Info Conseil
Communiqué n° 176 de 1er avril 2009
DIBATTITO SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Seduta del Consiglio regionale
Il Presidente del Consiglio, Alberto Cerise, ha aperto i lavori dell'Assemblea, riunita oggi, mercoledì 1°, e domani, giovedì 2 aprile 2009, con una sintesi dei primi nove mesi di attività della XIII Legislatura, in occasione della sessione statutaria.
Le Adunanze sono state 16, con un totale di 42 sedute.
Le mozioni discusse sono state 21, le risoluzioni 13; le interpellanze 190, le interrogazioni: 97, le interrogazioni con risposta scritta 2.
"Voglio qui ricordare - ha detto il Presidente Cerise - come l'attività ispettiva e di controllo sia molto importante per il legame che essa rappresenta tra la politica e la società, così come è rilevante per lo stesso Governo regionale sapere di essere oggetto di un esame critico oltre che costruttivo. Tutto questo è rafforzativo dell'impianto democratico di cui siamo i garanti."
Le leggi approvate sono state 17, le proposte di regolamento 2.
"In un paese in cui assistiamo ad un andamento "inflazionistico" delle norme, qui nel nostro Consiglio regionale, alla logica dei numeri, contrapponiamo una logica qualitativa delle leggi. Qualità e tempestività nell'affrontare nel concreto i problemi contingenti del territorio con uno sguardo sempre rivolto al futuro."
Gli atti amministrativi approvati sono stati 12 (2 sono all'esame delle Commissioni - il piano di sviluppo del Casinò e lo statuto Finaosta), 1 ratifica, 12 nomine.
Alla data attuale sono all'esame delle Commissioni 8 disegni di legge, 3 proposte di legge, 1 proposta di legge statale, 2 proposte di regolamento.
"E' evidente che questi nove mesi di attività siano un momento di 'rodaggio' nel quale si viene a perfezionare quel sincronismo necessario a riequilibrare l'attività dell'aula consiliare tra produzione legislativa, elaborazione della stessa in seno alle Commissioni e presentazione all'aula.
In questo senso, mi sento di esprimere una valutazione positiva sull'attività fin qui svolta, prova ne è l'importante lavoro di approfondimento che le cinque Commissioni consiliari stanno svolgendo al loro interno. Attività che dimostra come le Commissioni stiano sviluppando un ampio dibattito politico al loro interno sui molteplici disegni di legge e proposte di legge depositati presso il Consiglio regionale e su come queste abbiano tenuto conto delle esigenze e delle richieste pervenute dai Consiglieri, di maggioranza e in particolar modo di minoranza, per permettere ai Commissari di dare il loro contributo ai contenuti dei vari provvedimenti all'esame delle Commissioni."
Sono intervenuti sulle comunicazioni, i Capigruppo di Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, Roberto Louvin, e del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, i Consiglieri Salvatore Agostino (Union Valdôtaine), Raimondo Donzel (Partito Democratico) e Alberto Zucchi.
Louvin (VdAV/R): "Ricordo che come forze di opposizione abbiamo portato all'attenzione dell'opinione pubblica un problema che non riguarda la funzionalità del Consiglio, quanto una questione politica. Siamo sorpresi che si debba fare l'apologia del Consiglio: tutte le Assemblee legislative sono in difficoltà rispetto all'opinione pubblica. La rapidità degli Esecutivi sembra, infatti, essere più benefica di un sano dibattito consiliare. E siamo convinti della necessità di mantenere alta la bandiera della qualità del Consiglio.
Riguardo all'impugnativa del Governo sulla legge regionale in materia di pubblico impiego, come era stato ampiamente evidenziato prima in Commissione e poi in aula, la tematica era ad alto rischio perché portava allo scoperto una fragilità riguardo alla competenza legislativa della Regione. Il problema è politico e stentiamo a capire quale sia l'esatto tenore tra le relazioni che intercorrono tra il Governo nazionale e quello regionale, alternate da momenti del bastone a quelli della carota, ma in questo momento il bastone rischia di passare sulla schiena dei dipendenti."
Agostino (UV): "Mi sento di spezzare una lancia a favore dei Consiglieri di maggioranza che in questo Consiglio lavorano, anche nell'ombra, senza avere sempre bisogno di apparire sui giornali o davanti ad uno schermo televisivo per dimostrare quanto stiano facendo."
Lattanzi (PdL): "Avevamo già anticipato in sede di approvazione della legge, che la cosiddetta 'Brunettina' sarebbe stata impugnata dal Governo, perché il senso era di ribadire le competenze dello Stato e quelle della Regione. E' stato un atto dovuto quello del Governo, che ha espresso rammarico rispetto alla norma adottata, perché il Consiglio regionale non ha voluto fare proprie alcuni importanti innovazioni contenute nella legge nazionale. Il ricorso può essere un'opportunità per migliorare e adattare la nostra norma regionale. Avevamo già sottolineato come fosse molto pericoloso aprire un contenzioso costituzionale su di un provvedimento che era di natura organizzativa, per il contenimento della spesa pubblica. Se la Corte dovesse dare ragione al Consiglio dei Ministri si aprirebbe una breccia su altre leggi regionali di questa natura."
Donzel (PD): "Rispetto al lavoro del Consiglio, possiamo dare letture diverse, ma è stato importante richiamare, da parte del Presidente dell'Assemblea, il lavoro più 'oscuro' delle Commissioni. Nei nostri intenti si voleva far emergere la centralità del dibattito politico nell'istituzione Consiglio.
Rispetto alla sentenza della Corte costituzionale, ne aspettiamo l'esito: ma ricordo che si voleva ribadire la nostra capacità legislativa in quanto Regione autonoma a Statuto speciale, e che dobbiamo continuare a farlo, senza alcun timore."
Zucchi (PdL): "Non si può sempre pensare che tutto ciò che viene dal Governo nazionale sia un male: ricordo al Consigliere Donzel che siamo rinfrancati nella nostra azione e che continueremo a portarla avanti."
Tweet
Le Adunanze sono state 16, con un totale di 42 sedute.
Le mozioni discusse sono state 21, le risoluzioni 13; le interpellanze 190, le interrogazioni: 97, le interrogazioni con risposta scritta 2.
"Voglio qui ricordare - ha detto il Presidente Cerise - come l'attività ispettiva e di controllo sia molto importante per il legame che essa rappresenta tra la politica e la società, così come è rilevante per lo stesso Governo regionale sapere di essere oggetto di un esame critico oltre che costruttivo. Tutto questo è rafforzativo dell'impianto democratico di cui siamo i garanti."
Le leggi approvate sono state 17, le proposte di regolamento 2.
"In un paese in cui assistiamo ad un andamento "inflazionistico" delle norme, qui nel nostro Consiglio regionale, alla logica dei numeri, contrapponiamo una logica qualitativa delle leggi. Qualità e tempestività nell'affrontare nel concreto i problemi contingenti del territorio con uno sguardo sempre rivolto al futuro."
Gli atti amministrativi approvati sono stati 12 (2 sono all'esame delle Commissioni - il piano di sviluppo del Casinò e lo statuto Finaosta), 1 ratifica, 12 nomine.
Alla data attuale sono all'esame delle Commissioni 8 disegni di legge, 3 proposte di legge, 1 proposta di legge statale, 2 proposte di regolamento.
"E' evidente che questi nove mesi di attività siano un momento di 'rodaggio' nel quale si viene a perfezionare quel sincronismo necessario a riequilibrare l'attività dell'aula consiliare tra produzione legislativa, elaborazione della stessa in seno alle Commissioni e presentazione all'aula.
In questo senso, mi sento di esprimere una valutazione positiva sull'attività fin qui svolta, prova ne è l'importante lavoro di approfondimento che le cinque Commissioni consiliari stanno svolgendo al loro interno. Attività che dimostra come le Commissioni stiano sviluppando un ampio dibattito politico al loro interno sui molteplici disegni di legge e proposte di legge depositati presso il Consiglio regionale e su come queste abbiano tenuto conto delle esigenze e delle richieste pervenute dai Consiglieri, di maggioranza e in particolar modo di minoranza, per permettere ai Commissari di dare il loro contributo ai contenuti dei vari provvedimenti all'esame delle Commissioni."
Sono intervenuti sulle comunicazioni, i Capigruppo di Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, Roberto Louvin, e del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, i Consiglieri Salvatore Agostino (Union Valdôtaine), Raimondo Donzel (Partito Democratico) e Alberto Zucchi.
Louvin (VdAV/R): "Ricordo che come forze di opposizione abbiamo portato all'attenzione dell'opinione pubblica un problema che non riguarda la funzionalità del Consiglio, quanto una questione politica. Siamo sorpresi che si debba fare l'apologia del Consiglio: tutte le Assemblee legislative sono in difficoltà rispetto all'opinione pubblica. La rapidità degli Esecutivi sembra, infatti, essere più benefica di un sano dibattito consiliare. E siamo convinti della necessità di mantenere alta la bandiera della qualità del Consiglio.
Riguardo all'impugnativa del Governo sulla legge regionale in materia di pubblico impiego, come era stato ampiamente evidenziato prima in Commissione e poi in aula, la tematica era ad alto rischio perché portava allo scoperto una fragilità riguardo alla competenza legislativa della Regione. Il problema è politico e stentiamo a capire quale sia l'esatto tenore tra le relazioni che intercorrono tra il Governo nazionale e quello regionale, alternate da momenti del bastone a quelli della carota, ma in questo momento il bastone rischia di passare sulla schiena dei dipendenti."
Agostino (UV): "Mi sento di spezzare una lancia a favore dei Consiglieri di maggioranza che in questo Consiglio lavorano, anche nell'ombra, senza avere sempre bisogno di apparire sui giornali o davanti ad uno schermo televisivo per dimostrare quanto stiano facendo."
Lattanzi (PdL): "Avevamo già anticipato in sede di approvazione della legge, che la cosiddetta 'Brunettina' sarebbe stata impugnata dal Governo, perché il senso era di ribadire le competenze dello Stato e quelle della Regione. E' stato un atto dovuto quello del Governo, che ha espresso rammarico rispetto alla norma adottata, perché il Consiglio regionale non ha voluto fare proprie alcuni importanti innovazioni contenute nella legge nazionale. Il ricorso può essere un'opportunità per migliorare e adattare la nostra norma regionale. Avevamo già sottolineato come fosse molto pericoloso aprire un contenzioso costituzionale su di un provvedimento che era di natura organizzativa, per il contenimento della spesa pubblica. Se la Corte dovesse dare ragione al Consiglio dei Ministri si aprirebbe una breccia su altre leggi regionali di questa natura."
Donzel (PD): "Rispetto al lavoro del Consiglio, possiamo dare letture diverse, ma è stato importante richiamare, da parte del Presidente dell'Assemblea, il lavoro più 'oscuro' delle Commissioni. Nei nostri intenti si voleva far emergere la centralità del dibattito politico nell'istituzione Consiglio.
Rispetto alla sentenza della Corte costituzionale, ne aspettiamo l'esito: ma ricordo che si voleva ribadire la nostra capacità legislativa in quanto Regione autonoma a Statuto speciale, e che dobbiamo continuare a farlo, senza alcun timore."
Zucchi (PdL): "Non si può sempre pensare che tutto ciò che viene dal Governo nazionale sia un male: ricordo al Consigliere Donzel che siamo rinfrancati nella nostra azione e che continueremo a portarla avanti."