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Communiqué n° 267 de 26 mai 2010

APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA LEGGE COMUNITARIA 2010

Adunanza del Consiglio regionale

L'Assemblea regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge comunitaria regionale 2010, riguardante l'attuazione delle direttive dell'Unione europea in materia di servizi nel mercato interno.

Il testo si compone di 63 articoli ed è dedicato al recepimento delle direttive europee sui servizi, con particolare riguardo al settore turistico.

Il Consigliere relatore, Luciano Caveri (UV), ha affermato che "anche quest'anno, con il presente disegno di legge si intende ottemperare all'impegno, nella fase discendente della volontà comunitaria, di agire nel rispetto di quanto previsto dal nostro Statuto d'autonomia in correlazione con le decisioni comunitarie. Si può osservare a questo proposito che siamo ancora in una fase di rodaggio e vi è talvolta una certa timidezza da parte degli uffici ad ottemperare a questa assunzione di responsabilità. Spetta a tutti noi, eletti in questa Regione, far crescere la consapevolezza autonomistica alla base di un lavoro spesso complesso di recepimento, un tempo lasciato alla volontà dello Stato. Il cuore della "comunitaria" di quest'anno è una parte della tanto discussa direttiva Bolkestein relativa ai servizi nel mercato interno. All'esito del monitoraggio sulla legislazione valdostana è emersa l'esigenza di apportare alcune modificazioni alla legislazione regionale, con particolare riferimento a quella concernente il turismo e le professioni turistiche, il commercio e l'artigianato, nonché alle norme sulla dichiarazione di inizio attività (DIA) e sul silenzio assenso contenute nella legge regionale 6 agosto 2007, n. 19, in materia di procedimento amministrativo (articoli 22 e 23). Il procedimento di semplificazione conseguente all'attuazione della direttiva servizi, iniziato con la legge regionale comunitaria 2009, giunge così a compimento. Possiamo essere soddisfatti di questa legge. La cultura europeista non è affatto semplice e non è facile seguire la normazione europea. Le parti della direttiva Bolkestein ritengo siano positive per la nostra economia."

Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Louvin, Fontana, Lattanzi e il Presidente Rollandin.

Per il capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, "abbiamo avuto poco tempo per approfondire le tematiche della presente legge. Nell'audizione fatta con le associazioni interessate sono emerse delle paure per la liberalizzazione prevista dalla direttiva e questo preoccupa. La situazione può far riflettere perché siamo di fronte a un sistema economico fragile. Ci si deve ricordare che la direttiva Bolkestein vincola nello scopo e non nelle decisioni di dettaglio. Quindi all'interno di questa ci sono degli spazi in cui operare. Bisogna vedere fino a che punto possiamo esprimerci all'interno di tale direttiva. Il rilievo che facciamo è che, nella legge, tra i motivi di interesse generale che consentono di derogare alla direttiva, ci sono aspetti che consentono di introdurre delle modificazioni. L'approccio del nostro gruppo alla legge è positivo e costruttivo."

Per il capogruppo del Partito Democratico, Carmela Fontana,
"in questa direttiva ci sono gli spazi per adeguare le indicazioni alle varie realtà. È una direttiva che persegue obiettivi per la semplificazioni delle procedure amministrative e tocca da vicino il turismo e le professioni turistiche, del commercio e dell'artigianato. Con questo testo l'intento è quello di semplificare e non di liberalizzare, per favorire lo sviluppo delle attività commerciali, piccole  e medie imprese."

Dopo la discussione generale, ha preso la parola il Presidente della regione, Augusto Rollandin, che ha detto che "con questo testo si va ad innovare e si va incontro a una liberalizzazione moderata. Si è cercato di tenere conto delle difficoltà di applicazione. Su questo è giusto prevedere una riflessione che possa portare a predisporre uno strumento in grado di fare una valutazione sulle possibilità di tradurre le indicazioni in legge. Le associazioni possono svolgere un ruolo importante, ma devono tenere conto che le regole devono essere cambiate perché siamo in un mondo in evoluzione e che è cambiato nel tempo. Le soluzioni che si propongono vanno nella direzione condivisa."

Il capogruppo de Il Popolo delle Libertà, Massimo Lattanzi, ha preso la parola per dichiarare il voto favorevole del proprio gruppo, condividendo il fatto che "una certa liberalizzazione in questo momento può solo aiutare le imprese."