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Communiqué n° 249 de 6 mai 2009

INTERPELLANZA SU CONDIZIONI DI RESISTENZA ANTISISMICA DEGLI EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI

Adunanza del Consiglio regionale


Il gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau ha voluto conoscere, con un'interpellanza, la predisposizione di piani per l'accertamento delle condizioni di resistenza antisismica negli edifici pubblici e privati situati nei comuni classificati a "rischio 3", ossia soggetti a possibili modesti scuotimenti.

I Consiglieri hanno voluto sapere
se è accertato e certificato che tutti gli edifici pubblici situati nei comuni di zona sismica 3 (Courmayeur, Pré-Saint-Didier e Valtournenche) siano costruiti con criteri tali da resistere ad eventuali fenomeni sismici di consistente portata; se siano stati attivati piani per l'accertamento delle condizioni di resistenza antisismica nell'edilizia pubblica e privata; se siano previsti, nei bandi per la costruzione o ristrutturazione di edifici pubblici, requisiti particolari di natura tecnica per fronteggiare questo pericolo.

L'Assessore alle opere pubbliche ha sottolineato che sono in atto le procedure stabilite dall'ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale e dalla deliberazione della Giunta regionale del 2003.
Al riguardo, soltanto 19 Comuni hanno provveduto a compilare la scheda prevista dal livello zero dell'ordinanza nazionale, scheda peraltro non obbligatoria, e consistente in una ricognizione sommaria.
Ogni accertamento sugli immobili compete poi all'ente proprietario, ed è ormai una scelta consolidata in caso di ristrutturazione o manutenzione straordinaria lo svolgimento dei vari accertamenti previsti dalla vigente normativa.
E' stato altresì avviato un programma di monitoraggio degli edifici di proprietà dell'Amministrazione regionale, per cui è necessario conoscere la situazione aggiornata, anche in vista di una futura ristrutturazione. In questo senso, è stata accordata la precedenza alle scuole.

Riguardo ai comuni in zona 3, la deliberazione della Giunta regionale obbliga alla progettazione antisismica in base alla citata ordinanza statale. Per gli edifici regionali, i progettisti devono ovviamente attenersi alla normativa vigente, calcolando le strutture in modo da dimensionarle secondo i criteri antisismici.
In sede di progettazione, viene già valutata l'opportunità di eseguire le opere con accorgimenti aggiuntivi a maggiore tutela utenti: un esempio ne è dato dalla realizzazione del blocco per la radioterapia del presidio ospedaliero Umberto Parini di Aosta, che comunque ricade in zona 4.

Nella replica, i Consiglieri del gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau hanno evidenziato che la condizione valdostana non consiste nell'essere rapidi e veloci esecutori della disciplina normativa, dato che l'ordinanza risale a sei anni or sono. Hanno comunque accolto favorevolmente l'attenzione posta all'ospedale regionale, anche alla luce delle vicende abruzzesi.