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Communiqué n° 301 de 9 juin 2010
INTERPELLANZA SULL'OFFERTA FORMATIVA UNIVERSITARIA NEL SETTORE SANITARIO
Adunanza del Consiglio regionale
In particolare, in caso di attivazione, "se si intenda ampliare significativamente i posti disponibili per il corso già avviato di infermiere professionale, anche attraverso l'istituzione di un doppio corso; se si intenda attivare un corso per tecnici di radiologia e valutare l'opportunità di attivare corsi per altre tipologie di personale paramedico come la fisioterapista."
"Tale ulteriore sviluppo - ha detto la Consigliera - sarebbe importante tenuto conto che il corso universitario di infermiere professionale della Facoltà di Medicina dell'Università di Torino, che viene svolto da oltre trent'anni ad Aosta, rappresenta una splendida realtà didattica, che i suoi effetti positivi sul sistema sanitario valdostano sono ampiamente riconosciuti e che in passato erano stati già tenuti due corsi triennali per tecnico di radiologia medica. Inoltre, sottolineo l'obiettivo di rafforzare in Valle d'Aosta l'offerta di formazione universitaria sanitaria, sia per sopperire alle esigenze locali, sia per offrire un servizio ampiamente richiesto e non soddisfatto nelle regioni limitrofe, sia per valorizzare le nostre professionalità mediche e l'eccellenza delle nostre attrezzature sanitarie."
Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha spiegato che "il decreto legislativo 502/1992 ha attribuito alle Università la competenza per la formazione di personale sanitario non medico, sottraendo alle Regioni la possibilità di attivare autonomamente i corsi. I Ministeri competenti decidono annualmente il fabbisogno finalizzato all'accesso dei corsi, suddiviso per Regioni. Entrando nel merito dell'interpellanza, preciso che la missione dell'Azienda USL non è quella di formare figure professionali, ma di produrre salute con personale formato da istituzioni accademiche riconosciute.
Il numero degli studenti è definito annualmente, su indicazione dell'USL, in accordo con l'Università, attraverso apposito protocollo d'intesa. Il fabbisogno tiene conto della disponibilità della dotazione organica, del personale in servizio, del turn over, dell'eventuale potenziamento di attività, delle riorganizzazioni interne e dell'organizzazione che richiedono i tirocini, al fine di non sovraccaricare le strutture con elevato numero di studenti. Non è quindi possibile prevedere un doppio corso, anche per il consistente aumento delle risorse finanziarie."
Circa i tecnici di radiologia, l'Assessore ha detto che il fabbisogno attuale non giustifica un'organizzazione a livello regionale, anche per i finanziamenti necessari, di gran lunga superiori a quelli utilizzati per l'erogazione di una borsa di studio per gli studenti che frequentano corsi fuori regione.
"Il fabbisogno del 2010, oltre alle figure già in formazione, individua 28 infermieri, 1 assistente sanitario, 2 fisioterapisti, 2 infermieri pediatrici,1 logopedista, 4 tecnici di laboratorio, 3 tecnici di radiologia e 1 tecnico di fisiopatologia cardiovascolare. Gli assegni di studio saranno invece erogati a 75 infermieri, 2 infermieri pediatrici, 1 assistente sanitario, 6 fisioterapisti, 1 logopedista, 1 tecnico di fisiopatologia cardiovascolare, 4 tecnici di laboratorio e 7 tecnici di radiologia."
La Consigliera Capogruppo Fontana, riconoscendo la complessità dell'argomento, ha ringraziato l'Assessore per le informazioni fornite.