Info Conseil

Communiqué n° 187 de 1er avril 2009

RESPINTA UNA MOZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA

Adunanza del Consiglio regionale


Il gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau ha presentato una mozione per richiedere al Parlamento italiano di non convertire in legge le norme del decreto-legge in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale.

Il testo non è stato approvato: 5 voti favorevoli (VdAV/R) e 29 astenuti (FA, PD, PdL, SA-UdC-VdA, UV).

L'iniziativa è stata illustrata dal Consigliere Capogruppo Roberto Louvin.
"Abbiamo ritenuto necessario riportare in aula una tematica che ha già fatto capolino in questa sede e che è stata rinviata per approfondimenti in Commissione. Ma se oggi sottoponiamo nuovamente il tema, con un altro strettamente collegato, è perché riteniamo debbano esserci due momenti distinti: uno di deliberazione e di approfondimento e uno di decisione politica di natura generale. Vorrei scindere le due problematiche presentate oggi. La prima riguarda il provvedimento recentemente approvato dal Governo e attualmente all'esame del Parlamento, che obbliga di fatto i medici alla denuncia dei pazienti migranti clandestini che si presentano nelle strutture sanitarie e nei centri di vaccinazione. Riteniamo tale norma contraria ai principi di umanità e solidarietà e ai doveri della funzione medica, oltre che pericolosa per la salute pubblica. Il secondo aspetto richiama il tema della sicurezza pubblica, sul quale noi vorremmo un pronunciamento chiaro da parte del Consiglio regionale. Il decreto-legge attribuisce ai Sindaci di avvalersi di forme di collaborazione di associazioni di cittadini non armati, che consente di dare vita alle "ronde": impostazione che noi riteniamo oggettivamente pericolosa, anche alla luce di fatti di violenza già verificatisi nelle scorse settimane. Noi crediamo che questa funzione debba essere assolta dagli organi di polizia e, laddove vi sia la necessità del concorso di soggetti esterni, riteniamo che ciò non avvenga in forma volontaristica, ma che nasca direttamente sotto l'egida dell'ente pubblico. Chiediamo quindi al Consiglio di esprimersi chiedendo al Parlamento italiano di non convertire in legge le norme richiamate."

E' intervenuto il Presidente della I Commissione, Alberto Zucchi (PdL), per ricordare che "sull'argomento vi sono opinioni diverse e su questo il Parlamento si confronterà. Noi non crediamo appropriato esprimerci in questo momento, quando l'argomento sicurezzaa è in discussione in I Commissione: ci pare un'iniziativa volta solamente a far emergere una posizione della maggioranza e per questo ci pare strumentale."

E' poi intervenuto il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.
"La I Commissione consiliare sta discutendo il tema che riguarda le 'ronde', con una serie di approfondimenti sulla sicurezza in generale. Oggi prendiamo atto che si ritiene di presentare nuovamente in aula l'argomento solo per cercare  eventuali frizioni all'interno della maggioranza. Per quanto riguarda i medici che sono tenuti alla denuncia dei migranti clandestini, l'argomento sta per essere riesaminato, poiché è stato evidenziato il contrasto con l'aspetto umanitario e sanitario dagli stessi medici. Riteniamo quindi che in questo momento non sia possibile esprimere una posizione, poiché è in atto una fase di approfondimento e di confronto in altre sedi. Chiediamo quindi ai proponenti di ritirare la mozione, in caso contrario ci asterremo."

Sono intervenuti per dichiarazioni di voto i Consiglieri Raimondo Donzel (PD), Leonardo La Torre (FA), Massimo Lattanzi (PdL), Francesco Salzone (SA-UdC-VdA) e Luciano Caveri (UV).