Info Conseil
Communiqué n° 459 de 23 septembre 2009
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA SULLO STOCCAGGIO DEI MATERIALI INERTI DA SCAVO
Adunanza del Consiglio regionale
I Consiglieri del gruppo Il Popolo della Libertà hanno chiesto, con un'interrogazione a risposta immediata, notizie circa la problematica dello stoccaggio dei materiali inerti da scavo.
In particolare, il Consigliere Segretario Enrico Tibaldi ha evidenziato che "la sentenza n. 61/2009 della Consulta ha soppresso una porzione importante delle leggi regionali 31/2007 e 5/2008, sottolineando in particolare che: la materia 'gestione dei rifiuti' rientra nella potestà esclusiva statale per i profili attinenti la tutela dell'ambiente e le disposizioni del decreto legislativo 152/2006 costituiscono standard minimi e uniformi di tutela dell'ambiente inderogabili per i legislatori regionali; il legislatore regionale non può escludere dal novero dei rifiuti i materiali inerti da scavo e disporne un trattamento diverso. In molti si ricorderanno le vicende dell'autunno 2007, quando il Corpo forestale valdostano ha proceduto al fermo amministrativo di diversi automezzi e ha irrogato pesanti sanzioni pecuniarie a imprese edili valdostane per irregolarità nel trasporto di inerti in cantiere. Sanzioni poi confermate dall'allora presidente-prefetto. Tale situazione è stata fortemente penalizzante per le aziende interessate e rischia oggi di riproporsi in tutta la sua gravità.
Con l'interrogazione in esame si chiede quindi alla Giunta regionale di indicarci quali soluzioni legislative e amministrative intende adottare per ovviare al problema esposto ed entro quale termine."
Nella risposta, l'Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, ha detto che "in considerazione delle modificazioni intervenute a livello statale, viste le abrogazioni apportate alla legge regionale e considerate anche le norme rimaste in vigore della legge regionale, l'Assessorato ha verificato la non necessità di intervenire con normative correttive della legge regionale, e ha ritenuto di dover fornire specifiche indicazioni di carattere tecnico, amministrativo e autorizzativo in merito alla corretta gestione dei materiali provenienti da attività di scavo. In tale comunicazione sono riportate le modalità per ridurre, sin dalla produzione, la quantità di materiale o di rifiuti da avviare allo smaltimento o al recupero. La nota è stata inviata a tutti gli enti e soggetti potenzialmente interessati alla sua applicazione, fra cui Comuni, associazioni di imprese e ordini professionali."
Nella replica, il Consigliere Tibaldi ha ribadito che "il problema sussiste e bisogna avere il coraggio di riconoscerlo. Prendiamo atto della risposta e approfondiremo la materia."