Info Conseil
Communiqué n° 307 de 9 juin 2010
DISCUSSIONE SULLA RELAZIONE DELLA GESTIONE DELLA "CASINO DE LA VALLEE"
Adunanza del Consiglio regionale
Dopo la relazione sull'andamento della gestione della "Casino de la Vallée spa" da parte del Presidente della Regione, sono intervenuti i Consiglieri Donzel, Salzone, Tibaldi, Chatrian e il Presidente Rollandin.
Il Consiglio regionale ha poi preso atto della relazione.
Il Consigliere Raimondo Donzel ha detto che "l'attivo è solo dovuto alla modifica del disciplinare. In realtà la Casa da gioco ha perso circa sette milioni di euro. Per il Casinò non è il caso di scomodare la crisi economica attuale. Restano, poi, aperte alcune questioni importanti come quella della riduzione delle consulenze e delle collaborazioni per la quale non si fa ancora abbastanza. Altra questione delicata è quella delle assunzioni, ma si procede all'esternalizzazione di alcuni servizi e allora quali sono i benefici? Il finanziamento del Piano di sviluppo del Casinò dovrebbe essere finanziato dalle risorse del Casinò stesso: però se continua a fare questi risultati come farà a realizzare opere e progetti? Non c'è da stare tranquilli."
Il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone ha dichiarato che "in passato siamo stati particolarmente critici, per il 2008 avevamo sospeso il giudizio sull'Amministratore unico, mentre per il 2009 ci riteniamo un po' più fiduciosi, date anche le capacità di relazione con la Regione. Il buon risultato di quest'anno sarebbe stato ancora migliore senza fattori straordinari. Consideriamo poi positiva la progettazione della sala multiuso, mentre, circa gli introiti, è opportuno evidenziare che il primo semestre è stato negativo, il secondo ha avuto un forte riscontro positivo, legato all'andamento della crisi e all'apertura ai valdostani. Il piano interventi ci induce a credere alla possibilità di giungere a una posizione di concorrenza con gli altri casinò. Bisogna dare una svolta, il casinò non deve essere considerato puro azzardo, ma divertimento: occorre programmare interventi che consentano una razionalizzazione delle aree gioco e dei servizi di intrattenimento, in modo da difendere la nostra quota di mercato. Si comincia a vedere timidi segnali positivi: con semplicità e la giusta caparbietà, potremo cercare di rientrare nel mercato, riconquistando l'importanza del nostro casinò."
Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) "la presentazione del bilancio è l'occasione per fare delle considerazioni anche sulla base dei dati raccolti. Con il 2009 si è concluso anche un decennio. I dati dicono che se nel 2009 c'è stato un recupero delle presenze, in costante diminuzione sono gli introiti. Per quanto riguarda i ricavi siamo tornati indietro di 20 anni. La sopravvivenza dell'azienda però è al momento garantita dalla ripartizione. L'auspicio è che i timidi segnali positivi, di inversione di tendenza, possano essere confermati e che il 2010 possa essere migliore del 2009 che ha segnato il punto più basso della storia recente del Casinò."
Il Vicepresidente Albert Chatrian si è posto alcune domande: "proviamo a fare chiarezza: il bilancio è in attivo o no? L'andamento dei casinò italiani è in calo, nel 2004 la quota mercato era di 550 milioni, al 31 dicembre 2009 si assesta sui 450 milioni: siamo stati meno bravi degli altri, abbiamo perso quasi 50 milioni in quattro anni, anche se nei primi mesi del 2010 inizia ad esserci una piccola controtendenza. Oggi si evincono una carenza di introiti sostanziali per la Regione - nel 2004 sono transitati nelle casse regionali più di 60 milioni di euro mentre nel 2009 sono stati appena 9 milioni - e la 'perdita' di 157 posti di lavori in due anni, trovandoci indubbiamente in un momento difficile. Qual è il futuro? Numerosi investimenti sono stati messi in campo, speriamo che il lieve trend favorevole continui nel 2010. Non bisogna però dire che il conto economico sia positivo: lo è nella sua forma tecnica, ma non dal punto di vista sostanziale. Il 2009 per il Casinò è stato negativo e pessimo per le casse regionali."
Al termine della discussione ha preso poi la parola il Presidente della Regione che ha sottolineato che "è una situazione generale molto difficile in questo momento. Speriamo che questi segnali di ripresa, seppur timidi, si facciano sempre più tangibili e consistenti, anche per chi lavora all'interno della Casa da gioco. È cambiato il clima all'interno. I problemi certo rimangono però ci auguriamo che questa relazione, pur con tutti i limiti, possa essere compresa perché è il risultato dell'impegno di tutti e mi auguro che il 2010 possa portare a risultati ancora più positivi."