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Communiqué n° 318 de 10 juin 2009

INIZIATA LA DISCUSSIONE SUL CONSUNTIVO 2008 E SULL'ASSESTAMENTO DEL BILANCIO 2009 DELLA REGIONE


I lavori sono proseguiti con l'esame del conto consuntivo 2008 e dell'assestamento  del bilancio 2009 della Regione.

L'avanzo di amministrazione dell'esercizio finanziario 2008 ammonta a 402,5 milioni di euro, di cui 160 milioni sono già stati iscritti nel bilancio di previsione 2009-2011 come avanzo presunto e 5 milioni derivano dalla cancellazione dei crediti verso i consorzi garanzia fidi per le finalità di cui della legge regionale 23 gennaio 2009, n. 1 (Misure regionali straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese). La manovra di assestamento si sostanzia pertanto in 237,5 milioni.

Nell'illustrare i documenti, il Presidente della II Commissione, Andrea Rosset (UV), ha detto che i fondi a disposizione quest'anno consentono una strategia di ampio respiro, fortemente connotata da misure contro il periodo difficile dell'economia e anche della soluzione concreta di molti problemi che era necessario risolvere.  Non si può poi non citare, poi, la sempre esistente preoccupazione sulla rigidità del "patto di stabilità", che congela anche nel nostro bilancio cospicue risorse finanziarie, che sarebbero di certo positivamente spendibili se non ci fosse questa sorta di blocco.
Ha proseguito affermando che il risultato d'amministrazione è spiegato dall'avanzo di competenza (pari a 269 milioni di euro) a cui si aggiunge il risultato della gestione dei residui. Questa gestione è in gran parte determinata dalla diminuzione per perenzione amministrativa dei residui passivi pari a 92 milioni di euro. L'obiettivo degli interventi adottati è quello di favorire un utilizzo corretto e coerente delle risorse, adeguando alcuni stanziamenti alle effettive esigenze di spesa emerse successivamente all'approvazione del bilancio 2009. La finalità è quella di destinare l'avanzo di amministrazione registrato in seguito alla chiusura dell'esercizio finanziario del 2008.

Nella sua relazione l'Assessore al bilancio, Claudio Lavoyer, ha sottolineato che l'economia della Valle d'Aosta sembra essere relativamente meno esposta ai rischi specifici della crisi, anche se inevitabilmente ne subisce pesantemente il suo impatto indiretto. Le entrate accertate ammontano a 1 miliardo 510 milioni di euro e sono in linea (-0,42%) rispetto all'anno 2007. Rispetto alla previsione iniziale, la previsione di spesa definitiva alla chiusura, al netto delle contabilità speciali, è pari a 2 miliardi e 17 milioni di euro ed è aumentata di circa 393 milioni, pari al 24% rispetto alle previsioni iniziali, per effetto dell'applicazione dell'avanzo di amministrazione dell'anno 2007. La spesa complessiva impegnata nell'anno 2008 è stata di 1 miliardo 652 milioni di euro, in aumento consistente rispetto al 2007 (102 milioni di euro, pari al 6,5%). Ha, quindi, sottolineato che il trend di bilancio è in linea con gli anni precedenti e che con l'assestamento di bilancio si va a chiudere il Piano anticrisi.

Il Consigliere Zucchi (PdL) ha segnalato le difficoltà di approccio al lavoro di revisione, in quanto non è dato sapere la tipologia dei controlli che un consigliere regionale deve espletare. Ha quindi sottolineato di aver svolto dei controlli personali, ma ha sollecitato la Giunta regionale a definire, in modo organico, l'organizzazione dei controlli sull'attività finanziaria della Regione. Per quanto riguarda in particolare gli investimenti, il Consigliere ha affermato di aver accertato la difficoltà ad utilizzare le risorse di bilancio inerenti le spese di investimento, e dalle verifiche fatte ha voluto sottolineare l'incapacità nel realizzare i programmi di intervento presentati all'atto del bilancio di previsione. Infine, ha sollevato dubbi di legittimità riferiti a un possibile contrasto con la legge che fa obbligo alle Regioni di detenere la propria liquidità presso un conto di Tesoreria Unica.

Il Consigliere Louvin (VdA Vive/R) ha posto l'attenzione su una questione di estrema preoccupazione perché sembra che non sia stato riunito il collegio dei revisori. Sembra un atto di estrema gravità. Ha quindi chiesto una sospensione dei lavori.

Alla ripresa dei lavori, ha ripreso la parola il Consigliere Louvin per il quale il collegio dei revisori dovrebbe riunirsi, mentre non c'è traccia di una formale riunione di questo organismo né che il Consigliere di minoranza si sia rifiutato di partecipare alla riunione. Il gruppo consiliare ha poi chiesto che si possa riunire il collegio dei revisori per sanare questa situazione e ha chiesto la questione sospensiva del dibattito sul rendiconto.

Il Consigliere Comé (SA) ha quindi puntualizzato che già nel passato ci sono state delle relazioni disgiunte tra i componenti del collegio dei revisori.

Dopo gli interventi del Consigliere Zucchi - che ha detto che la forma è importante, ma è rilevante la sostanza delle cose -, dell'Assessore Lavoyer, che ha precisato che l'analisi dei conti è sempre stata fatta singolarmente dai revisori in alcuni casi procedendo con relazioni disgiunte - e del Consigliere Donzel (PD), che ha sottolineato che il regolamento ha messo in mostra delle lacune su questo argomento, l'Assemblea ha proceduto alla votazione sulla richiesta sospensiva avanzata dal consigliere Louvin.

La questione sospensiva è stata respinta con 8 voti favorevoli (PD e VdaV/R) e 22 contrari.

Per il Consigliere Louvin questi documenti sono importanti perché portano a valutazioni di tipo politico. La relazione indica un contenimento degli impegni di spesa per rispettare il patto di stabilità. Ha chiesto poi come gli uffici si stanno muovendo per esigere i crediti e quali i contenziosi in atto e ha messo in evidenza che le disponibilità di cassa sono triplicate.

Il Consiglio ha concluso i lavori e riprenderà domani alle ore 9 con la prosecuzione della discussione sul conto consuntivo e l'assestamento di bilancio.