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Communiqué n° 573 de 4 novembre 2009

INTERPELLANZA SU CARENZA SALE CHIRURGICHE

Adunanza del Consiglio regionale


La Consigliera e capogruppo del Partito Democratico, Carmela Fontana, ha voluto sapere, con un'interpellanza, quali sono le problematiche relative alla carenza di sale chirurgiche presso i presidi ospedalieri regionali.

Nello specifico, la Consigliera, dopo aver sottolineato che le liste di attesa per numerose prestazioni chirurgiche, sia di chirurgia generale che vascolare o di altre specialità chirurgiche, prevedono tempi di erogazione che superano abbondantemente i sei mesi, ha voluto sapere dalla Giunta regionale in quale modo intende affrontare il problema al fine di garantire ai cittadini valdostani tempi di attesa ragionevoli per l'effettuazione anche solo di interventi chirurgici come la piccola chirurgia cutanea o la chirurgia vascolare delle vene periferiche delle gambe.

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, Albert Lanièce, ha detto che
"dal mese di agosto è stato revocato il contratto in essere con il Day Hospital per l'utilizzo delle sale operatorie. L'Usl ha intenzione di prevedere una sala operatoria da dedicare alla day surgery al fine di svolgere in autonomia questo tipo di attività. Nel frattempo, con il Dipartimento di chirurgia, si sta organizzando un'attività operatoria ordinaria allungando l'orario di apertura del blocco operatorio in accordo con i chirurghi."
"Per quanto riguarda i tempi di attesa, c'è da richiamare che la Giunta nel 2006 aveva deliberato, tra gli altri, l'indicazione delle classi di priorità con il tempo massimo entro cui è necessario garantire il ricovero. Per la mobilità sanitaria, il rapporto tra sanità attiva e passiva sta migliorando rispetto agli anni scorsi. C'è un incremento di 2 milioni di euro della mobilità sanitaria attiva, cioè i ricoveri dei residenti fuori Valle nelle nostre strutture, mentre c'è una riduzione di circa 1 milione, 1 milione e mezzo della mobilità sanitaria passiva, e cioè di valdostani che si fanno ricoverare fuori Valle. Questo vuol dire che i nostri servizi sanitari sono più ricercati e la cosa importante è che sta diminuendo sempre più la quota di coloro che si affidano a servizi sanitari fuori Valle."

La Consigliera Fontana ha replicato affermando che "la preoccupazione è quella della revoca dell'accordo con il Day Hospital perché se già i tempi di attesa erano lunghi, adesso, senza un nuovo accordo, potrebbero dilatarsi ancor di più. Auspichiamo che i tempi si possano accorciare e che la situazione si possa risolvere."