Info Conseil
Communiqué n° 321 de 21 juin 2010
II COMMISSIONE: APPROVATA UNA PROPOSTA DI RISOLUZIONE SULLA MANOVRA FINANZIARIA
La II Commissione consiliare "Affari generali", presieduta dal Consigliere Andrea Rosset, riunita oggi, lunedì 21 giugno 2010, ha approvato, con l'astensione del gruppo Il Popolo della Libertà, una proposta di risoluzione riguardante la manovra finanziaria, assunta con il decreto-legge 78/2010 e ora all'attenzione del Parlamento italiano.
"La Commissione - spiega il Presidente Andrea Rosset (UV) - ha effettuato, in questi giorni, un'analisi degli effetti della manovra economica sulle finanze regionali e locali, incontrando il Presidente della Regione, i parlamentari valdostani oltre che le rappresentanze delle associazioni e dei sindacati. Dopo un ampio e sereno confronto, i Commissari hanno convenuto sull'importanza di sottoporre all'attenzione del Consiglio regionale una proposta di risoluzione che esprima, da una parte, la preoccupazione dell'Assemblea per le conseguenze che la manovra avrà sull'autonomia speciale della Regione, sul suo riparto fiscale, sui poteri e sulle funzioni da lei esercitate, nonché per i problemi che potrebbero derivare nella discussione sul federalismo fiscale per l'ordinamento finanziario della Regione; dall'altro lato, si invitano i parlamentari valdostani a farsi portavoce di proposte emendative e correttive della manovra nel senso auspicato dal Consiglio regionale."
"In particolare - prosegue Rosset -, nel documento vengono evidenziate alcune questioni. Innanzitutto, si segnala come nel decreto-legge si mantengano ferme in capo agli enti territoriali le funzioni ad essi attribuite, riducendo però il livello di finanziamento erogato e ciò in contrasto con l'articolo 119 della Costituzione. Si constatano poi ulteriori profili di illegittimità costituzionale se le misure contenute fossero direttamente applicabili alle Regioni speciali, in quanto la Corte costituzionale ha ribadito che il legislatore statale può fissare i soli principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica e non anche vincolare Regioni e Province autonome all'adozione di misure analitiche comprimendone illegittimamente l'autonomia finanziaria. Pur consapevoli della necessità di un'azione rigida, considerata la grave situazione nazionale ed europea, sarebbe importante negoziare trasferimenti che mantengano l'esercizio di funzioni regionali di assoluta sensibilità sociale ed economica, che sono già autonomamente finanziati a livello regionale."
"Chiederemo al Presidente del Consiglio - conclude Rosset - di iscrivere la risoluzione all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per mercoledì 23 e giovedì 24 giugno prossimo. Si tratta di un testo che potrà essere ulteriormente migliorato e auspichiamo che, in Aula, vi possa essere una presa di posizione unanime da parte di tutti i gruppi politici, anche per rafforzarne l'efficacia e l'impatto."
"Il gruppo del Partito Democratico, pur non essendo rappresentato in II Commissione - dice il Consigliere Gianni Rigo (PD) - ha ritenuto opportuno intervenire alla riunione odierna al fine di sostenere la proposta, che esprime una giusta preoccupazione della Valle d'Aosta riguardo ad una manovra che non indica prospettive di crescita e che potrebbe colpire servizi essenziali, come quelli sociali e sanitari."
Tweet
"La Commissione - spiega il Presidente Andrea Rosset (UV) - ha effettuato, in questi giorni, un'analisi degli effetti della manovra economica sulle finanze regionali e locali, incontrando il Presidente della Regione, i parlamentari valdostani oltre che le rappresentanze delle associazioni e dei sindacati. Dopo un ampio e sereno confronto, i Commissari hanno convenuto sull'importanza di sottoporre all'attenzione del Consiglio regionale una proposta di risoluzione che esprima, da una parte, la preoccupazione dell'Assemblea per le conseguenze che la manovra avrà sull'autonomia speciale della Regione, sul suo riparto fiscale, sui poteri e sulle funzioni da lei esercitate, nonché per i problemi che potrebbero derivare nella discussione sul federalismo fiscale per l'ordinamento finanziario della Regione; dall'altro lato, si invitano i parlamentari valdostani a farsi portavoce di proposte emendative e correttive della manovra nel senso auspicato dal Consiglio regionale."
"In particolare - prosegue Rosset -, nel documento vengono evidenziate alcune questioni. Innanzitutto, si segnala come nel decreto-legge si mantengano ferme in capo agli enti territoriali le funzioni ad essi attribuite, riducendo però il livello di finanziamento erogato e ciò in contrasto con l'articolo 119 della Costituzione. Si constatano poi ulteriori profili di illegittimità costituzionale se le misure contenute fossero direttamente applicabili alle Regioni speciali, in quanto la Corte costituzionale ha ribadito che il legislatore statale può fissare i soli principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica e non anche vincolare Regioni e Province autonome all'adozione di misure analitiche comprimendone illegittimamente l'autonomia finanziaria. Pur consapevoli della necessità di un'azione rigida, considerata la grave situazione nazionale ed europea, sarebbe importante negoziare trasferimenti che mantengano l'esercizio di funzioni regionali di assoluta sensibilità sociale ed economica, che sono già autonomamente finanziati a livello regionale."
"Chiederemo al Presidente del Consiglio - conclude Rosset - di iscrivere la risoluzione all'ordine del giorno dell'Assemblea convocata per mercoledì 23 e giovedì 24 giugno prossimo. Si tratta di un testo che potrà essere ulteriormente migliorato e auspichiamo che, in Aula, vi possa essere una presa di posizione unanime da parte di tutti i gruppi politici, anche per rafforzarne l'efficacia e l'impatto."
"Il gruppo del Partito Democratico, pur non essendo rappresentato in II Commissione - dice il Consigliere Gianni Rigo (PD) - ha ritenuto opportuno intervenire alla riunione odierna al fine di sostenere la proposta, che esprime una giusta preoccupazione della Valle d'Aosta riguardo ad una manovra che non indica prospettive di crescita e che potrebbe colpire servizi essenziali, come quelli sociali e sanitari."