Info Conseil
Communiqué n° 47 de 28 janvier 2010
APPROVATA LA DISCIPLINA DEGLI AIUTI REGIONALI IN MATERIA DI FORESTE
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea ha approvato, con 25 voti a favore e 5 astensioni (VdAV/R), il disegno di legge che disciplina gli aiuti regionali in materia di foreste.
Il provvedimento, che si compone di 10 articoli, con la finalità di disciplinare in maniera organica gli interventi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio boschivo, prevede un onere complessivo di 2.433.000 euro per il 2010 e di 2.933.000 euro annui a partire dal 2011.
Il Consigliere Salvatore Agostino (UV), relatore del disegno di legge, ha sottolineato che "le foreste, oltre ad essere un patrimonio naturale, contribuiscono in maniera considerevole a salvaguardare tutto il sistema ecologico, fornendo tra l'altro, un supporto determinante a tutto il comparto turistico regionale. Nell'inventario forestale nazionale relativo al 2005, la superficie forestale complessiva della Valle d'Aosta si attesterebbe sui 105.900 ettari. L'inventario forestale regionale del 1994 stimava la superficie forestale pari a 86.550 ettari; di questi il 57,1 per cento risultava essere di proprietà privata, la parte restante di proprietà pubblica (in prevalenza Comuni e Consorterie). A ciò va aggiunto che è legittimo ritenere che il notevole incremento della superficie forestale registrato negli ultimi anni sia dovuto soprattutto a fondi privati, divenuti boscati per effetto dell'abbandono delle pratiche agricole."
Il Consigliere Agostino ha quindi evidenziato che "emerge la necessità di aggiornare e rafforzare la politica degli aiuti nel settore forestale, tenendo conto delle indicazioni fondamentali derivanti dalla normativa comunitaria e statale che riconoscono la necessità di un sostegno alle iniziative di gestione del patrimonio forestale. Il provvedimento in esame costituisce un aiuto di stato e per questo motivo in data 22 luglio 2009 è stato notificato alla Commissione Europea che ha espresso il proprio parere favorevole in data 20 novembre 2009."
Entrando nel merito del provvedimento, il Consigliere ha detto che vengono disciplinati "gli aiuti per la valorizzazione e la manutenzione delle foreste a favore, in particolare, di iniziative relative a tagli, cure colturali, potature, sfolli, diradamenti e impianti, nonché ad interventi di imboschimento, così come viene garantita la multifunzionalità delle foreste, disponendo in merito agli aiuti in conto capitale, concessi sino alla misura massima del 100%, per la costruzione e il miglioramento di strade forestali e di altre infrastrutture, di sentieri ed elementi caratteristici del paesaggio, nonché l'acquisto di superfici forestali destinate a zone di protezione naturale."
Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Tibaldi, Donzel, Louvin, Comé e l'Assessore all'agricoltura.
Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL), "il disegno di legge è sicuramente lodevole nelle intenzioni, poiché si prefigge di rafforzare gli interventi nel settore forestale, valorizzandone il patrimonio vegetale e favorendone una crescita ordinata. Le risorse stanziate sono però risicate e i benefici economici sono rivolti ai soli soggetti pubblici e ai proprietari dei boschi o titolari di diritti reali sui medesimi; completamente escluse risultano le imprese che lavorano nel comparto e che ben potrebbero invece svolgere un ruolo fondamentale in questa delicata 'missione di riequilibrio naturale'. Il nostro gruppo, in Commissione, ha presentato un emendamento, che è stato accolto, e che prevede il passaggio in III Commissione dell'iter deliberativo della Giunta regionale in merito all'applicazione della legge."
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD), "la situazione della superficie forestale della Valle d'Aosta è in linea con tutto l'emisfero Nord, dove stanno aumentando i boschi, mentre la superficie mondiale diminuisce, a causa della pressione sulle foreste dell'Amazzonia o dell'Indonesia. Questo significa che non usiamo più il nostro legname per varie ragioni ed è quindi importante prestare attenzione al provvedimento che esaminiamo oggi: tutti devono fare la loro parte per migliorare il mondo, con un utilizzo sensato delle nostre foreste, che sono per la maggior parte di proprietà privata. Da non sottovalutare poi l'aspetto turistico del bosco: le sue potenzialità sono ancora poco sfruttate, mentre dovremmo cominciare a pensarci seriamente. Questo provvedimento va quindi nella direzione di valorizzare questo patrimonio."
Il Consigliere capogruppo di VdAVive/R, Roberto Louvin, ha detto che "questa legge parte da una situazione degradata, intervenendo però solo parzialmente: noi avremmo auspicato che vi fosse una visione più allargata, prendendo in considerazione anche la gestione delle consorterie. Pur condividendone le intenzioni, vi sono alcune debolezze. Innanzitutto, la nostra preoccupazione è che la maggior parte dei fondi disponibili venga drenata solo per interventi di natura stradale, che sono quelli più richiesti. Abbiamo quindi chiesto che venissero messi dei paletti, un plafond al 50% per questo tipo di iniziative. Altra preoccupazione sono poi l'acquisizione immobiliare dei boschi, che riteniamo assurdo finanziare, e il legame, che vorremmo poi duraturo, di questi investimenti: i vincoli di destinazione sono infatti troppo brevi e crediamo che debba essere indicata la loro finalità naturale."
Il Consigliere ha quindi dichiarato la presentazione di sette emendamenti da parte del suo gruppo e di un ordine del giorno sulle misure di sostegno alle iniziative di ricomposizione della proprietà fondiaria. Le iniziative sono state respinte.
Il Presidente della III Commissione, Dario Comé (SA), nell'esprimere il voto favorevole del proprio gruppo, ha fatto alcune precisazioni riguardo agli emendamenti proposti dal gruppo VdAV/R. "Su richiesta del gruppo, questi sono già stati discussi e votati in Commissione, i cui lavori sono slittati di una settimana per valorizzare il lavoro svolto. Ma oggi vengono ripresentati alla lettera, malgrado l'Assessore avesse assunto un impegno riguardo alle consorterie al quale si è poi attenuto. Non ne faccio una questione di rispetto delle regole, ma di rispetto dei rapporti tra gruppi politici."
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha evidenziato che "regolamentiamo il settore dando degli indirizzi precisi, sapendo che successivamente la Giunta sarà chiamata ad adottare le delibere applicative. Gli interventi che si fanno nel bosco sono sì quelli dei privati, e si presuppone di incentivarli, ma vi sono anche quelli che sono svolti direttamente dalle squadre forestali che operano per la manutenzione delle foreste, con una programmazione precisa. Nelle piccole realtà i comportamenti virtuosi vanno premiati. Il ruolo delle consorterie è stato dibattuto in Commissione e abbiamo presentato un emendamento specifico aggiungendone la menzione nell'articolo 1. E' un buon disegno di legge e, anche se non esaustivo, si tratta di un provvedimento importante."
Gli emendamenti sulle consorterie sono poi stati ritirati, essendoci l'impegno di andare a meglio definire nelle delibere applicative la qualificazione dei soggetti beneficiari degli aiuti.
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Il provvedimento, che si compone di 10 articoli, con la finalità di disciplinare in maniera organica gli interventi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio boschivo, prevede un onere complessivo di 2.433.000 euro per il 2010 e di 2.933.000 euro annui a partire dal 2011.
Il Consigliere Salvatore Agostino (UV), relatore del disegno di legge, ha sottolineato che "le foreste, oltre ad essere un patrimonio naturale, contribuiscono in maniera considerevole a salvaguardare tutto il sistema ecologico, fornendo tra l'altro, un supporto determinante a tutto il comparto turistico regionale. Nell'inventario forestale nazionale relativo al 2005, la superficie forestale complessiva della Valle d'Aosta si attesterebbe sui 105.900 ettari. L'inventario forestale regionale del 1994 stimava la superficie forestale pari a 86.550 ettari; di questi il 57,1 per cento risultava essere di proprietà privata, la parte restante di proprietà pubblica (in prevalenza Comuni e Consorterie). A ciò va aggiunto che è legittimo ritenere che il notevole incremento della superficie forestale registrato negli ultimi anni sia dovuto soprattutto a fondi privati, divenuti boscati per effetto dell'abbandono delle pratiche agricole."
Il Consigliere Agostino ha quindi evidenziato che "emerge la necessità di aggiornare e rafforzare la politica degli aiuti nel settore forestale, tenendo conto delle indicazioni fondamentali derivanti dalla normativa comunitaria e statale che riconoscono la necessità di un sostegno alle iniziative di gestione del patrimonio forestale. Il provvedimento in esame costituisce un aiuto di stato e per questo motivo in data 22 luglio 2009 è stato notificato alla Commissione Europea che ha espresso il proprio parere favorevole in data 20 novembre 2009."
Entrando nel merito del provvedimento, il Consigliere ha detto che vengono disciplinati "gli aiuti per la valorizzazione e la manutenzione delle foreste a favore, in particolare, di iniziative relative a tagli, cure colturali, potature, sfolli, diradamenti e impianti, nonché ad interventi di imboschimento, così come viene garantita la multifunzionalità delle foreste, disponendo in merito agli aiuti in conto capitale, concessi sino alla misura massima del 100%, per la costruzione e il miglioramento di strade forestali e di altre infrastrutture, di sentieri ed elementi caratteristici del paesaggio, nonché l'acquisto di superfici forestali destinate a zone di protezione naturale."
Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Tibaldi, Donzel, Louvin, Comé e l'Assessore all'agricoltura.
Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL), "il disegno di legge è sicuramente lodevole nelle intenzioni, poiché si prefigge di rafforzare gli interventi nel settore forestale, valorizzandone il patrimonio vegetale e favorendone una crescita ordinata. Le risorse stanziate sono però risicate e i benefici economici sono rivolti ai soli soggetti pubblici e ai proprietari dei boschi o titolari di diritti reali sui medesimi; completamente escluse risultano le imprese che lavorano nel comparto e che ben potrebbero invece svolgere un ruolo fondamentale in questa delicata 'missione di riequilibrio naturale'. Il nostro gruppo, in Commissione, ha presentato un emendamento, che è stato accolto, e che prevede il passaggio in III Commissione dell'iter deliberativo della Giunta regionale in merito all'applicazione della legge."
Per il Consigliere Raimondo Donzel (PD), "la situazione della superficie forestale della Valle d'Aosta è in linea con tutto l'emisfero Nord, dove stanno aumentando i boschi, mentre la superficie mondiale diminuisce, a causa della pressione sulle foreste dell'Amazzonia o dell'Indonesia. Questo significa che non usiamo più il nostro legname per varie ragioni ed è quindi importante prestare attenzione al provvedimento che esaminiamo oggi: tutti devono fare la loro parte per migliorare il mondo, con un utilizzo sensato delle nostre foreste, che sono per la maggior parte di proprietà privata. Da non sottovalutare poi l'aspetto turistico del bosco: le sue potenzialità sono ancora poco sfruttate, mentre dovremmo cominciare a pensarci seriamente. Questo provvedimento va quindi nella direzione di valorizzare questo patrimonio."
Il Consigliere capogruppo di VdAVive/R, Roberto Louvin, ha detto che "questa legge parte da una situazione degradata, intervenendo però solo parzialmente: noi avremmo auspicato che vi fosse una visione più allargata, prendendo in considerazione anche la gestione delle consorterie. Pur condividendone le intenzioni, vi sono alcune debolezze. Innanzitutto, la nostra preoccupazione è che la maggior parte dei fondi disponibili venga drenata solo per interventi di natura stradale, che sono quelli più richiesti. Abbiamo quindi chiesto che venissero messi dei paletti, un plafond al 50% per questo tipo di iniziative. Altra preoccupazione sono poi l'acquisizione immobiliare dei boschi, che riteniamo assurdo finanziare, e il legame, che vorremmo poi duraturo, di questi investimenti: i vincoli di destinazione sono infatti troppo brevi e crediamo che debba essere indicata la loro finalità naturale."
Il Consigliere ha quindi dichiarato la presentazione di sette emendamenti da parte del suo gruppo e di un ordine del giorno sulle misure di sostegno alle iniziative di ricomposizione della proprietà fondiaria. Le iniziative sono state respinte.
Il Presidente della III Commissione, Dario Comé (SA), nell'esprimere il voto favorevole del proprio gruppo, ha fatto alcune precisazioni riguardo agli emendamenti proposti dal gruppo VdAV/R. "Su richiesta del gruppo, questi sono già stati discussi e votati in Commissione, i cui lavori sono slittati di una settimana per valorizzare il lavoro svolto. Ma oggi vengono ripresentati alla lettera, malgrado l'Assessore avesse assunto un impegno riguardo alle consorterie al quale si è poi attenuto. Non ne faccio una questione di rispetto delle regole, ma di rispetto dei rapporti tra gruppi politici."
L'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Giuseppe Isabellon, ha evidenziato che "regolamentiamo il settore dando degli indirizzi precisi, sapendo che successivamente la Giunta sarà chiamata ad adottare le delibere applicative. Gli interventi che si fanno nel bosco sono sì quelli dei privati, e si presuppone di incentivarli, ma vi sono anche quelli che sono svolti direttamente dalle squadre forestali che operano per la manutenzione delle foreste, con una programmazione precisa. Nelle piccole realtà i comportamenti virtuosi vanno premiati. Il ruolo delle consorterie è stato dibattuto in Commissione e abbiamo presentato un emendamento specifico aggiungendone la menzione nell'articolo 1. E' un buon disegno di legge e, anche se non esaustivo, si tratta di un provvedimento importante."
Gli emendamenti sulle consorterie sono poi stati ritirati, essendoci l'impegno di andare a meglio definire nelle delibere applicative la qualificazione dei soggetti beneficiari degli aiuti.