Info Conseil
Communiqué n° 308 de 13 novembre 2008
APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE SULLE MODIFICHE ALLA LEGGE SUI TETTI IN LOSE
Il Consiglio regionale, dopo aver approvato il disegno di legge sul primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 2008 e a quello 2008/2010 (22 favorevoli e 11 contrari), ha discusso e approvato il disegno di legge sulle modifiche alla legge relativa alle nuove disposizioni in materia di obbligo di costruzione del manto di copertura in lose di pietra e disciplina dei relativi benefici economici.
Il testo è stato approvato con 22 voti favorevoli, 11 astenuti (PD, PdL e Vallée d'Aoste Vive/Renouveau).
Il disegno di legge introduce modificazioni che si sono rese necessarie a seguito delle problematiche emerse in sede di prima applicazione della normativa vigente. In particolare, si intende demandare alla Giunta regionale la definizione di alcune caratteristiche fisico-petrografiche e meccaniche delle lose attualmente disciplinate nella legge. Inoltre, si intende ridurre da trenta a vent'anni il termine per la ripetibilità del contributo.
Il relatore del testo legislativo, il Consigliere Dario Comé (SA), Presidente della III Commissione permanente, ha detto che "il provvedimento nel suo insieme mira a razionalizzare e a rendere ancor più efficiente una normativa che ha già mostrato in passato la sua validità e mira ad essere più agevolmente accessibile ai cittadini soprattutto in momenti di difficoltà economiche per le famiglie."
Nel dibattito è quindi intervenuto il Consigliere Giuseppe Cerise (VdaV-R) per il quale "si tratta di un provvedimento senza dubbio importante. Occorre però non solo prevedere gli aspetti di natura economica, ma anche quelli relativi alla salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali, in termini qualitativi. Avremmo preferito una riflessione più approfondita sull'insieme della legge per rispettare le finalità della normativa."
Il Presidente del Consiglio, Alberto Cerise, dopo aver fatto una breve cronistoria sulla legge vigente e sugli obiettivi che la Giunta si era data nella costruzione del testo legislativo, ha sottolineato che "con questo nuovo testo si sarebbero potuti rimuovere alcuni ostacoli, presenti nella vecchia legge, in modo meno traumatico. In questa maniera si indeboliscono un po' gli obiettivi che ci si era dati allora con la legge sulla materia. Non vorrei si sia voluto accontentare una certa lobby dei posatori di lose. Trovo poi discutibile rinviare la cartografia per le aree di copertura dei tetti in losa di ventiquattro mesi, portando il termine alla fine del 2011. Non va nella direzione delle logiche di sussidiarietà. Questa materia si sarebbe dovuta affrontare con maggiore coerenza e determinazione."
Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) la normativa "va a migliorare la precedente. Il problema è che questa nuova normativa dimostra la debolezza del sistema in Valle d'Aosta tra Regione ed Enti locali. Così come formulata questa legge vuole mettere solo un rattoppo a una legge che avrebbe dovuto essere modificata in maniera più organica. Ci sarebbe voluto più coraggio. Il Consiglio Permanente degli Enti locali dovrebbe attrezzarsi per affrontare le normative sui diversi settori. I Comuni devono adempiere ai compiti che vengono loro delegati. Bisogna intervenire presso gli enti locali per far rispettare loro i termini."
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha voluto precisare che "siamo chiamati ad approvare una legge che era stata approvata dal Consiglio solo un anno fa. Ci si è accorti che nella realtà c'erano alcune cose che non funzionavano. Chiediamo che si intervenga in maniera particolare su edifici di particolare pregio dal punto di vista architettonico e storico. Ribadiamo l'assoluta necessità di salvaguardare il paesaggio."
Per il Consigliere Piero Prola (UV) "in Commissione ci siamo soffermati sugli articoli che riguardavano gli obblighi dei Comuni. Le criticità sono dovute alle differenze tra un comune e l'altro e alle differenti espansioni urbanistiche degli stessi."
Ha quindi preso la parola l'Assessore alle Opere pubbliche, Marco Viérin, per il quale "il problema è sbagliare di meno. Bisogna essere realistici e modificare là dove necessita. Vogliamo permettere agli enti locali di organizzarsi e per questo si è deciso di posticipare il termine. Intendiamo porre le basi per arrivare a una modernizzazione del sistema e per semplificare l'iter delle pratiche."
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Il testo è stato approvato con 22 voti favorevoli, 11 astenuti (PD, PdL e Vallée d'Aoste Vive/Renouveau).
Il disegno di legge introduce modificazioni che si sono rese necessarie a seguito delle problematiche emerse in sede di prima applicazione della normativa vigente. In particolare, si intende demandare alla Giunta regionale la definizione di alcune caratteristiche fisico-petrografiche e meccaniche delle lose attualmente disciplinate nella legge. Inoltre, si intende ridurre da trenta a vent'anni il termine per la ripetibilità del contributo.
Il relatore del testo legislativo, il Consigliere Dario Comé (SA), Presidente della III Commissione permanente, ha detto che "il provvedimento nel suo insieme mira a razionalizzare e a rendere ancor più efficiente una normativa che ha già mostrato in passato la sua validità e mira ad essere più agevolmente accessibile ai cittadini soprattutto in momenti di difficoltà economiche per le famiglie."
Nel dibattito è quindi intervenuto il Consigliere Giuseppe Cerise (VdaV-R) per il quale "si tratta di un provvedimento senza dubbio importante. Occorre però non solo prevedere gli aspetti di natura economica, ma anche quelli relativi alla salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali, in termini qualitativi. Avremmo preferito una riflessione più approfondita sull'insieme della legge per rispettare le finalità della normativa."
Il Presidente del Consiglio, Alberto Cerise, dopo aver fatto una breve cronistoria sulla legge vigente e sugli obiettivi che la Giunta si era data nella costruzione del testo legislativo, ha sottolineato che "con questo nuovo testo si sarebbero potuti rimuovere alcuni ostacoli, presenti nella vecchia legge, in modo meno traumatico. In questa maniera si indeboliscono un po' gli obiettivi che ci si era dati allora con la legge sulla materia. Non vorrei si sia voluto accontentare una certa lobby dei posatori di lose. Trovo poi discutibile rinviare la cartografia per le aree di copertura dei tetti in losa di ventiquattro mesi, portando il termine alla fine del 2011. Non va nella direzione delle logiche di sussidiarietà. Questa materia si sarebbe dovuta affrontare con maggiore coerenza e determinazione."
Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (PdL) la normativa "va a migliorare la precedente. Il problema è che questa nuova normativa dimostra la debolezza del sistema in Valle d'Aosta tra Regione ed Enti locali. Così come formulata questa legge vuole mettere solo un rattoppo a una legge che avrebbe dovuto essere modificata in maniera più organica. Ci sarebbe voluto più coraggio. Il Consiglio Permanente degli Enti locali dovrebbe attrezzarsi per affrontare le normative sui diversi settori. I Comuni devono adempiere ai compiti che vengono loro delegati. Bisogna intervenire presso gli enti locali per far rispettare loro i termini."
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) ha voluto precisare che "siamo chiamati ad approvare una legge che era stata approvata dal Consiglio solo un anno fa. Ci si è accorti che nella realtà c'erano alcune cose che non funzionavano. Chiediamo che si intervenga in maniera particolare su edifici di particolare pregio dal punto di vista architettonico e storico. Ribadiamo l'assoluta necessità di salvaguardare il paesaggio."
Per il Consigliere Piero Prola (UV) "in Commissione ci siamo soffermati sugli articoli che riguardavano gli obblighi dei Comuni. Le criticità sono dovute alle differenze tra un comune e l'altro e alle differenti espansioni urbanistiche degli stessi."
Ha quindi preso la parola l'Assessore alle Opere pubbliche, Marco Viérin, per il quale "il problema è sbagliare di meno. Bisogna essere realistici e modificare là dove necessita. Vogliamo permettere agli enti locali di organizzarsi e per questo si è deciso di posticipare il termine. Intendiamo porre le basi per arrivare a una modernizzazione del sistema e per semplificare l'iter delle pratiche."