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Communiqué n° 103 de 25 février 2009

INTERPELLANZA SULL'INDIVIDUAZIONE DEL RESPONSABILE DEL 118

Adunanza del Consiglio regionale


Il gruppo Partito Democratico ha presentato, tramite il capogruppo Carmela Fontana, un'interpellanza sull'individuazione di un nuovo responsabile del servizio 118.

In particolare, la Consigliera Fontana ha chiesto se la Giunta regionale intenda sollecitare l'Azienda sanitaria Usl della Valle d'Aosta perché nel più breve tempo possibile sia individuato il nuovo responsabile medico, al fine di assicurare una guida sicura a questo importante servizio; individuare dei parametri organizzativi di riferimento, perché siano evitate differenze di trattamento del personale medico addetto agli stessi servizi; valutare, in collaborazione con l'Usl, la coerenza tra le dichiarazioni rilasciate ai giornali da dipendenti sanitari di tale azienda.

Nella risposta, l'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha ribadito l'importanza del servizio 118 sul quale c'è massima attenzione.
"In questi tre anni abbiamo cercato di attivare un sistema basato sulla rotazione, poiché in un bacino a scarsa popolazione come la Valle d'Aosta, solo all'interno della struttura ospedaliera c'è la possibilità di lavorare in équipe e di mantenere un'adeguata preparazione tecnica per il personale medico. Ci siamo resi conto che solo la rotazione fra personale garantisce il mantenimento dell'efficienza del servizio di emergenza territoriale, che viene considerato come il prolungamento dell'assistenza ospedaliera. Stiamo valutando la bontà di questo modello che si è sviluppato in questi tre anni e ci siamo resi conto che la copertura dell'emergenza sul territorio da parte dei medici specialisti è un fattore di maggiore qualità per l'utenza. Siamo d'accordo che sia necessario attivare concorsi per rianimatori e medici d'urgenza al fine di assicurare un servizio qualitativo migliore. Per quanto riguarda la rotazione dei MET (medici di emergenza territoriale), si prevede che almeno il 25% dell'attività medica sia fatta in pronto soccorso, al fine di formarsi ulteriormente. Così come è previsto che i nuovi assunti di medicina d'urgenza e rianimazione facciano attività sul territorio. Proprio perché mancano medici dell'emergenza, intendiamo conferire borse di studio per la medicina d'urgenza, perché c'è bisogno di questa tipologia di professionisti. Stiamo altresì cercando di creare personale infermieristico particolarmente formato per l'emergenza e capace di agire nel rispetto delle procedure previste dai protocolli dell'emergenza."

Nella replica, la Consigliera Fontana si è detta rassicurata delle risposte ricevute per cercare di dare risposte adeguate ad un servizio di primaria importanza.