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Communiqué n° 10 de 14 janvier 2009

INTERPELLANZA SUL CENTRO DIURNO PER MALATI DI ALZHEIMER

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consigliere Gianni Rigo (PD), Presidente della V Commissione "Servizi sociali", ha voluto conoscere i motivi del mancato rinnovo della convenzione tra l'Azienda Usl e la Casa di riposo J.B. Festaz per la gestione del centro diurno per i malati di Alzheimer.

Nel suo intervento il Consigliere Rigo ha chiesto nel dettaglio i motivi che hanno portato alla chiusura del centro diurno per malati affetti dal morbo di Alzheimer collocato nella Casa di riposo J.B. Festaz e le azioni e le iniziative atte a rispondere, nei prossimi anni, in maniera efficace alla linea della cronicità.

Il Presidente della V Commissione ha fatto rilevare che "l'aumento dell'età media ha come conseguenza diretta un aumento delle persone che si ammalano e che sono affette da patologie croniche. La politica prima ancora delle medicine deve dare delle risposte. E' importante che venga attivato un piano per una efficiente rete integrata tra servizi socio-assistenziali."

Nella risposta, l'Assessore alla Sanità e salute sociale, Albert Lanièce, ha concordato sul fatto che "la sfida del futuro della sanità sia quella di gestire la cronicità e le problematiche legate alle persone anziane."

L'Assessore ha poi ricordato che "in Valle d'Aosta sono attualmente attive due tipologie di strutture per la cura del morbo di Alzheimer, di cui una presso la Casa da riposo J.B. Festaz (nucleo residenziale) e l'altra presso la Casa di riposo Domus Pacis di Donnas (residenza a ciclo continuativo e diurno). Entrambe sono gestite sulla base di una convenzione con l'Usl. A ottobre 2008 è scaduto l'accreditamento della J.B. Festaz relativo al centro diurno per i malati di Alzheimer e l'ente non ha rinnovato la richiesta, motivando la non sostenibilità dal punto di vista economico a causa del troppo basso numero di utenti che vi afferiscono: 4 a tempo pieno e 2 a tempo parziale, su 10 posti disponibili, con un trend in diminuzione. E' stato quindi avviato un confronto fra le parti interessate e l'Associazione Alzheimer, che ha portato a concordare un percorso di accompagnamento verso altri servizi di assistenza per gli utenti che attualmente utilizzano il centro diurno. Su tale proposta sia l'Assessorato che l'Azienda Usl condividono che possa essere una strada da perseguire come soluzione al problema."
Riguardo alle azioni da intraprendere, l'Assessore Lanièce ha ribadito che "esperienze nazionali e internazionali indicano che il centro diurno non sia la risposta ottimale alle esigenze di questa tipologia di pazienti e che le azioni dell'Amministrazione sono orientate, da un lato, a sostenere e promuovere l'attività dei centri residenziali per malati di Alzheimer attualmente presenti sul territorio regionale, i quali rendono disponibili 26 posti letto, e dall'altra, di garantire anche nel perseguimento del Piano per la salute e il benessere sociale 2006-2008, altre forme di sostegno alle famiglie grazie al potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare (che è stata estesa a tutta la regione) e semi-residenziali. C'è poi da dire che, al fine di promuovere la domiciliarità e sostenere le famiglie, la Regione assicura l'erogazione di contributi economici."
L'Assessore ha concluso sottolineando che "nell'ambito delle azioni intraprese, in considerazione dell'incremento delle patologie croniche e degenerative nelle persone anziane, si sta provvedendo a rivedere l'organizzazione e la destinazione delle strutture socio-assistenziali al fine di renderle funzionali alle nuove patologie."  

Nella replica, il Consigliere Rigo ha ribadito che "che bisognerebbe avere una maggiore attenzione verso le famiglie che hanno bisogno, anche se poco numerose. Occorre avere la capacità di confrontarsi con i diretti interessati per avere dei riscontri positivi. Mi auguro che su questo tema, la Valle d'Aosta si adotti di un piano specifico per la cronicità, accompagnato da un'ipotesi di recupero di risorse finanziarie,che oggi non ci sono."