Il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Cerise, ha incontrato nei giorni scorsi, a Cracovia, il Cardinale Stanislao Dziwisz, Arcivescovo della Diocesi della città polacca e per 27 anni segretario di Papa Giovanni Paolo II, per definire una serie di iniziative che si svolgeranno mesi di agosto e ottobre 2009.

Il primo evento è legato al progetto "Le care montagne che parlano di Dio" e vedrà l'atleta vicentino Antonio Peretti, in arte "Tom Perry" e comunemente conosciuto come "l'alpinista scalzo", fare una tappa in Valle d'Aosta. L'alpinista sarà nella nostra regione dal 6 all'8 agosto prossimi per percorrere a piedi scalzi i sentieri più amati da Papa Giovanni Paolo II durante i suoi soggiorni estivi a Les Combes.

Il Presidente del Consiglio, nel sottolineare che si tratta di un progetto di ampio respiro al quale l'Assemblea regionale della Valle d'Aosta ha collaborato sin dalla prima tappa sull'Etna, ha sollecitato Monsignor Dziwisz affinché sostenesse il progetto nella sua parte finale con l'arrivo di Tom Perry nella Cattedrale di Cracovia nel mese di settembre.

Il Presidente Cerise ha poi rappresentato all'Arcivescovo la volontà del Consiglio, nell'ambito del Premio internazionale "La Donna dell'Anno 2009", di organizzare un evento collaterale agli Incontri internazionali interreligiosi, promossi dalla Comunità di Sant'Egidio, che si terranno a ottobre nella città polacca. Il Presidente ha evidenziato come quest'anno la Comunità di Sant'Egidio stia collaborando attivamente alla realizzazione del Premio e come il 25 giugno prossimo, ad Aosta, vi sarà la presentazione del libro di Mario Marazziti e Andrea Riccardi "Eurafrica. Quello che non si dice sull'immigrazione. Quello che si potrebbe dire sull'Europa". L'Arcivescovo si è detto d'accordo sull'iniziativa, che sarà definita nei prossimi mesi.

Infine, il Presidente ha portato tre omaggi all'Arcivescovo rappresentativi della Valle d'Aosta: i volumi pubblicati nell'ambito del nono centenario della morte di Sant'Anselmo d'Aosta, un alpenstock offerto da Ettore Rey, artigiano che già fabbricò le piccozze donate a Papa Giovanni Paolo II, e una forma di fontina acquistata dall'équipe di collaboratori per l'organizzazione del soggiorno di Papa Wojtyla in Valle d'Aosta.