anno sono rimaste un libro dei sogni, ossia un libro che rappresenta le legittime aspettative degli enti locali, dei cittadini e delle imprese, alle quali non è stata data soddisfazione."
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD) "si tratta di un documento copia-incolla dal programma dello scorso anno. Visto che vengono coinvolti diversi Assessorati, sarebbe opportuno predisporre un indice assoluto di priorità, altrimenti non si riesce a venire a capo degli interventi previsti. Così come sarebbe utile capire la logica con la quale sono ripartiti i finanziamenti: servono dei criteri che siano minimamente oggettivi. Riteniamo che debba essere ripensato completamente questo modo di procedere, al fine di dare concretezza e certezza agli interventi."
Il Consigliere segretario, Enrico Tibaldi (PdL) ha affermato che "si tratta di un documento estremamente virtuale perché degli interventi previsti vanno a compimento solo una minima parte. La logica con la quale vengono inserite le opere è ripetitiva, anche se da un anno all'altro alcune spariscono, altre riappaiono senza una spiegazione comprensibile. Con la discussione di questo piano avremmo voluto anche una piccola relazione su quanto effettivamente completato con il programma del precedente anno, al fine di avere una fotografia reale delle realizzazioni. E' un piano che non è omnicomprensivo, dove prevalgono gli interventi di minore entità, e dal quale non si evincono certezze."
Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, il programma "ha un riflesso sull'economia regionale e sulla situazione occupazionale in un momento di crisi finanziaria che tocca tutti i settori. Gli interventi che oggi presentiamo seguono una logica di programmazione precisa e avremo cura di calendarizzare e di verificare la corrispondenza tra presentato e realizzato."