Info Conseil
Communiqué n° 323 de 11 juin 2009
INVALIDI CIVILI: APPROVATO IL DL IN MATERIA DI PROVVIDENZE ECONOMICHE
L'Assemblea ha approvato all'unanimità il disegno di legge di modifica alla normativa e ai criteri generali per l'assegnazione, la determinazione dei
Il Consiglio regionale ha approvato con 24 voti favorevoli e 7 astensioni (VdA Vive/Renouveau e Partito Democratico) il disegno di legge di modifica alla normativa in materia di provvidenze economiche a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti.
Le modifiche alla legge regionale 7 giugno 1999, n. 11 introducono una serie di procedure per disciplinare il sistema dei controlli sull'erogazione delle provvidenze.
La Consigliera Hélène Impérial, relatore del provvedimento, ha detto che le modifiche alla legge regionale 11/1999 hanno lo scopo di disciplinare le modalità relative alle procedure di ripetizione di somme indebitamente percepite da parte di soggetti invalidi a seguito di provvedimenti di revoca delle prestazioni godute per accertata insussistenza dei requisiti prescritti.
E' comunque disposto che la ripetizione non abbia luogo per i soggetti che versano in disagiate condizioni economiche.
Il parametro reddituale per beneficiare dell'esonero dai pagamenti é individuato nell'Indicatore regionale della situazione economica, il quale deve essere, con esclusione dell'importo del beneficio revocato, pari o inferiore alla soglia di accesso alle prestazioni tese a garantire il minimo vitale, determinata, per l'anno 2009, in euro 5.388. A tale riguardo, occorre peraltro segnalare che, trattandosi di soggetti invalidi, il parametro di equivalenza é pari a 1,70 per un nucleo composto da un solo invalido. Si tratta pertanto di una scelta rivolta ad agevolare le fasce più deboli della popolazione, considerando che l'entità delle somme da restituire spesso incide pesantemente sul bilancio familiare dei soggetti interessati. Inoltre, il disegno di legge prevede l'aumento, da sessanta a centoventi, del numero massimo delle rate mensili per la restituzione delle somme indebitamente percepite. Infine, si prevede che le disposizioni si applichino anche ai casi in cui, alla data di entrata in vigore della legge, la restituzione delle somme indebitamente percepite non sia ancora iniziata.
Nella discussione hanno preso la parola i Consiglieri Gianni Rigo (PD) e Patrizia Morelli (VdAV/R)).
Il Consigliere Gianni Rigo, Presidente della V Commissione, competente in materia, ha specificato che con questo intervento l'Amministrazione regionale si fa carico delle responsabilità per quei cittadini che non sono in grado di sostenersi economicamente, indipendentemente dalla loro volontà.
Ha tuttavia evidenziato che il disegno di legge risolve solo parzialmente le problematiche emerse, non avendo neppure messo in cantiere iniziative per evitare il ripetersi del disservizio accaduto. Ha poi rilevato il comportamento non omogeneo tra l'INPS e l'Amministrazione regionale, che dovrebbe occuparsi in maniera esclusiva della questione: nell'assicurare di voler approfondire il tema, ha annunciato il voto di astensione del gruppo.
La Consigliera Patrizia Morelli ha invece detto di considerare arduo definire migliorativo per i cittadini questo disegno di legge, che per certi versi appare addirittura restrittivo.
Rincresce poi che non ci sia stato il coraggio politico di venire incontro all'istanza dei Patronati di fissare in uno o due anni il periodo dell'esigibilità delle somme indebitamente percepite. Pur essendo apprezzabile che il disegno di legge contenga la possibilità di aumentare la rateizzazione, e che la restituzione delle somme non riguardi le persone maggiormente disagiate, rileva che l'Amministrazione regionale non intende farsi carico degli eventuali errori che al suo interno possono umanamente accadere: un comportamento, questo, che costerna.
Nella replica, l'Assessore alla aanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha precisato che dal gennaio dello scorso anno la questione è stata dibattuta all'interno degli uffici dell'Assessorato, richiedendo pareri autorevoli e facendo ulteriori approfondimenti con l'ufficio legale regionale: se ci fosse stata la possibilità di apportare miglioramenti, si sarebbero fatti immediatamente.
Nell'elaborazione del disegno di legge si è tenuto conto della legislazione e di ciò che fa l'INPS quando si trattano somme che sono state erogate in modo incongruo e che prevedono la ripetizione: da approfondimenti effettuati, si è riscontrato che nell'ambito dell'assistenza non è possibile non pretendere la restituzione, dato che questo accade solo nel quadro della previdenza.
Riguardo alla possibilità di limitare al biennio successivo la quota da restituire, apposito approfondimento ha ribadito che questa è una competenza esclusivamente statale e che esula dagli interventi regionali.
L'intervento in discussione ha un'importanza rilevante per normare ciò che eventualmente potrà accadere in futuro. L'Amministrazione regionale riconosce l'errore accaduto, e non esclude la possibilità che possa ripetersi.
Infine, il Consigliere Segretario Enrico Tibaldi ha espresso il voto favorevole del gruppo de Il Partito della Libertà.