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Communiqué n° 367 de 17 décembre 2008
APPROVATA LA PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE DI MODIFICA ALLO STATUTO SPECIALE
Adunanza del Consiglio regionale
Alla ripresa dei lavori pomeridiani, il Consiglio regionale ha discusso e approvato all'unanimità la proposta di legge costituzionale riguardante le modifiche all'articolo 50 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.
L'Assemblea regionale ha poi deliberato di inviare il testo a entrambe le Camere del Parlamento.
Il disegno di legge introduce il principio dell'intesa nei progetti di modifica dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, a fondamento del rapporto pattizio dell'autonomia della Regione.
In particolare, il testo recita che "i progetti di modificazione dello Statuto, approvati dalle due Camere in prima deliberazione, sono trasmessi al Consiglio della Valle per l'espressione dell'intesa. L'assenso alla proposta di intesa è espresso entro tre mesi dalla trasmissione del testo, con deliberazione a maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio. Decorso tale termine senza che l'assenso sia stato espresso, le Camere non possono adottare la legge costituzionale."
Il Consigliere Luciano Caveri (UV), relatore del testo legislativo, ha sottolineato che "la proposta ricalca un analogo provvedimento inviato dal Governo regionale nel giugno 2006 e approvato dal Consiglio regionale nel mese di luglio dello stesso anno. La proposta di allora ha perso purtroppo di efficacia con la fine anticipata della scorsa Legislatura repubblicana."
"Nella sostanza la proposta riguarda il tema dell'intesa necessaria, con il Consiglio Valle, per procedere a modifiche statutarie, proprio per evitare che proposte di modifica di origine governativa o parlamentare minino la nostra autonomia o anche che, a fronte di una proposta di parte regionale, ci possa essere - attraverso emendamenti in Parlamento - uno stravolgimento del testo trasmesso dalla nostra Regione autonoma."
Il Consigliere Caveri ha poi ricordato che "se l'argomento è sempre stato al centro dell'attenzione, dalla fine degli anni Novanta in poi, il tema è diventato di grande attualità per il dibattere - specie in chiave federalista - su di una riforma organica della Costituzione italiana".
"Lo sforzo di questo Consiglio Valle, in confronto con i testi presentati dai parlamentari presenti in Parlamento, è quello di profittare dell'occasione per definire il 'fondamento pattizio' e prevedere un'approvazione del testo costituzionale, piuttosto che un suo diniego. Una soluzione preferibile a quella presentata dai diversi parlamentari, compresa quella del deputato valdostano Roberto Nicco, che si è comunque detto favorevole a questa nostra proposta non ripetitiva ma innovativa."
"Senza il principio dell'intesa apparirebbe - ha concluso Caveri -, nell'attuale temperie politico-istituzionale, molto difficile affrontare con serenità una riforma complessiva del nostro Statuto speciale."
Ha preso quindi la parola il Presidente della I Commissione, Alberto Zucchi (PdL), che ha presentato un emendamento alla proposta.
Per il Consigliere Zucchi "il principio della condivisione deve essere sostanziale e formale. Dal punto di vista della sostanza, il nostro gruppo non ha mai posto obiezioni sul fatto di arrivare all'intesa tra Stato e Regione. Il Governo di centrodestra è intenzionato ad approvare tale principio. Anche se trattandosi di materia così importante, sarebbe stato più opportuno portare in Parlamento una proposta condivisa anche con i Parlamentari. Dal punto di vista formale, le premesse di questo articolo rischiano di essere fuorvianti perché non danno il senso di quanto avvenuto nella storia e rappresentano una forzatura, in questo momento non opportuna. Ecco perché abbiamo presentato un emendamento soppressivo di un riferimento storico, perché il fondamento pattizio non è alla base del nostro Statuto e lo è stato ricordato anche dal consigliere Caveri che ha parlato di Statuto 'octroyé' e cioè concesso. Si tratta di una presa di posizione ideologica che rischia di vanificare tutto il lavoro svolto fino ad oggi. Con questo spirito ho presentato l'emendamento e spero che si possa arrivare ad un accordo per centrare il nostro obiettivo."
Dopo una breve sospensione dei lavori, è stata concordata tra tutti i gruppi consiliari una modifica al testo proposta dal Consigliere relatore, Luciano Caveri, che ha recepito le considerazioni espresse dal PdL senza sopprimere l'espressione del rapporto pattizio.
Sono intervenuti il Capogruppo di Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, Roberto Louvin, il Consigliere Raimondo Donzel (Partito Democratico), i Capigruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone, e di Fédération Autonomiste, Leonardo La Torre, il Consigliere Massimo Lattanzi e il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.
Per il Consigliere Louvin "le riforme devono sempre essere oggetto di larga condivisione. Avremmo gradito condividere sin dalla sua genesi la proposta presentata dal Governo regionale e riteniamo che i parlamentari valdostani dovessero essere anch'essi coinvolti nell'elaborazione di tali iniziative. Crediamo nel consolidamento della previa intesa, e ci preme soprattutto, in prospettiva, che il nuovo Statuto della Valle sia anche uno spazio di libertà civiche e che non sia elaborato solo in un'ottica di pura protezione. La previa intesa per noi è già nei fatti, tuttavia la modifica dell'articolo 50 è un ulteriore consolidamento, che va sostenuto, anche se crediamo che manchi un ulteriore tassello che è quello della negoziazione, quale momento di elaborazione delle modifiche dello Statuto. Crediamo che ci debba essere un convinto assenso da parte del Consiglio regionale quando si parla di temi fondanti del nostro sistema autonomistico. La correzione formale avvenuta in Consiglio oggi non ha rimesso in discussione la dimensione 'concertata' delle future riforme, che noi riteniamo essenziale."
Per il Consigliere Donzel "il principio è largamente condivisibile ed è la strada che deve percorrere la nostra Regione per affermare sempre più e a pieno titolo l'autonomia della nostra Regione."
Il Consigliere Salzone ha sottolineato che "è importante intervenire in questa materia per correggere ciò che a noi pareva ingiustificabile. La modifica è indispensabile ad una riforma organica del nostro Statuto."
Per il Consigliere La Torre "su argomenti di tale importanza è fondamentale che le forze politiche presenti nella nostra Regione non si dividano. Oggi, al di là di quello che sarà il risultato in altre sedi, abbiamo il dovere di portare avanti questa battaglia e questo passaggio è storico."
Il Consigliere Lattanzi ha sottolineato "la positività del dibattito oltre che i toni moderati. Stiamo parlando oggi del mezzo e non del fine e cioè dello strumento che ci porterà alle modifiche del nostro Statuto, nell'ottica di modernizzarlo. Auspichiamo che una volta approvata dal Consiglio regionale questa proposta, il deputato valdostano ritiri la sua iniziativa."
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha detto che "avvertiamo la difficoltà di passare dalle parole ai fatti. Mi auguro che questa modifica venga accolta dal Parlamento."