Info Conseil
Communiqué n° 134 de 12 mars 2009
COSTI DELLA POLITICA E SICUREZZA ALL'ESAME DELLA I COMMISSIONE
Riunita oggi, giovedì 12 marzo 2009
La I Commissione "Istituzioni e autonomia", presieduta dal Consigliere Alberto Zucchi, si è riunita oggi, giovedì 12 marzo 2009, per procedere all'analisi delle problematiche connesse al contenimento dei costi della politica - alla luce del rinvio in Commissione della proposta di legge presentata dal gruppo VdAVive/Renouveau - e alla discussione della risoluzione concernente "Iniziative per la sicurezza e per la difesa dell'ordine pubblico", rinviata allo studio dei Commissari nel corso dell'adunanza del Consiglio regionale del 25 febbraio 2009.
"Riguardo ai costi della politica - dice il Presidente Alberto Zucchi -, al mio invito di affrontare la questione in maniera concreta, al fine di non dare l'impressione di voler temporeggiare, se non insabbiare, alcuni argomenti scomodi, i Commissari hanno risposto con grande chiarezza e molto pragmatismo. Tutte le forze politiche presenti in Commissione, eccetto il gruppo proponente, hanno espresso netta contrarietà all'iniziativa legislativa rinviata in Commissione e, questo, per svariate ragioni. Ricondurre, infatti, i costi della politica ai soli emolumenti dei Consiglieri è riduttivo: i costi della democrazia sono tutt'altra cosa e investono tutto l'apparato che riguarda, direttamente e indirettamente, la Regione. Su queste basi, le forze politiche di maggioranza hanno rappresentato la loro intenzione di voler giungere entro l'estate alla definizione di una proposta di legge che contempli tutti i diversi aspetti legati ai costi della democrazia."
"La questione deve essere discussa in Consiglio regionale quanto prima - sottolinea il capogruppo di VdAV/R, Roberto Louvin -, perché ciascuno assuma le proprie responsabilità in quella sede. Se ci saranno altre iniziative che investono altri aspetti, ben vengano, ma intanto da sei mesi sul tavolo c'è solo la nostra proposta. Ho l'impressione che si continui a praticare la politica del rinvio."
"Noi siamo disponibili al dialogo sull'argomento - precisa il Consigliere Luciano Caveri (UV) -, pur dicendo con chiarezza che la proposta in esame - nella sua evidente rozzezza - non è condivisibile. E' parecchio tempo che non solo in Valle d'Aosta si discute dei cosiddetti costi della democrazia e bisogna essere cauti rispetto al rischio della retorica e della demagogia. Entro poche settimane arriveremo alla discussione definitiva sull'argomento e non ci sottrarremo certamente ad un'analisi complessiva."
"Per quanto riguarda la questione della sicurezza - prosegue il Presidente Zucchi - la Commissione ha deciso di audire il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio permanente degli enti locali, che sono i diretti destinatari delle norme e i principali responsabili della sicurezza in Valle d'Aosta. Anche in questo caso sono emerse posizioni diverse tra i gruppi consiliari di VdAVive/Renouveau e Partito Democratico e il resto delle forze politiche presenti in Commissione. I primi, infatti, intendono far valere una posizione di tipo politico, che è di contrarietà alle ronde come linea di principio assoluto, mentre i secondi hanno inteso il rinvio in Commissione di tale argomento come un momento di doveroso approfondimento sullo stato della sicurezza in Valle d'Aosta, sentendo in primis Presidente della Regione e Cpel, per poi esprimere una valutazione politica."
"Siamo contenti che si approfondiscano gli aspetti della sicurezza nei nostri Comuni - commenta il Consigliere Louvin -, ma chiediamo anche che il Consiglio Valle dica con precisione cosa pensa sulla questione delle cosiddette ronde. Le nostre preoccupazioni, da quando le forze dell'ordine hanno dovuto addirittura intervenire per proteggere le stesse ronde, come è successo a Padova, non hanno fatto che aumentare."
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"Riguardo ai costi della politica - dice il Presidente Alberto Zucchi -, al mio invito di affrontare la questione in maniera concreta, al fine di non dare l'impressione di voler temporeggiare, se non insabbiare, alcuni argomenti scomodi, i Commissari hanno risposto con grande chiarezza e molto pragmatismo. Tutte le forze politiche presenti in Commissione, eccetto il gruppo proponente, hanno espresso netta contrarietà all'iniziativa legislativa rinviata in Commissione e, questo, per svariate ragioni. Ricondurre, infatti, i costi della politica ai soli emolumenti dei Consiglieri è riduttivo: i costi della democrazia sono tutt'altra cosa e investono tutto l'apparato che riguarda, direttamente e indirettamente, la Regione. Su queste basi, le forze politiche di maggioranza hanno rappresentato la loro intenzione di voler giungere entro l'estate alla definizione di una proposta di legge che contempli tutti i diversi aspetti legati ai costi della democrazia."
"La questione deve essere discussa in Consiglio regionale quanto prima - sottolinea il capogruppo di VdAV/R, Roberto Louvin -, perché ciascuno assuma le proprie responsabilità in quella sede. Se ci saranno altre iniziative che investono altri aspetti, ben vengano, ma intanto da sei mesi sul tavolo c'è solo la nostra proposta. Ho l'impressione che si continui a praticare la politica del rinvio."
"Noi siamo disponibili al dialogo sull'argomento - precisa il Consigliere Luciano Caveri (UV) -, pur dicendo con chiarezza che la proposta in esame - nella sua evidente rozzezza - non è condivisibile. E' parecchio tempo che non solo in Valle d'Aosta si discute dei cosiddetti costi della democrazia e bisogna essere cauti rispetto al rischio della retorica e della demagogia. Entro poche settimane arriveremo alla discussione definitiva sull'argomento e non ci sottrarremo certamente ad un'analisi complessiva."
"Per quanto riguarda la questione della sicurezza - prosegue il Presidente Zucchi - la Commissione ha deciso di audire il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio permanente degli enti locali, che sono i diretti destinatari delle norme e i principali responsabili della sicurezza in Valle d'Aosta. Anche in questo caso sono emerse posizioni diverse tra i gruppi consiliari di VdAVive/Renouveau e Partito Democratico e il resto delle forze politiche presenti in Commissione. I primi, infatti, intendono far valere una posizione di tipo politico, che è di contrarietà alle ronde come linea di principio assoluto, mentre i secondi hanno inteso il rinvio in Commissione di tale argomento come un momento di doveroso approfondimento sullo stato della sicurezza in Valle d'Aosta, sentendo in primis Presidente della Regione e Cpel, per poi esprimere una valutazione politica."
"Siamo contenti che si approfondiscano gli aspetti della sicurezza nei nostri Comuni - commenta il Consigliere Louvin -, ma chiediamo anche che il Consiglio Valle dica con precisione cosa pensa sulla questione delle cosiddette ronde. Le nostre preoccupazioni, da quando le forze dell'ordine hanno dovuto addirittura intervenire per proteggere le stesse ronde, come è successo a Padova, non hanno fatto che aumentare."