Info Conseil
Communiqué n° 146 de 24 mars 2010
INTERPELLANZA RIQUALIFICAZIONE PATRIMONIO EDILIZIO
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere segretario, Enrico Tibaldi (PdL), ha voluto conoscere le problematiche relative all'applicazione della legge regionale n. 24/2009 riguardante le misure per la semplificazione delle procedure urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio in Valle d'Aosta.
In particolare, "constatato che nell'applicazione della legge (Piano Casa) stanno emergendo numerose obiezioni da parte di diversi Comuni nei confronti dei cittadini che richiedono di effettuare interventi sulle proprie unità immobiliari", il Consigliere Tibaldi ha voluto sapere se risulta all'Assessore questa situazione; quante sono, finora, le iniziative inoltrate dai cittadini ai rispettivi Comuni con riferimento alle diverse ipotesi previste dalla legge regionale 24/2009; se sia suo intendimento coordinare più efficacemente le competenze comunali attribuite dalla legge regionale al fine di garantire un'applicazione armonica della medesima ed evitare possibili situazioni arbitrarie o comunque limitative dei diritti edificatori riconosciuti ai cittadini; quali altre iniziative intende adottare per evitare le situazioni evidenziate o porvi comunque rimedio.
"Il paradosso - ha detto Tibaldi - è che, pur manifestando l'intenzione di alleggerire le procedure, la pubblica amministrazione valdostana si stia arroccando su un'autentica babele amministrativa."
Nella risposta, l'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, ha precisato che "letture della norma non perfettamente coerenti con lo spirito della legge erano stata previste e valutate sin dai primi lavori di stesura, in quanto questa legge si innesta su una disciplina e su strumenti urbanistici comunali che risentono di regole e modalità di applicazione non omogenee che si sono stratificate nel corso degli anni. Ed è proprio per semplificare l'applicazione che sono state introdotte misure in tal senso. In particolare, oltre alle delibere attuative che hanno proprio la finalità di uniformare i procedimenti, è stata prevista l'istituzione di una banca dati immobiliare (operativa dall'8 febbraio scorso) che stabilisce misure per il monitoraggio degli interventi proposti e realizzati.
Per garantire poi l'uniforme applicazione delle norme sono stati organizzati incontri sul territorio con i tecnici comunali e liberi professionisti (500 persone) per rispondere a tutti i dubbi e quesiti."
"Dall'8 febbraio scorso ad oggi, il 'sistema informatico' per la compilazione in linea delle richieste ha già registrato circa 90 accrediti da parte dei tecnici degli uffici comunali (circa 50) e dai professionisti interessati (circa 40) e circa 40 domande in lavorazione o compilate da questi ultimi."
"Sicuramente la complessità del quadro normativo che vuole garantire maggiore qualità e sicurezza al cittadino ha portato ad una stratificazione e successione di norme che sono assorbite con difficoltà dal sistema.
Non si può certo rinunciare oggi a questi obbiettivi di qualità per cui si rende necessario un importante lavoro per riorganizzare i processi attraverso sistemi condivisi ma anche prescrittivi che garantiscano l'applicazione omogenea delle diverse normative.
Questa attività non può che essere portata avanti in stretta collaborazione con il Celva per la semplificazione e l'uniformità dei procedimenti per il rilascio dei titolo abilitativi.
La Regione sta seguendo con attenzione e lavorando in tal senso, alla luce delle modificazioni che stanno emergendo relativamente a queste tematiche a livello nazionale, in particolare per quanto riguarda il testo unico in edilizia e lo sportello unico per le attività produttive."
Nella replica, il Consigliere Tibaldi ha evidenziato che "la mancanza di domande presentate ai sensi della legge regionale 24/2009 sta a significare che l'iniziativa non è ancora decollata. Chiediamo che ai Comuni venga dato un input chiaro e forte sui criteri di applicazione di tale normativa, proprio per non essere di ostacolo alle legittime richieste dei cittadini. E' importante che la Regione si assuma un compito 'educativo', confrontandosi con il Consiglio permanente degli enti locali, al fine di parlare una lingua comune per l'attuazione omogenea della legge."
Tweet
In particolare, "constatato che nell'applicazione della legge (Piano Casa) stanno emergendo numerose obiezioni da parte di diversi Comuni nei confronti dei cittadini che richiedono di effettuare interventi sulle proprie unità immobiliari", il Consigliere Tibaldi ha voluto sapere se risulta all'Assessore questa situazione; quante sono, finora, le iniziative inoltrate dai cittadini ai rispettivi Comuni con riferimento alle diverse ipotesi previste dalla legge regionale 24/2009; se sia suo intendimento coordinare più efficacemente le competenze comunali attribuite dalla legge regionale al fine di garantire un'applicazione armonica della medesima ed evitare possibili situazioni arbitrarie o comunque limitative dei diritti edificatori riconosciuti ai cittadini; quali altre iniziative intende adottare per evitare le situazioni evidenziate o porvi comunque rimedio.
"Il paradosso - ha detto Tibaldi - è che, pur manifestando l'intenzione di alleggerire le procedure, la pubblica amministrazione valdostana si stia arroccando su un'autentica babele amministrativa."
Nella risposta, l'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, ha precisato che "letture della norma non perfettamente coerenti con lo spirito della legge erano stata previste e valutate sin dai primi lavori di stesura, in quanto questa legge si innesta su una disciplina e su strumenti urbanistici comunali che risentono di regole e modalità di applicazione non omogenee che si sono stratificate nel corso degli anni. Ed è proprio per semplificare l'applicazione che sono state introdotte misure in tal senso. In particolare, oltre alle delibere attuative che hanno proprio la finalità di uniformare i procedimenti, è stata prevista l'istituzione di una banca dati immobiliare (operativa dall'8 febbraio scorso) che stabilisce misure per il monitoraggio degli interventi proposti e realizzati.
Per garantire poi l'uniforme applicazione delle norme sono stati organizzati incontri sul territorio con i tecnici comunali e liberi professionisti (500 persone) per rispondere a tutti i dubbi e quesiti."
"Dall'8 febbraio scorso ad oggi, il 'sistema informatico' per la compilazione in linea delle richieste ha già registrato circa 90 accrediti da parte dei tecnici degli uffici comunali (circa 50) e dai professionisti interessati (circa 40) e circa 40 domande in lavorazione o compilate da questi ultimi."
"Sicuramente la complessità del quadro normativo che vuole garantire maggiore qualità e sicurezza al cittadino ha portato ad una stratificazione e successione di norme che sono assorbite con difficoltà dal sistema.
Non si può certo rinunciare oggi a questi obbiettivi di qualità per cui si rende necessario un importante lavoro per riorganizzare i processi attraverso sistemi condivisi ma anche prescrittivi che garantiscano l'applicazione omogenea delle diverse normative.
Questa attività non può che essere portata avanti in stretta collaborazione con il Celva per la semplificazione e l'uniformità dei procedimenti per il rilascio dei titolo abilitativi.
La Regione sta seguendo con attenzione e lavorando in tal senso, alla luce delle modificazioni che stanno emergendo relativamente a queste tematiche a livello nazionale, in particolare per quanto riguarda il testo unico in edilizia e lo sportello unico per le attività produttive."
Nella replica, il Consigliere Tibaldi ha evidenziato che "la mancanza di domande presentate ai sensi della legge regionale 24/2009 sta a significare che l'iniziativa non è ancora decollata. Chiediamo che ai Comuni venga dato un input chiaro e forte sui criteri di applicazione di tale normativa, proprio per non essere di ostacolo alle legittime richieste dei cittadini. E' importante che la Regione si assuma un compito 'educativo', confrontandosi con il Consiglio permanente degli enti locali, al fine di parlare una lingua comune per l'attuazione omogenea della legge."