Info Conseil
Communiqué n° 71 de 11 février 2009
APPROVATA UNA RISOLUZIONE IN MERITO ALL'ACQUISIZIONE DI QUOTE DI CAPITALE ENEL
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio ha proseguito i lavori con la discussione della risoluzione, già rinviata in Commissione nella seduta del 15 gennaio scorso, sull'acquisizione da parte dell'Amministrazione regionale di quote di capitale di proprietà Enel nelle società operanti nel settore della distribuzione e vendita di energia elettrica.
La risoluzione, comprensiva di uno dei cinque emendamenti presentati dal gruppo VdA Vive/Renouveau, è stata approvata con 23 voti favorevoli e 7 astenuti (VdA Vive/Renouveau e PdL).
Il provvedimento, firmato dai Capigruppo di Union Valdôtaine, Fédération Autonomiste, Stella Alpina-UdC-VdA e Partito Democratico, "invita il Presidente della Regione, i Parlamentari valdostani e le forze politiche rappresentate in Consiglio ad adoperarsi nelle sedi opportune per portare a completamento il progetto avviato nel 2000, attraverso l'acquisizione delle quote di capitale di proprietà dell'Enel nelle società operanti nel settore della distribuzione e vendita di energia elettrica in Valle d'Aosta."
Nell'illustrazione, il Consigliere Diego Empereur, ha confermato "l'interesse della Regione autonoma Valle d'Aosta a diventare azionista di maggioranza delle società di distribuzione e vendita di energia elettrica operanti sul territorio valdostano e tutt'oggi controllate da Enel Spa".
Nel corso del dibattito hanno preso la parola i Consiglieri Roberto Louvin (VdA Vive/Renouveau), Enrico Tibaldi (PdL), Dario Comé (Stella Alpina-UdC-VdA), Raimondo Donzel (Partito Democratico) e Leonardo La Torre (Fédération Autonomiste).
Il Consigliere Louvin (VdA Vive/Renouveau) ha presentato i cinque emendamenti: "sottolineata l'importanza che venga colmato il vuoto legislativo per quanto attiene alle norme di attuazione dello Statuto Speciale, e che gli enti locali possano essere significativamente coinvolti, riteniamo che non si debba porre eccessivamente l'accento sulla politica tariffaria, non suscettibili di cambiamenti, quanto piuttosto sul mantenimento della qualità del servizio.
Per quanto attiene il sistema delle società partecipate e controllate dalla Regione, giudichiamo che sia necessaria una diversa regia da quella in atto, riconsiderando gli ambiti di intervento regionali e la cessione ai privati dei rami non essenziali al perseguimento di un preminente pubblico interesse. Occorre altresì dare trasparenza alle procedure di nomina dei vertici, conferendo al Consiglio regionale reali funzioni di verifica sull'operato delle stesse".
Il Consigliere segretario Tibaldi (PdL) ha evidenziato l'intenzione di "capire fin dove l'Amministrazione vuole spingersi in questa regionalizzazione forzata, visto che non sempre la regionalizzazione equivale a soli aspetti positivi. Non è vero che ciò che non è Regione non è valido. La situazione valdostana non ha eguali in nessun'altra realtà locale."
Il Consigliere Comé (Stella Alpina-UdC-VdA) ha precisato la volontà di "creare una strategia valdostana per gestire autonomamente la distribuzione e la vendita dell'energia elettrica nella nostra regione. D'altronde, questa questione sin da secoli interessa i Valdostani, per completare il progetto di indipendenza elettrica. Questa risoluzione è un atto di estrema rilevanza, che va nel senso da tempo auspicato".
Ha quindi preso la parola il Consigliere Donzel (Partito Democratico), spiegando che "questo atto non è nuovo, ma si inserisce nel progetto già iniziato nel 2000. Il settore dell'energia riveste importanza strategica, tanto nella produzione quanto nella distribuzione: sono queste le ragioni che ci hanno indotto a valutare positivamente la prospettata acquisizione".
Il Consigliere La Torre (Fédération Autonomiste) ha sostenuto l'opportunità della regionalizzazione, "a maggior ragione tenuto conto del fatto che Enel espande la propria produzione all'estero. Noi stiamo facendo ciò che è giusto: essere padroni in casa nostra, spendendo in maniera efficace i nostri soldi, dando nuove opportunità e difendendo posti di lavoro".
A conclusione della discussione, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha precisato "che in questi ultimi anni è stata seguita una giusta politica, tanto che nelle altre regioni la situazione è ben diversa. La ragione per cui è stata presentata questa risoluzione, che si inserisce nel quadro dell'accordo del 2000, è per trovare qualcuno che ci sappia fornire spiegazioni sul comportamento dell'Enel, che non ha mai espresso le motivazioni della sua decisione.
Riguardo all'aspetto normativo, abbiamo denunciato più volte il fatto che la norma d'attuazione, nel corso di cinque anni, non sia mai stata portata all'esame del Consiglio dei Ministri.
Per quanto attiene alle politiche tariffarie, il Presidente Rollandin ha ribadito che la materia non rientra nell'ambito delle competenze dell'Amministrazione regionale.
"Sulla questione delle società partecipate, ricordo che si seguono apposite normative, ad esempio ri
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La risoluzione, comprensiva di uno dei cinque emendamenti presentati dal gruppo VdA Vive/Renouveau, è stata approvata con 23 voti favorevoli e 7 astenuti (VdA Vive/Renouveau e PdL).
Il provvedimento, firmato dai Capigruppo di Union Valdôtaine, Fédération Autonomiste, Stella Alpina-UdC-VdA e Partito Democratico, "invita il Presidente della Regione, i Parlamentari valdostani e le forze politiche rappresentate in Consiglio ad adoperarsi nelle sedi opportune per portare a completamento il progetto avviato nel 2000, attraverso l'acquisizione delle quote di capitale di proprietà dell'Enel nelle società operanti nel settore della distribuzione e vendita di energia elettrica in Valle d'Aosta."
Nell'illustrazione, il Consigliere Diego Empereur, ha confermato "l'interesse della Regione autonoma Valle d'Aosta a diventare azionista di maggioranza delle società di distribuzione e vendita di energia elettrica operanti sul territorio valdostano e tutt'oggi controllate da Enel Spa".
Nel corso del dibattito hanno preso la parola i Consiglieri Roberto Louvin (VdA Vive/Renouveau), Enrico Tibaldi (PdL), Dario Comé (Stella Alpina-UdC-VdA), Raimondo Donzel (Partito Democratico) e Leonardo La Torre (Fédération Autonomiste).
Il Consigliere Louvin (VdA Vive/Renouveau) ha presentato i cinque emendamenti: "sottolineata l'importanza che venga colmato il vuoto legislativo per quanto attiene alle norme di attuazione dello Statuto Speciale, e che gli enti locali possano essere significativamente coinvolti, riteniamo che non si debba porre eccessivamente l'accento sulla politica tariffaria, non suscettibili di cambiamenti, quanto piuttosto sul mantenimento della qualità del servizio.
Per quanto attiene il sistema delle società partecipate e controllate dalla Regione, giudichiamo che sia necessaria una diversa regia da quella in atto, riconsiderando gli ambiti di intervento regionali e la cessione ai privati dei rami non essenziali al perseguimento di un preminente pubblico interesse. Occorre altresì dare trasparenza alle procedure di nomina dei vertici, conferendo al Consiglio regionale reali funzioni di verifica sull'operato delle stesse".
Il Consigliere segretario Tibaldi (PdL) ha evidenziato l'intenzione di "capire fin dove l'Amministrazione vuole spingersi in questa regionalizzazione forzata, visto che non sempre la regionalizzazione equivale a soli aspetti positivi. Non è vero che ciò che non è Regione non è valido. La situazione valdostana non ha eguali in nessun'altra realtà locale."
Il Consigliere Comé (Stella Alpina-UdC-VdA) ha precisato la volontà di "creare una strategia valdostana per gestire autonomamente la distribuzione e la vendita dell'energia elettrica nella nostra regione. D'altronde, questa questione sin da secoli interessa i Valdostani, per completare il progetto di indipendenza elettrica. Questa risoluzione è un atto di estrema rilevanza, che va nel senso da tempo auspicato".
Ha quindi preso la parola il Consigliere Donzel (Partito Democratico), spiegando che "questo atto non è nuovo, ma si inserisce nel progetto già iniziato nel 2000. Il settore dell'energia riveste importanza strategica, tanto nella produzione quanto nella distribuzione: sono queste le ragioni che ci hanno indotto a valutare positivamente la prospettata acquisizione".
Il Consigliere La Torre (Fédération Autonomiste) ha sostenuto l'opportunità della regionalizzazione, "a maggior ragione tenuto conto del fatto che Enel espande la propria produzione all'estero. Noi stiamo facendo ciò che è giusto: essere padroni in casa nostra, spendendo in maniera efficace i nostri soldi, dando nuove opportunità e difendendo posti di lavoro".
A conclusione della discussione, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha precisato "che in questi ultimi anni è stata seguita una giusta politica, tanto che nelle altre regioni la situazione è ben diversa. La ragione per cui è stata presentata questa risoluzione, che si inserisce nel quadro dell'accordo del 2000, è per trovare qualcuno che ci sappia fornire spiegazioni sul comportamento dell'Enel, che non ha mai espresso le motivazioni della sua decisione.
Riguardo all'aspetto normativo, abbiamo denunciato più volte il fatto che la norma d'attuazione, nel corso di cinque anni, non sia mai stata portata all'esame del Consiglio dei Ministri.
Per quanto attiene alle politiche tariffarie, il Presidente Rollandin ha ribadito che la materia non rientra nell'ambito delle competenze dell'Amministrazione regionale.
"Sulla questione delle società partecipate, ricordo che si seguono apposite normative, ad esempio ri