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Communiqué n° 351 de 25 juin 2009
APPROVATE LE DETERMINAZIONI PER LA REVISIONE DEL PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio ha esaminato le determinazioni per la revisione del piano regionale di gestione dei rifiuti di cui alla legge regionale 31/2007, con particolare riferimento al sistema di trattamento finale dei rifiuti.
Le linee di indirizzo sono state approvate con 25 voti favorevoli e 5 astenuti (VdAV/R).
La discussione ha preso avvio con la relazione dell'Assessore all'ambiente, Manuela Zublena, che dopo aver ripercorso gli avvenimenti a partire dall'inizio della Legislatura, ha dichiarato che "tenuto conto della complessità della materia e delle molteplici implicazioni, si è ritenuto di avviare sin da subito un modo di lavoro che desse ampio spazio al confronto e dibattito tra i tecnici incaricati, i funzionari dell'Assessorato e i tecnici ARPA, in modo da poter avere una visione il più possibile ampia ed approfondita del tema. Tutte le riunioni hanno quindi visto un coinvolgimento diretto di tutti i soggetti competenti che hanno permesso di fornire indicazioni metodologiche, valutazioni dei risultati, individuazione di criticità. È stato inoltre costituito l'Osservatorio regionale dei rifiuti che vede la partecipazione di numerosi enti e di soggetti portatori di interesse. Gli orientamenti definiti prevedono, tra gli altri, di non procedere alle operazioni di smantellamento della discarica controllata di Brissogne; di attuare un trattamento del rifiuto indifferenziato al fine di ottenere un combustibile da rifiuto di alta qualità, attraverso la sperimentazione di tecnologie innovative; di potenziare le attività finalizzate a perseguire livelli importanti di raccolta differenziata anche volte a migliorare i quantitativi e soprattutto la qualità delle singole frazioni; di elaborare un piano di azioni volte alla riduzione e prevenzione nella produzione dei rifiuti."
"Per quanto attiene al futuro della discarica, sarà necessario procedere ad interventi mirati a prevenire qualsiasi rischio di contaminazione ambientale. In merito all'utilizzo della discarica comunque come impianto di riferimento nella gestione dei rifiuti è necessario tenere presente che nessun sistema di trattamento prevede l'esclusione totale della stessa."
Ha infine sottolineato che "come la scelta proposta al dibattito del Consiglio dalle forze di maggioranza rappresenti un indirizzo nella individuazione di una soluzione alternativa delle modalità di gestione dei rifiuti. Tale indirizzo andrà declinato nelle fasi operative e di dettaglio attraverso valutazioni successive di natura essenzialmente tecnica e di sostenibilità."
Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Bertin, Rigo, Tibaldi, Louvin, Comé, l'Assessore Manuela Zublena e il Presidente della Regione Rollandin.
Il Consigliere Alberto Bertin (VdAV/R) ha sottolineato che "sulla base di quello che ha detto l'Assessore nel suo intervento, mi sembra che non abbiamo visto lo stesso film. Come gruppo non abbiamo mai considerato che esistesse un solo modo per risolvere il problema della gestione rifiuti, ma di certo l'inceneritore era la soluzione peggiore sotto tutti i punti di vista. Abbiamo preso atto con soddisfazione il cambiamento della Giunta che porta a un'altra prospettiva anche se rimangono delle perplessità. Nell'ultima deliberazione traspare una certa indeterminatezza sul futuro della discarica, del tipo di impianto e su questa fantomatica sperimentazione. Ci sono aspetti che non fanno chiarezza."
Per il Consigliere Gianni Rigo (PD)
"questa deliberazione è un atto importante per il futuro della nostra regione per due considerazioni: per i suoi contenuti, ma anche per il metodo. Per i contenuti, perché la delibera traccia un percorso che ci convince su una materia che sarà sempre più strategica per la comunità valdostana. Riguardo al metodo - e occorre dare atto al lavoro dell'Assessore - la deliberazione dimostra che si possono ascoltare le varie parti, i suggerimenti, le discussioni prima di prendere decisioni. Il futuro si può costruire attraverso il confronto e la lungimiranza. A nome del gruppo consiliare esprimo soddisfazione per la decisione raggiunta. La strada è stata imboccata, ma occorre ancora confrontarci su alcune questioni. Vogliamo verificare nei fatti le intenzioni espresse."
Il Consigliere de Il Popolo delle Libertà, Enrico Tibaldi, ha precisato che "è un argomento che rischia di trasformarsi da urgenza in emergenza. C'è un'Europa più avanzata che ha trasformato i rifiuti da problema a un'opportunità. E proprio tra i modelli più avanzati c'è il termovalorizzatore che valorizza la combustione dei rifiuti. Dobbiamo sapere che il fuoco è l'elemento fondamentale per distruggere i rifiuti ed è ovvio che la combustione deve essere sicura e protetta. Il documento in discussione in generale è condivisibile, ma evidenzia la timidezza con la quale questa amministrazione regionale affronta un problema che è serio e attuale anche in Valle d'Aosta. E lo dimostra il fatto che la parola "sperimentare" compare molte volte nella delibera. Sembra che non ci siano le idee chiare e che non ci sia il coraggio della scelta. Il problema deve essere affrontato con decisione, chiarezza e rapidità, prendendo in considerazione anche l'efficienza della raccolta differenziata e l'adozione di una politica tariffaria meno esosa per i cittadini ."
Per il capogruppo di Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, Roberto Louvin,
"questo tema segna una svolta nel modo di affrontare le questioni di grande rilevanza politica e, soprattutto, per la partecipazione popolare che ha accompagnato questa vicenda che ha segnato una svolta culturale per la nostra comunità, ci indica l'importanza di decidere coinvolgendo la popolazione. Occorre agire con precauzione. Non dobbiamo cadere nell'indecisionismo, ma neppure considerare le scelte come definitive. Anche quella di oggi non sarà una decisione definitiva, perché riteniamo che ci siano ampi margini di correzione di rotta. Noi dobbiamo segnalare ancora la preoccupazione per alcuni elementi. Vogliamo una riduzione dei rifiuti e una maggiore raccolta differenziata in modo che giunga in discarica molta meno materia prima. In merito al Combustibile da rifiuto di qualità presenteremo degli emendamenti. Non vogliamo che ci si "innamori" di un'idea, come quella del Combustibile da rifiuto, e che la si ritenga miracolosa, perché si tratta comunque sempre di un prodotto inquinante. Non c'è quindi una risposta definitiva. Occorre proseguire sulla via della condivisione e del confronto."
Nel dibattito è intervenuto anche il Presidente della III Commissione, Dario Comé (SA) per il quale "la deliberazione in questione, che definisce le diverse fasi per il nuovo sistema di trattamento dei rifiuti, pone in modo sostanziale la sospensione dell'operazione di smaltimento della discarica di Brissogne. Il compito della Commissione nei prossimi mesi sarà quello di definire l'impianto di trattamento che garantirà sotto diversi aspetti un combustibile da rifiuto di qualità. Un combustibile, quindi, di qualità che sarà destinato a un impianto di cogenerazione o teleriscaldamento e le determinazioni una volta concretizzate riusciranno a dare una risposta adeguata per la gestione dei rifiuti
che permetta una sempre maggiore tutela ambientale e salute umana."
Dopo la replica dell'Assessore Zublena, ha preso la parola il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che ha detto che "il dibattito ha permesso di analizzare le diverse idee e soprattutto l'indirizzo che è stato dato. Oggi è importante il controllo su quello che si fa. Il lavoro ha tenuto conto di quello che è successo fino ad oggi, come gli studi che sono stati eseguiti e che sono stati analizzati. Si è cercato di intervenire su come e in che termini utilizzare la discarica di Brissogne. Il lavoro fatto in passato è stato utilizzato per arrivare a questa determinazione. È importante che si continui con la raccolta differenziata. Con questa delibera si sono date delle risposte chiare e indiscutibili su dove si vuole arrivare e cioè a un sistema con combustibile da rifiuto di qualità, nel pieno rispetto delle norme esistenti. Vogliamo arrivare a un intervento che sia compatibile con i tempi necessari per giungere a scelta seria e competente. Per quanto riguarda il problema tariffario, vogliamo premiare la linea dei più virtuosi e controllare seriamente la situazione nei diversi comuni."
Sull'atto amministrativo sono stati presentati sei emendamenti, tre dei quali da parte del gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau e altrettanti da parte del Partito Democratico oltre a un emendamento del Presidente della Regione.