Info Conseil
Communiqué n° 92 de 24 février 2010
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA SU PROVVIDENZE A INVALIDI CIVILI
Adunanza del Consiglio regionale
La Consigliera Patrizia Morelli (VdA Vive/Renouveau) ha chiesto, con un'interrogazione a risposta immediata, notizie in merito alla sentenza del TAR della Valle d'Aosta in materia di provvidenze economiche a favore di invalidi civili.
In particolare, avendo appreso dagli organi di stampa che il TAR ha accolto il ricorso di un cittadino valdostano contro la richiesta di ripetizione di pensione di invalidità civile indebitamente percepita avanzata dall'Amministrazione regionale nei confronti di alcuni cittadini, ha chiesto se rispetto ai contenuti di questa sentenza il Governo regionale intende ricorrere ad altro grado di giudizio.
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha ricordato che "la revoca dell'assegno di invalidità riguarda soggetti nei cui confronti è stata riscontrata, in sede di visita medica, una percentuale di invalidità inferiore al 74%, così come previsto dal decreto ministeriale. Preciso inoltre che, trattandosi di vertenza in materia di invalidità civile, la sentenza è stata resa dal Tribunale di Aosta in composizione monocratica, e non dal TAR. Le motivazioni di tale sentenza sono state trasmesse all'Amministrazione regionale solo lo scorso lunedì: è evidente che non è possibile pronunciarsi in questo momento su eventuali impugnazioni, essendo necessaria una attenta valutazione.
Rassicuro che ogni determinazione sarà assunta solo se saranno ravvisate valide argomentazioni giuridiche, perché l'Amministrazione ha a cuore la posizione dei soggetti ricorrenti, ma ha soprattutto il dovere di tutelare le finanze regionali che appartengono a comunità."
Nella replica, la Consigliera Morelli ha ribadito "le perplessità, perché riteniamo che l'Amministrazione regionale debba andare molto cauta nel promuovere azioni dure nei confronti di cittadini in oggettiva situazione di fragilità. Invitiamo a valutare bene a proseguire: se il giudizio del Tribunale di Aosta dovesse venire confermato in un grado successivo, la Regione uscirebbe male. Anche noi teniamo all'onorabilità e alla credibilità dell'Amministrazione."