Info Conseil
Communiqué n° 172 de 7 avril 2010
INTERPELLANZA PIANO STABILIZZAZIONE PER LAVORATORI PRECARI
Adunanza del Consiglio regionale
La predisposizione di un Piano di stabilizzazione dei lavoratori precari dell'Amministrazione regionale è stata al centro di un'interpellanza illustrata dal Consigliere segretario, Enrico Tibaldi (PdL).
"L'Amministrazione regionale - ha evidenziato il Consigliere - si avvale, in diversi settori, di collaborazioni lavorative a termine e che queste persone sono da considerarsi a tutti gli effetti 'lavoratori precari'. Il Presidente della Regione aveva annunciato la predisposizione di un Piano di stabilizzazione di questi lavoratori, vista anche la legge regionale 9/2008 che impegnava la Giunta a definire, entro sei mesi dalla sua data di entrata in vigore, le linee-guida per procedere alla progressiva stabilizzazione del personale precario assunto dalla Regione."
Il Consigliere ha quindi voluto sapere quanti sono, ad oggi, tali lavoratori e in quali settori sono impiegati; se e quali misure sono state adottate, con riferimento anche ai singoli settori, per concretizzare la stabilizzazione annunciata e quali risultati hanno prodotto; quali sono gli ulteriori ed eventuali intendimenti dell'Esecutivo regionale per fare fronte alla situazione che si è creata nel tempo.
Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha detto che "a seguito della disposizione prevista dalla legge regionale 9/2008 è stata effettuata una ricognizione che ha rilevato l'assenza di fenomeni di precariato così come definito dalle norme statali di stabilizzazione e pertanto non sono state adottate misure in applicazione della stessa legge regionale."
"Nello specifico, nell'Amministrazione regionale non risultano essere presenti occupati precari, ossia assunti a tempo determinato su posto vacante. Esistono, invece, lavoratori occupati attraverso rapporti di lavoro a tempo determinato, pieno o parziale, di durata non superiore a nove mesi per interventi straordinari. Ad oggi, i lavoratori così impiegati sono: 97 operatori di sostegno per studenti diversamente abili; 25 assistenti alle manifestazioni; 46 custodi dei castelli e dei siti museali."
"La soluzione potrebbe essere che l'Amministrazione incrementi la dotazione organica di un numero di posti vacanti ritenuti ottimali per una gestione che passa da straordinaria a istituzionale. A tal proposito, peraltro, si ricorda la misura di contenimento della spesa pubblica regionale che prevede il blocco della dotazione organica e la possibilità ogni anno di intervenire reclutando nuovo personale solo nella misura del 50 per cento dei posti vacanti al 1° gennaio e di quelli che si rendono vacanti nel corso dell'anno."
"Per quanto riguarda i lavoratori a tempo determinato, eventuali assunzioni sono possibili solo nell'ambito delle programmazioni annuali delle assunzioni di personale, che peraltro sono limitate dalle misure di contenimento della spesa pubblica regionale."
Nella replica, il Consigliere Tibaldi ha affermato che "il problema del posto di lavoro rimane. Prendiamo atto della proposta manifestata dal Presidente che potrebbe essere una soluzione tampone per far fronte a delle posizioni di disagio. Ci sono però delle incongruenze nei diversi settori ed è opportuno che questi stessi vengano disciplinati in maniera uniforme e coerente. Oggi abbiamo a disposizione le risorse e gli strumenti politici per dare una risposta a questo problema, che dovrà essere risolto in maniera più definitiva."
Tweet
"L'Amministrazione regionale - ha evidenziato il Consigliere - si avvale, in diversi settori, di collaborazioni lavorative a termine e che queste persone sono da considerarsi a tutti gli effetti 'lavoratori precari'. Il Presidente della Regione aveva annunciato la predisposizione di un Piano di stabilizzazione di questi lavoratori, vista anche la legge regionale 9/2008 che impegnava la Giunta a definire, entro sei mesi dalla sua data di entrata in vigore, le linee-guida per procedere alla progressiva stabilizzazione del personale precario assunto dalla Regione."
Il Consigliere ha quindi voluto sapere quanti sono, ad oggi, tali lavoratori e in quali settori sono impiegati; se e quali misure sono state adottate, con riferimento anche ai singoli settori, per concretizzare la stabilizzazione annunciata e quali risultati hanno prodotto; quali sono gli ulteriori ed eventuali intendimenti dell'Esecutivo regionale per fare fronte alla situazione che si è creata nel tempo.
Nella risposta, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha detto che "a seguito della disposizione prevista dalla legge regionale 9/2008 è stata effettuata una ricognizione che ha rilevato l'assenza di fenomeni di precariato così come definito dalle norme statali di stabilizzazione e pertanto non sono state adottate misure in applicazione della stessa legge regionale."
"Nello specifico, nell'Amministrazione regionale non risultano essere presenti occupati precari, ossia assunti a tempo determinato su posto vacante. Esistono, invece, lavoratori occupati attraverso rapporti di lavoro a tempo determinato, pieno o parziale, di durata non superiore a nove mesi per interventi straordinari. Ad oggi, i lavoratori così impiegati sono: 97 operatori di sostegno per studenti diversamente abili; 25 assistenti alle manifestazioni; 46 custodi dei castelli e dei siti museali."
"La soluzione potrebbe essere che l'Amministrazione incrementi la dotazione organica di un numero di posti vacanti ritenuti ottimali per una gestione che passa da straordinaria a istituzionale. A tal proposito, peraltro, si ricorda la misura di contenimento della spesa pubblica regionale che prevede il blocco della dotazione organica e la possibilità ogni anno di intervenire reclutando nuovo personale solo nella misura del 50 per cento dei posti vacanti al 1° gennaio e di quelli che si rendono vacanti nel corso dell'anno."
"Per quanto riguarda i lavoratori a tempo determinato, eventuali assunzioni sono possibili solo nell'ambito delle programmazioni annuali delle assunzioni di personale, che peraltro sono limitate dalle misure di contenimento della spesa pubblica regionale."
Nella replica, il Consigliere Tibaldi ha affermato che "il problema del posto di lavoro rimane. Prendiamo atto della proposta manifestata dal Presidente che potrebbe essere una soluzione tampone per far fronte a delle posizioni di disagio. Ci sono però delle incongruenze nei diversi settori ed è opportuno che questi stessi vengano disciplinati in maniera uniforme e coerente. Oggi abbiamo a disposizione le risorse e gli strumenti politici per dare una risposta a questo problema, che dovrà essere risolto in maniera più definitiva."