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Communiqué n° 596 de 17 novembre 2009

II COMMISSIONE: PARERE FAVOREVOLE ALLA FINANZIARIA REGIONALE E AL BILANCIO 2010/2012

Riunita oggi, martedì 17 novembre 2009

La II Commissione "Affari generali", presieduta dal Consigliere Andrea Rosset, riunita oggi, martedì 17 novembre 2009, ha espresso parere favorevole a maggioranza (con l'astensione del PdL e il voto contrario di VdAV/R) sui disegni di legge relativi alla finanziaria regionale e al bilancio di previsione della Regione per gli anni 2010/2012.

"Il bilancio 2010/2012 è un documento serio ed efficace - spiega il Presidente Andrea Rosset nonché relatore dei provvedimenti -, che risponde alle esigenze espresse in Consiglio regionale a luglio scorso con l'approvazione della norma che ha introdotto nuove disposizioni in materia di contabilità generale della Regione e di controllo strategico. E' un documento snello che rende più comprensibile la lettura delle cifre attraverso aggregazioni organiche, e che è stato redatto in un'ottica di buon funzionamento del comparto pubblico. Nel merito, si tratta di un bilancio che tiene conto del perdurare della crisi finanziaria, con la proroga della riduzione dell'aliquota Irap, che dà certezza alla finanza degli enti locali, che incrementa le risorse da destinare al settore socio-sanitario e che conferma le misure per il contenimento della spesa per il personale della Regione e delle autonomie locali."

Il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (VdAV/R) ha così espresso il voto negativo del proprio gruppo: "Sono gravemente assenti scelte strategiche significative per individuare un'uscita in termini qualitativi dalla crisi: per noi questo è un  'bilancio da anestesista', che diminuisce con operazioni di tamponamento l'impatto diretto della congiuntura economica, ma non rianima realmente il tessuto economico della Regione, purtroppo sempre più stagnante e fortemente dipendente in ogni sua parte dalle decisioni del Palazzo regionale. L'aumento di ben due punti percentuali della spesa corrente, con la corrispondente riduzione delle spese di investimento, non ci permetterà di attuare nel 2010 nessuna seria politica di rilancio."