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Communiqué n° 337 de 27 novembre 2008

RESPINTA LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA FONDAZIONE GRAN PARADISO

Adunanza del Consiglio regionale

In apertura della seconda giornata di lavori, l'Assemblea regionale ha discusso la proposta di legge recante modifiche alla norma regionale che disciplina la Fondazione Gran Paradiso - Grand-Paradis, presentata dal Gruppo Vallée d'Aoste Vive/Renouveau.

Il testo è stato respinto con 22 voti contrari (UV, SA e FA) e 11 favorevoli.

Il relatore, Consigliere Giuseppe Cerise, ha spiegato che "la proposta ha lo scopo di assicurare alla Fondazione Gran Paradiso - un'adeguata rappresentanza della Regione Valle d'Aosta che non coinvolga direttamente soggetti operanti in seno al Consiglio regionale. È oggi, infatti, particolarmente necessario che chi svolge compiti di rappresentanza politica in Consiglio regionale non cumuli con le funzioni di consigliere anche compiti di gestione di enti strumentali della Regione. La norma attualmente in vigore, invece, restringe la possibilità di scelta del delegato regionale in seno alla Fondazione Gran Paradiso-Grand Paradis a sole sette persone operanti all'interno della Commissione consiliare competente. In tutta evidenza, aprire la scelta ad altri soggetti, forniti di specifiche competenze ed esperienze, può garantire migliori condizioni ai fini del perseguimento del pubblico interesse e delle specifiche finalità dell'ente. Dobbiamo evitare in ogni modo che possa sorgere anche soltanto il sospetto che funzioni pubbliche di questo genere possano essere collegate all'azione politica ed elettorale dei componenti l'assemblea regionale."

Sono intervenuti nel dibattito il Presidente della III Commissione, Dario Comé (Stella Alpina), i Consiglieri Piero Prola (Union Valdôtaine), Raimondo Donzel (Partito Democratico), Enrico Tibaldi (Popolo della Libertà), Roberto Louvin (Vallée d'Aoste Vive/Renouveau), Massimo Lattanzi (Popolo della Libertà), il Presidente della Regione, Augusto Rollandin.

Il Consigliere Comé ha spiegato che la III Commissione, nell'affrontare la questione, ha effettuato una serie di audizioni, tra le quali quella del direttore del Parco nazionale del Gran Paradiso.
"Il direttore, che è una figura tecnica e non di parte, in virtù dell'esperienza maturata nel corso degli anni, ha valutato positivamente la formula attuale della Fondazione, perché risponde a presupposti di efficienza, che sono tanto richiesti oggi nella pubblica amministrazione. In particolare ha sottolineato che è importante che vi sia uno stretto collegamento tra Regione e Fondazione, e il Consigliere, in questo senso, garantisce sinergia perché è in grado di rappresentare efficacemente le necessità dell'ente. Parere che noi condividiamo totalmente."

Il Consigliere Piero Prola ha sottolineato come "la rappresentanza in seno alla Fondazione abbia una valenza innanzitutto politica e non gestionale."

Per Donzel "oggi si discute - e questo vale per qualsiasi Fondazione o Ente - sul fatto se sia più o meno opportuno che ci sia un Consigliere regionale nel Consiglio di amministrazione. Noi non siamo d'accordo. E' un problema delicato ed è una questione di principio sulla quale vogliamo far riflettere tutto il Consiglio regionale."

Il Consigliere Segretario Tibaldi ha sottolineato che "la proposta ha una sua valenza che riconosciamo e che vuole evitare una concentrazione di potere da parte di alcuni Consiglieri. Avevamo chiesto in Commissione di avere più coraggio nel presentare una proposta di questo tipo: se deve essere il Consiglio regionale a scegliere che sia l'Assemblea e non la Giunta, come avviene adesso."

Per il Consigliere Louvin "è improprio giocare la rappresentanza della Regione attraverso i propri Consiglieri. Noi che abbiamo una parte così ampia della nostra economia gestita attraverso la Regione, rischiamo di costruire una piramide politica che occupa tutta la comunità e che non può che essere deleteria. L'obbligo di scelta del delegato regionale in seno al Consiglio di amministrazione della Fondazione Gran Paradiso, costituisce un "unicum" ed un caso sicuramente contraddittorio con l'orientamento consolidato della legislazione regionale."

Il Consigliere Lattanzi ha ripercorso il dibattito che era stato affrontato dal Consiglio quando era stata istituita la Fondazione. "Oggi ci chiediamo se è funzionale avere un Consigliere all'interno delle Fondazioni. Qui bisogna parlare di competenze e non di appartenenze politiche."

Per il Presidente Rollandin "la Presidenza precedente, che era occupata da un Consigliere regionale, ha funzionato bene e oggi è una realtà che funziona. La scelta di avere un Consigliere era funzionale ad un raccordo tra enti. Oggi, su questo tema abbiamo fatto un ragionamento che va al di là della Fondation Grand-Paradis, e che dovrà essere oggetto di approfondimento. La valutazione di questo breve periodo è buona, il lavoro è stato più che soddisfacente e non credo che vi siano logiche perverse alla base. Per noi è importante che la Fondazione funzioni e svolga un ruolo importante nella comunità."