Info Conseil
Communiqué n° 321 de 21 novembre 2008
CERIMONIA DI CONSEGNA DEL PREMIO INTERNAZIONALE "LA DONNA DELL'ANNO"
I problemi legati alla mutilazione dei genitali femminili in Somalia, ai diritti delle donne iraniane e agli abusi e torture di centinaia di bambine in Congo sono i temi che contraddistinguo l'undicesima edizione del Premio internazionale "La donna dell'anno", organizzato dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La cerimonia avrà luogo venerdì prossimo, 28 novembre, a partire dalle ore 19, nella sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent, alla presenza dei componenti della Giuria del Premio, presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise e dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia. Ha, inoltre, garantito la partecipazione il Ministro plenipotenziario del Ministero degli Affari esteri, Valeria Spinelli.
Le finaliste sono la somala Aisha Omar, l'iraniana Esha Momeni e l'italiana Natalina Isella. Sono previsti anche il Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta e tre menzioni speciali.
La serata, che sarà trasmessa su Rai3 negli spazi RaiVdA domenica 30 novembre alle ore 9,45, sarà condotta dalla giornalista Rai e conduttrice del programma "Onda Blu", Donatella Bianchi, e avrà come ospite di eccezione la cantante Antonella Ruggiero. Per questa edizione sarà allestita nel foyer del Salone Gran Paradiso una mostra fotografica su alcuni momenti suggestivi della storia del premio.
Esha Momeni, 28 anni, ha la cittadinanza Usa e iraniana. Arrestata a Teheran perché difendeva le donne, è stata rinchiusa nel terribile carcere di Evin e di recente scarcerata su interessamento di Amnesty International. La sua unica battaglia è stata in difesa dei diritti alle donne. Una rivoluzione rosa che spaventa gli uomini in nero, gli ayatollah. Si è unita alla campagna "Cambio per l'uguaglianza" insieme a poche coraggiose, decise a sovvertire tabù e tradizioni. Il loro obiettivo è quello di raccogliere un milione di firme per sostenere la svolta. Una lotta, condotta con l'appoggio di organizzazioni occidentali, che le autorità iraniane considerano alla stregua della sovversione.
Aisha Omar, nata il 7 luglio 1968 a Mogadiscio (Somalia), si è laureata in Medicina. Ginecologa nel Corno d'Africa (Somalia e Gibuti), lotta contro le mutilazioni genitali femminili e ha un centro di prevenzione per gravidanze a rischio a Gibuti. Aiuta i bambini con malformazioni congenite organizzando le operazioni chirurgiche in Italia, dove esistono le strutture necessarie. Aisha ha vissuto sotto scorta e, in pratica, agli arresti domiciliari. Con l'arrivo dei profughi dall'Etiopia il suo ambulatorio è diventato una sorta di campo profughi.
Natalina Isella, nata a Barzago (Lecco) nel 1946, risiete attualmente a Bukavu, in Rhwanda, presso il Centre Olame. Dopo un diploma di Assistente Sociale ENSISS a Milano, ha lavorato per due anni al Centro Polivalente di Usmate. Nel 1976 inizia la sua esperienza missionaria. Dal 1976 collabora con l'ONG in Africa e, nello specifico, nella Repubblica Democratica del Congo, con progetti di tipo sociale. In particolare, il suo impegno si è tradotto negli ultimi sei anni in un'azione a tutela di centinaia di bambine che, accusate di stregoneria, sono cacciate da casa e abbandonate e sottoposte agli abusi e torture.
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La cerimonia avrà luogo venerdì prossimo, 28 novembre, a partire dalle ore 19, nella sala Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent, alla presenza dei componenti della Giuria del Premio, presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise e dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia. Ha, inoltre, garantito la partecipazione il Ministro plenipotenziario del Ministero degli Affari esteri, Valeria Spinelli.
Le finaliste sono la somala Aisha Omar, l'iraniana Esha Momeni e l'italiana Natalina Isella. Sono previsti anche il Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta e tre menzioni speciali.
La serata, che sarà trasmessa su Rai3 negli spazi RaiVdA domenica 30 novembre alle ore 9,45, sarà condotta dalla giornalista Rai e conduttrice del programma "Onda Blu", Donatella Bianchi, e avrà come ospite di eccezione la cantante Antonella Ruggiero. Per questa edizione sarà allestita nel foyer del Salone Gran Paradiso una mostra fotografica su alcuni momenti suggestivi della storia del premio.
Esha Momeni, 28 anni, ha la cittadinanza Usa e iraniana. Arrestata a Teheran perché difendeva le donne, è stata rinchiusa nel terribile carcere di Evin e di recente scarcerata su interessamento di Amnesty International. La sua unica battaglia è stata in difesa dei diritti alle donne. Una rivoluzione rosa che spaventa gli uomini in nero, gli ayatollah. Si è unita alla campagna "Cambio per l'uguaglianza" insieme a poche coraggiose, decise a sovvertire tabù e tradizioni. Il loro obiettivo è quello di raccogliere un milione di firme per sostenere la svolta. Una lotta, condotta con l'appoggio di organizzazioni occidentali, che le autorità iraniane considerano alla stregua della sovversione.
Aisha Omar, nata il 7 luglio 1968 a Mogadiscio (Somalia), si è laureata in Medicina. Ginecologa nel Corno d'Africa (Somalia e Gibuti), lotta contro le mutilazioni genitali femminili e ha un centro di prevenzione per gravidanze a rischio a Gibuti. Aiuta i bambini con malformazioni congenite organizzando le operazioni chirurgiche in Italia, dove esistono le strutture necessarie. Aisha ha vissuto sotto scorta e, in pratica, agli arresti domiciliari. Con l'arrivo dei profughi dall'Etiopia il suo ambulatorio è diventato una sorta di campo profughi.
Natalina Isella, nata a Barzago (Lecco) nel 1946, risiete attualmente a Bukavu, in Rhwanda, presso il Centre Olame. Dopo un diploma di Assistente Sociale ENSISS a Milano, ha lavorato per due anni al Centro Polivalente di Usmate. Nel 1976 inizia la sua esperienza missionaria. Dal 1976 collabora con l'ONG in Africa e, nello specifico, nella Repubblica Democratica del Congo, con progetti di tipo sociale. In particolare, il suo impegno si è tradotto negli ultimi sei anni in un'azione a tutela di centinaia di bambine che, accusate di stregoneria, sono cacciate da casa e abbandonate e sottoposte agli abusi e torture.