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Communiqué n° 469 de 24 septembre 2009
ILLUSTRATA LA RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA CASINÒ DE LA VALLÉE
Adunanza del Consiglio regionale
Dopo aver approvato la Convenzione tra il Consiglio regionale e il Comune di Fontainemore per l'ufficio del Difensore civico, l'Assemblea ha preso atto della relazione del Presidente della Regione, Augusto Rollandin, sull'andamento della gestione della "Casinò de la Vallée spa" al 31 dicembre 2008.
Il Presidente Rollandin ha detto che "anche l'anno 2008 ha fatto registrare una flessione generalizzata del mercato del gioco d'azzardo in Italia.
Per quanto riguarda gli ingressi, al 31 dicembre 2008 le presenze sono state inferiori di 53.239 unità, con una diminuzione pari all'8,66% rispetto al 2007. I proventi lordi di gioco evidenziano un forte decremento, passando dagli oltre 117 milioni di euro del 2007 a 102 milioni del 2008, con una diminuzione di circa 15 milioni di euro, pari al 12,90% in meno.
Il confronto con la altre Case da gioco italiane evidenzia come il dato degli ingressi sia stabile per il Casinò di Venezia, in leggero aumento per il Casinò di Campione e in forte aumento per il Casinò di Sanremo, ma per effetto dell'introduzione della registrazione di tutta la clientela, in passato non prevista per alcune aree dei giochi elettronici. Le conseguenze economiche di questi dati hanno influito in modo assai negativo sul risultato del Bilancio della Società che ha chiuso con una perdita di 16.631.307 euro rispetto all'utile conseguito nell'esercizio precedente pari ad 1.976.506 euro."
Il Presidente della Regione ha poi illustrato l'andamento relativo al 2009.
"L'analisi della situazione attuale rileva che continua a perdurare anche nei primi otto mesi del 2009 un calo dei proventi lordi di gioco che si attesta al 7,40% (- 5.103.732 euro). Situazione questa condivisa con gli altri Casinò, dove si registrano cali pari al 9,10% a Campione, 5,70% a Sanremo e 13,80% a Venezia.
Peraltro detto calo è inferiore a quello registrato nell'esercizio precedente e si cominciano a manifestare timidi segnali di ripresa, relativi soprattutto all'aumento costante delle presenze rispetto al medesimo periodo e al denaro rischiato, pur se la congiuntura economica e la concorrenza del gioco di Stato continua a determinare una minore capacità di spesa pro capite.
Grazie ai primi interventi effettuati, Saint-Vincent sta recuperando quote di mercato, ha invertito lentamente la diminuzione costante dei proventi e soprattutto è riuscita ad aumentare su base annua il numero dei clienti.
Il risultato economico del Bilancio Intermedio al 31 luglio 2009 evidenzia un risultato positivo di oltre 4 milioni di euro al netto delle imposte di competenza.
È importante sottolineare come il contenimento dei costi sia stato accompagnato da un aumento degli investimenti sulla clientela, sulla struttura e sulle attrezzature di gioco.
Il miglioramento del conto economico a seguito dell'applicazione del nuovo Disciplinare, gli investimenti sulla struttura e il rinnovamento dell'offerta di gioco saranno le leve su cui poggerà la nuova strategia aziendale per il prossimo triennio."
Nel dibattito sono intervenuti il Capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, il Consigliere Segretario, Enrico Tibaldi (Popolo della Libertà), il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (Vallée d'Aoste Vive/Renouveau), i Consiglieri Raimondo Donzel (Partito Democratico) e Salvatore Agostino (Union Valdôtaine).
Francesco Salzone (SA): "Il calo di clientela è significativa di una gestione in difficoltà e la congiuntura economica negativa non fa certo presagire un orizzonte sereno. Sarà quindi necessario accelerare gli interventi di ristrutturazione della casa da gioco almeno per conservare la propria fetta di mercato. Aspettiamo quindi risultati concreti e siamo convinti che l'esperienza e la competenza della nuova gestione manageriale sapranno indirizzarci verso traguardi ancora possibili."
Enrico Tibaldi (PdL): "Le cifre non permettono di gioire. Il 2008 è stato l'annus horribilis: il trend di declino e di calo è stato il peggiore di tutta la storia della casa da gioco. Ci sono sì delle problematiche congiunturali ma ci sono anche delle carenze strutturali che si protraggono da tempo. Pur con l'iniezione di liquidità data dalla maggioranza con l'approvazione del nuovo Disciplinare,se si mantiene questo trend possiamo dire con consapevolezza che nel futuro il casinò non verserà nemmeno più un euro nelle casse della Regione. E' questa un'amara certezza, ma è il momento di raccogliere le nostre forze e dare un nuovo impulso, puntando su strategie di marketing, e sull'accelerazione dei lavori del piano di sviluppo. Serve una risposta immediata ed energica da parte dell'azienda, che non può procedere a passo di lumaca in un mercato che evolve molto velocemente."
Albert Chatrian (VdAV/R): "Il nostro casinò è il fanalino di coda fra le case da gioco italiane e ha registrato le maggiori flessioni con relative perdite di mercato, ciò malgrado tutti gli interventi operati dal Governo regionale. C'è uno scollamento forte tra investimenti pianificati e risultati ottenuti. Ci sembra che tutto quanto detto e fatto in questi 14 mesi non abbia generato una vera prospettiva di sviluppo. Il casinò continua ad essere un elefante pesante e lento."
Raimondo Donzel (PD): "Questa à la fotografia di un disastro. I dati sono preoccupanti perché fanno rilevare che gli altri casinò non vanno così male. Non abbiamo sentito dalla maggioranza delle proposte concrete per uscire da questa situazione. Ci sono delle contraddizioni palesi anche nella strategia sul casinò, in particolare riguardo ai processi di ricerca di clientela e di conseguente gestione del personale. Esprimiamo una grossa preoccupazione perché noi riteniamo che la casa da gioco possa svolgere ancora un ruolo importante per la nostra regione. Una regione a forte vocazione turistica non può permettersi di perdere la risorsa del casinò ed è con questa consapevolezza che dobbiamo dare una prospettiva e un futuro a questa struttura."
Salvatore Agostino (UV): "Alla luce dei dati riportati dal Presidente sono convinto che sono sempre più maturi i tempi per aprire totalmente la casa da gioco ai valdostani, quindi ad un bacino di utenza sempre più ampio."