Info Conseil

Communiqué n° 177 de 7 avril 2010

RESPINTA UNA MOZIONE SU CENTRALI IDROELETTRICHE

Adunanza del Consiglio regionale

In chiusura dei lavori della mattinata, l'Assemblea ha quindi discusso una mozione riguardante la costruzione di nuove centrali idroelettriche nel territorio regionale, presentata dal gruppo Alpe.

Il provvedimento non è stato approvato (8 voti favorevoli, 22 contrari e 1 astenuto - il Presidente del Consiglio).

L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Capogruppo Roberto Louvin, che ha evidenziato "come l'elevato numero di domande proposte negli ultimi anni per la costruzione di nuove centrali in Valle abbia sollevato la crescente preoccupazione per il notevole impatto ambientale che la realizzazione delle centrali potrebbe produrre nell'arco di pochi anni sulle attività agricole e sulle riserve idriche, come testimonia il moltiplicarsi di iniziative di contrasto alla realizzazione di tali progetti da parte della popolazione e delle collettività locali.
Riteniamo quindi di impegnare la Commissione consiliare competente a effettuare entro 90 giorni un'approfondita ricognizione delle domande presentate e dei possibili impatti complessivi della realizzazione degli interventi prospettati oltre che a presentare al Consiglio regionale eventuali suggerimenti circa la selezione degli interventi di sfruttamento delle risorse idroelettriche della nostra Regione."

L'Assessore alle opere pubbliche, Marco Viérin, ha evidenziato che "per meglio chiarire l'argomento è bene capire che su questo tema ci sono normative giacenti da anni; si sta procedendo in maniera precisa rispetto alla legislazione, nazionale quanto regionale. Per ogni pratica viene effettuata una istruttoria tecnico-amministrativa, regolamentata da normativa specifica, a partire dal regio decreto del 1933.
Con la recente legislazione sono stati introdotti alcuni principi, anche procedurali, tra cui la tutela del corso d'acqua, il razionamento della risorsa idrica.
Per quanto attiene ai possibili conflitti su interferenze con gli usi agricoli e potabili, ricordo che la normativa ha stabilito la priorità dell'uso potabile o irriguo.
A seguito poi della delibera della Giunta regionale del 2004, in cui sono stati posti ulteriori limiti alle nuove derivazioni a scopo idroelettrico, sono pervenute solo 29 nuove domande, e circa il 40% nel 2008 non ha avuto parere favorevole.
La materia quindi è ampiamente regolamentata secondo i più avanzati obiettivi di tutela qualitativa e quantitativa dei corsi d'acqua, così come il considerevole numero di valutazioni negative di compatibilità ambientale dimostrano l'elevato grado di attenzione. I Consiglieri interessati possono tranquillamente richiedere dati più precisi. Richiediamo il ritiro della mozione."

Nella replica, il Consigliere Capogruppo Louvin ha rilevato "una chiusura a nome del Governo, che francamente dispiace molto. Trincerarsi dietro una serie di norme non riteniamo sia un atteggiamento valido e condivisibile. Ci dovrebbe essere uno sguardo prospettico per intervenire, se del caso, per raffreddare determinati fenomeni.
Leggendo la delibera della Giunta regionale ci era parso di vedere una preoccupazione del Governo. Il dibattito su quanto si consuma dell'energia disponibile deve diventare materia di discussione pubblica."

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha detto che "l'attenzione su questo tema è massima. Una tendenza recente è quella di utilizzare le cadute degli acquedotti per fornire energia idroelettrica. Teniamo a chiarire che tutti i suggerimenti sono allo studio. L'intento della mozione è di entrare nel merito valutazione delle singole pratiche, ma ribadisco che tutti gli impatti delle nuove centrali sono sempre presi in considerazione. Rispetto alle domande plurime, è evidente che si va in concorrenza, e, se possibile, la concessione viene data ad una richiesta, oppure a nessuna."

Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD) "a noi è parso che con questa mozione non si siano messe in discussione le procedure, ma si cercava una fotografia complessiva della situazione. Non si dubita del corretto operare rispetto alla singola domanda. Se per l'Amministrazione non è un problema confrontarsi in Commissione, perché non effettuare un dibattito sereno, analizzando i dati congiuntamente? Il nostro gruppo vota quindi favorevolmente la mozione."