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Communiqué n° 387 de 15 juillet 2009

APPROVATO IL PIANO TRIENNALE DI POLITICA DEL LAVORO


Il Consiglio regionale ha discusso e approvato con 26 voti favorevoli e 8 astensioni (PdL e VdAV/R) il Piano triennale di politica del lavoro.

Il Piano ripartisce gli interventi in due ambiti: le politiche di sistema - vale a dire la riorganizzazione dei servizi per il lavoro, l'integrazione del sistema educativo e formativo, il potenziamento dei servizi informativi - e le politiche attive del lavoro - con particolare riguardo alle strategie volte ad affrontare l'attuale crisi congiunturale oltre che ad aumentare il tasso di occupazione migliorando l'occupabilità, sia attraverso interventi formativi anche individuali, sia mediante l'erogazione di contributi per fasce d'utenza specifica. Un capitolo di azioni mira, inoltre, a incentivare la creazione e lo sviluppo di nuove imprese.

Il Piano, che ha validità triennale, vede un impegno di circa 5.000.000 di euro annuali, intervenendo con puntualità su tutti i versanti delle politiche attive e passive: mondo dell'imprenditorialità, delle professioni liberali, della disoccupazione.

L'atto è stato illustrato dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che ha innanzitutto riportato i dati statistici relativi al primo semestre 2009 in Valle d'Aosta, che danno conto di un aumento della cassa integrazione guadagni (CIG), della diminuzione degli avviamenti al lavoro e dall'aumento del flusso di disoccupati presso i Centri per l'Impiego.
Raffrontando mese per mese i dati del 2009 rispetto al 2008 si registra mensilmente un aumento di circa 70 unità di disoccupati, una diminuzione di circa 100 assunzioni, un aumento del precariato sul totale delle assunzioni del 4%, poiché le assunzioni a tempo determinato rispetto al totale sono passate dall'80% del primo semestre 2008 all' 84% del primo semestre 2009.
« Ce Plan - a dit le Président - définit avant tout les stratégies précises pour faire face à la crise actuelle, telles que l'accroissement du recours aux amortisseurs sociaux mis en place par dérogation à législation en vigueur pour les petites entreprises, les actions de conseil et de soutien visant à prévenir la crise des entreprises, le soutien de la croissance de certains secteurs productifs, le suivi de la création de nouveaux emplois à la suite de la réalisation de nouvelles structures, le pole universitaire et l'aire mégalithique, l'institution de systèmes comportant une banque d'heures de travail, la réalisation d'analyses pour faire face à la précarité, compte tenu que le recrutement sous contrat à durée déterminée constitue désormais la règle.
Deux sont les points importants de ce plan, qui figurent parmi les objectifs prioritaires du programme de la XIIIe législature : investir dans la formation des jeunes et des ressources humaines; rechercher les meilleures synergies entre le développement de la production et les politiques du travail.
Ce Plan est destiné à tous les usagers, mais les principaux sont les jeunes, qui sont prêts à accepter n'importe quel emploi pour couper le cordon ombilical qui les lie à leurs familles. Il s'agit d'un défi existentiel que nous devons gagner : les instruments nous les avons, ils sont soigneusement décrits et analysés dans ce Plan. Maintenant il faut les mettre en œuvre et exploiter tout le potentiel. Ce que nous proposons aujourd'hui, c'est un Plan pour les jeunes, un Plan pour l'essor de la Vallée d'Aoste, un Plan pour l'avenir des jeunes et de la Vallée d'Aoste ».

Per il Capogruppo de Il Popolo delle Libertà, Massimo Lattanzi, "parlare di occupazione in questa regione è un fatto complesso perché è complessa la nostra realtà economica. Le scelte dei passati governi hanno disperso risorse ed energie in processi da considerare come ammortizzatori sociali se non fallimentari. Il bilancio sulla bassa Valle è fallimentare anche per l'incapacità politica di individuare gli interlocutori giusti. Questo Piano è molto ambizioso perché deve affrontare una crisi come quella attuale e recuperare le scelte sbagliate del passato e il tempo perso.
Da una parte vuole mantenere una certa continuità sulle politiche da sostenere, e dall'altra cerca di dare nuovi obiettivi e creare un quadro di riferimento per le future scelte. Sulle prospettive non ci sono obiezioni, ma gli strumenti che si vogliono utilizzare per attuarlo sono quelli obsoleti che in questi anni hanno evidenziato tutti i loro limiti."

Secondo il Presidente della II Commissione "Affari generali", il Consigliere Andrea Rosset (UV), "esistono grandi differenze tra scuola e formazione professionale: si tratta di una premessa da tenere in considerazione per comprendere meglio il settore, insieme con l'allungamento dell'obbligo scolastico e la scelta di avvicinare scuola e formazione: su quest'ultima, occorre senza dubbio investire. Si ritiene poi utile una cooperazione tra soggetti pubblici e privati che si occupano di politiche del lavoro per favorire progetti comuni. La situazione attuale con una formazione professionale totalmente finanziata dal FSE è destinata a cambiare: bisogna essere pronti, con una proposta che potrebbe essere l'individuazione di finanziamenti sul bilancio regionale. Attenzione va accordata anche alla situazione dell'apprendistato. Il lavoro fin qui svolto rappresenta una sintesi del mondo della formazione scuola-lavoro: è una tappa che dovrà essere integrata nell'individuazione di un efficace percorso formativo".

Il Consigliere Gianni Rigo (PD), Presidente della V Commissione "Servizi sociali", ha quindi affermato che "il lavoro deve essere visto come elemento fondamentale della vita di ciascuno. È una sfida per la politica. E in questo ambito la sicurezza sul lavoro è essenziale. Il Piano in discussione ha nel lavoro un valore fondante. Il metodo utilizzato per redigere il documento si è basato sul confronto, un vero approfondimento e non attraverso una decisione unilaterale. L'attenzione è stata indirizzata sulle criticità principali presenti nel mondo dell'occupazione. Il Piano doveva affrontare alcuni punti prioritari: interventi per supportare il sistema delle politiche del lavoro; realizzazione di una struttura organizzata; attivazione di azioni e di interventi in particolare di coloro che hanno preso un posto di lavoro e che non rientrano nell'ambito di intervento degli ammortizzatori sociali; dare definizione al percorso di sperimentazione di pratiche di certificazione delle competenze portato avanti in questi anni dall'Agenzia del lavoro. L'attenzione è stata poi posta in particolare sul tema dell'inclusione sociale."

Il Consigliere Dario Comé, Presidente della III Commissione "Assetto del territorio", ha spiegato che "il Piano vuole essere attento ed è stato costruito a seguito di analisi delle particolarità nostro territorio. Intende poi definire politiche atte a prevenire e fronteggiare le conseguenze e le evoluzioni della crisi. Le misure proposte e inserite nel Piano sono orientate su due livelli: fronteggiare l'emergenza e creare lo sviluppo del contesto economico su un arco temporale decisamente più ampio. L'approvazione della legge regionale 1/2009 sui provvedimenti anticrisi ha permesso una risposta immediata alle prime necessità. Diverse sono le azioni più specifiche individuate per fronteggiare in maniera adeguata le difficoltà dei lavoratori e delle aziende. Grande attenzione è stata accordata al mercato dei giovani diplomati, con un documento che dispone le chiamate pubbliche delle pubbliche amministrazioni per le assunzioni a tempo determinato, privilegiando i neo diplomati e laureati anche se privi di curriculum e qualifica. Infine, un documento approvato dal Consiglio per le politiche del lavoro riguarda la certificazione delle competenze: è previsto un processo di analisi delle singole attività, prendendo in considerazione non solo la scuola, ma anche quella 'sul campo'".

Il Vicepresidente del Consiglio, Albert Chatrian (VdA Vive/R) ha detto che "la sfida di partenza è quella di promuovere la cultura del lavoro, legata al benessere del singolo. Per quanto riguarda gli obiettivi politici, è apprezzabile il punto legato al monitoraggio e alla valutazione. Un Piano che dunque deve essere dinamico per dare risposte chiare e delle chance a tutti. Occorre migliorare le condizioni e la qualità della vita. È un Piano condivisibile sui principi e anche innovativo, ma che deve avere delle "gambe" robuste per riequilibrare il sistema Valle d'Aosta. Starà al Consiglio stabilire quegli strumenti necessari per andare in questa direzione e per non seguire i processi, ma anticiparli."

Il Presidente della IV Commissione, Diego Empereur "Sviluppo economico", ha sottolineato che il Piano in argomento "da un lato rappresenta la continuità nella direzione di favorire una crescita graduale e costante, dall'altro gli elementi di innovazione. Il Piano analizza il contesto socio economico regionale, evidenzia gli obiettivi politici e il quadro normativo di riferimento, per poi declinare gli interventi articolati in due ambiti precisi: politiche di sistema e politiche attive. Riguardo alle prime, occorre pensare a questo Piano come uno strumento di comunicazione, di dibattito: in quest'ottica ha operato il gruppo di lavoro che ho coordinato. Sono state formulate proposte di azioni che vedono la declinazione delle varie modalità attuative: trasparenza e promozione delle politiche del lavoro e dei relativi strumenti per un più esteso utilizzo degli stessi; rafforzamento della collaborazione tra attori istituzionali coinvolti nella comunicazione del settore; valorizzazione dei dati delle politiche e delle buone prassi presenti nel contesto valdostano; impossibilità di procrastinare il consolidamento dei sistemi informativi.
Circa le politiche attive, le modalità sono precise: diffondere la cultura d'impresa, sostenere la creazione di impresa, sostenere le persone con meno di 35 anni nell'avvio di attività professionale; sostenere il passaggio di proprietà delle attività tradizionali e/o e a rischio di estinzione; azioni mirate per promuovere l'innovazione e ricerca, promuovere reti tra università e centri di ricerca per favorire la pratica dei giovani.
Le politiche e le azioni sono dunque esplicate nel Piano in modo semplice e preciso."