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Communiqué n° 401 de 23 juillet 2009

III COMMISSIONE: APPROVATA LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE URBANISTICHE E LA RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Riunita ieri, mercoledì 22 luglio 2009

La III Commissione "Assetto del territorio", presieduta dal Consigliere Dario Comé, riunita ieri, mercoledì 22 luglio 2009, ha esaminato il disegno di legge  riguardante le misure per la semplificazione delle procedure urbanistiche e la riqualificazione del patrimonio edilizio regionale. I Commissari hanno espresso parere favorevole a maggioranza, con l'astensione del gruppo VdAVive/Renouveau, su di un nuovo testo predisposto dalla Commissione stessa.

Il testo normativo intende dare applicazione all'impegno sottoscritto in data 31 marzo 2009 in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni, con cui si è demandato alle Regioni e alle Province autonome l'approvazione di una specifica legge che realizzi gli obiettivi concordati nell'intesa stessa.

"La forza di questa legge - spiega il Vicepresidente della Commissione, Piero Prola, relatore del provvedimento - si basa su tre punti essenziali: la movimentazione di risorse economiche per riattivare un circuito virtuoso nel settore dell'edilizia privata, anche alla luce della congiuntura attuale; la riduzione e la semplificazione delle procedure autorizzative; l'introduzione di un nuovo concetto per migliorare le tecniche di costruzione."

"Per quanto concerne l'ampliamento di singole unità immobiliari - prosegue il Consigliere Prola -, a condizione che sia garantito il mantenimento delle prestazioni energetiche, igienico-sanitarie e la sostenibilità ambientale dell'unità immobiliare oggetto dell'intervento, il provvedimento stabilisce che l'ampliamento non può essere superiore complessivamente al 20 per cento delle volumetrie esistenti e prevede procedure semplificate per quanto riguarda l'abitazione principale. È poi disciplinata la possibilità di effettuare ampliamenti fino al 35 per cento delle volumetrie esistenti, con l'opportunità di demolire e ricostruire e adottando criteri e tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia rinnovabile o misure di risparmio delle risorse energetiche o idriche."

"Infine - conclude Prola -, sarà possibile intervenire per la riqualificazione di zone e quartieri con ampliamenti fino al 45 per cento delle volumetrie esistenti, qualora si ricorra a programmi integrati, a intese e a concertazioni promosse dalle pubbliche amministrazioni, oppure con Piani urbaniistici di dettaglio (PUD) di iniziativa privata, sempre a condizione dell'utilizzo di tecniche di sostenibilità ambientale."

La Commissione ha poi approvato all'unanimità il disegno di legge recante interventi a favore degli enti locali per l'adeguamento e la realizzazione di opere minori di pubblica utilità, di cui è relatore il Vicepresidente del Consiglio regionale, André Lanièce.

Il testo normativo prevede che la realizzazione di interventi su opere di pubblica utilità e di modesta entità di competenza degli enti locali sia eseguita direttamente dalla Regione, anche mediante l'utilizzo di personale locale in cerca di occupazione, al fine di garantire una gestione coordinata e omogenea e di conseguire un'economia di spesa.