Info Conseil
Communiqué n° 206 de 21 avril 2010
INTERPELLANZA SU APPLICAZIONE LEGGE TERAPIA DEL DOLORE
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere e capogruppo di Alpe, Roberto Louvin, ha voluto conoscere quali sono le modalità di applicazione della legge n. 38 del 2010 in materia di terapia del dolore.
Il Consigliere, nel ricordare che nell'ambito dell'Ospedale di Aosta, opera attualmente la Struttura semplice di Terapia del Dolore e che il reparto appare al momento privo di idonei spazi, ha sottolineato che il settore vedrà certamente crescere, anche per effetto della recente nuova normativa, le proprie competenze e saranno presumibilmente richiesti interventi più numerosi e complessi.
Ha quindi voluto sapere se l'Assessore ritiene congrue per numero e livello formativo le dotazioni di personale operanti nel reparto e quali siano in conseguenza le iniziative che intende assumere; se sia prevista o prevedibile la trasformazione dell'attuale assetto di Struttura semplice in quello di Struttura complessa; quali migliorie strutturali si intendano apportare all'attuale sede del reparto per garantire adeguate condizioni di prestazione delle terapie antalgiche.
L'Assessore alla sanità, Albert Lanièce, nella risposta, ha sottolineato che gli uffici competenti stanno predisponendo le linee guida per un modello organizzativo sia per le cure palliative sia per la terapia del dolore, individuando i bisogni attraverso un'approfondita analisi dello state dell'arte, il modello organizzativo e le risorse strutturali, strumentali, umane e finanziarie necessarie.
Dopo un breve excursus storico sulle tappe di sviluppo del sistema, l'Assessore ha poi precisato che al momento si ritiene congrua la dotazione di personale assegnato e che si sta valutando anche la possibilità di una trasformazione eventuale della struttura semplice in una struttura complessa, nell'ambito di un più ampio pensiero di sviluppo delle funzioni sul territorio, così come dell'assegnazione di nuovi spazi.
Nella replica, il Consigliere Louvin ha voluto sottolineare che si è percepita la presenza di disagio da parte dei cittadini e occorrerebbe prevedere degli interventi per migliorare la situazione e ottenere degli spazi maggiore. L'evolversi delle situazioni richiede un ampliamento della struttura e il Consigliere ha evidenziato che la rete territoriale che si dovrà stabilire - che non può essere sempre legata al solo volontariato - richiederà un salto di qualità con la trasformazione della struttura ora operante, precisando che nei prossimi anni sarà una delle questioni che saranno affrontate maggiormente dall'Assessorato. Ha chiesto, quindi, un forte impegno e una grande attenzione alla problematica. Ha ribadito, in conclusione, sulla necessità di formare delle persone in grado di affrontare in maniera adeguata le diverse situazioni.
Tweet
Il Consigliere, nel ricordare che nell'ambito dell'Ospedale di Aosta, opera attualmente la Struttura semplice di Terapia del Dolore e che il reparto appare al momento privo di idonei spazi, ha sottolineato che il settore vedrà certamente crescere, anche per effetto della recente nuova normativa, le proprie competenze e saranno presumibilmente richiesti interventi più numerosi e complessi.
Ha quindi voluto sapere se l'Assessore ritiene congrue per numero e livello formativo le dotazioni di personale operanti nel reparto e quali siano in conseguenza le iniziative che intende assumere; se sia prevista o prevedibile la trasformazione dell'attuale assetto di Struttura semplice in quello di Struttura complessa; quali migliorie strutturali si intendano apportare all'attuale sede del reparto per garantire adeguate condizioni di prestazione delle terapie antalgiche.
L'Assessore alla sanità, Albert Lanièce, nella risposta, ha sottolineato che gli uffici competenti stanno predisponendo le linee guida per un modello organizzativo sia per le cure palliative sia per la terapia del dolore, individuando i bisogni attraverso un'approfondita analisi dello state dell'arte, il modello organizzativo e le risorse strutturali, strumentali, umane e finanziarie necessarie.
Dopo un breve excursus storico sulle tappe di sviluppo del sistema, l'Assessore ha poi precisato che al momento si ritiene congrua la dotazione di personale assegnato e che si sta valutando anche la possibilità di una trasformazione eventuale della struttura semplice in una struttura complessa, nell'ambito di un più ampio pensiero di sviluppo delle funzioni sul territorio, così come dell'assegnazione di nuovi spazi.
Nella replica, il Consigliere Louvin ha voluto sottolineare che si è percepita la presenza di disagio da parte dei cittadini e occorrerebbe prevedere degli interventi per migliorare la situazione e ottenere degli spazi maggiore. L'evolversi delle situazioni richiede un ampliamento della struttura e il Consigliere ha evidenziato che la rete territoriale che si dovrà stabilire - che non può essere sempre legata al solo volontariato - richiederà un salto di qualità con la trasformazione della struttura ora operante, precisando che nei prossimi anni sarà una delle questioni che saranno affrontate maggiormente dall'Assessorato. Ha chiesto, quindi, un forte impegno e una grande attenzione alla problematica. Ha ribadito, in conclusione, sulla necessità di formare delle persone in grado di affrontare in maniera adeguata le diverse situazioni.