Info Conseil
Communiqué n° 326 de 11 juin 2009
APPROVATA UNA MOZIONE IN MATERIA DI INTERCETTAZIONI
Adunanza del Consiglio regionale
L'Assemblea ha quindi discusso una mozione in materia di intercettazioni, approvata, con votazione segreta, con 17 voti favorevoli, 12 contrari e 3 astenuti.
Proposto dal gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau nel corso dell'adunanza dello scorso 16 aprile, l'atto era stato rinviato all'esame della II Commissione "Affari generali", che dopo aver audito il Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Valle d'Aosta, il Presidente dell'Unione nazionale cronisti italiani e il Presidente della Regione, ne ha chiesto nuovamente l'iscrizione in aula.
Il Capogruppo di VdAV/R, Roberto Louvin, ha preso la parola per annunciare l'iscrizione di un nuovo testo della mozione, a seguito degli sviluppi sorti nel corso dei lavori svolti in Commissione.
Ha ribadito le anomalie della legislazione che si vorrebbe approvare, introducendo un clima particolarmente pesante intorno ai giornalisti e agli editori e l'opportunità di non creare un circuito vizioso tra magistratura e organi di informazione.
Nel corso della discussione, sono intervenuti i Consiglieri Luciano Caveri (UV), Massimo Lattanzi (PdL), Raimondo Donzel (PD)
Il Consigliere Caveri (UV) ha parlato di "museo di errori", se non addirittura "di orrori" sul tema in discussione, precisando che la mozione è una giusta sintesi di pareri differenti, nell'ottica di voler contemperare la privacy legittima dei cittadini col diritto di informazione.
Il Consigliere Lattanzi (PdL) ha definito la mozione non condivisibile, per quanto "all'acqua di rose", perché quanto richiesto è già stato ottenuto con il provvedimento, approvato in mattinata dalla Camera, che ha regolamentato la materia. Ha sottolineato che, in caso di comportamenti scorretti, anche i giornalisti e gli editori devono essere puniti e ha dichiarato di non accettare le strumentazioni volte a salvaguardare la minoranza di magistrati e giornalisti che infrangono le regole deontologiche.
Il Consigliere Donzel (PD) ha detto di condividere la mozione, ricordando che i rappresentanti sia degli editori che dei giornalisti hanno espresso una dura critica al provvedimento legislativo in questione.
Il Consigliere Louvin ha ribadito l'opinione per cui sia doveroso da parte del Consiglio regionale esprimere una posizione equilibrata e ferma su argomenti di tale rilievo.
Il Consigliere Lattanzi ha infine richiesto la votazione segreta.
L'iniziativa intende invitare il Parlamento a mantenere il ricorso alle intercettazioni telefoniche per reati di particolare gravità, particolarmente in ordine a delitti contro la libertà e la sicurezza personale, la pubblica amministrazione e il patrimonio; a evitare l'introduzione nel nostro ordinamento di limitazioni ingiustificate al diritto di cronaca e di sanzioni sproporzionate a carico di giornalisti e editori.
La mozione inoltre impegna il Presidente del Consiglio regionale a trasmettere la mozione ai Presidenti delle due Camere.