Info Conseil
Communiqué n° 305 de 12 novembre 2008
INTERPELLANZA CANONI D'AFFITTO SU IMMOBILI INDUSTRIALI
La capogruppo del Partito Democratico, Carmela Fontana, ha chiesto, con un'interpellanza, i motivi della differenziazione dei canoni d'affitto sugli immobili industriali praticati da Vallée d'Aoste Structure Spa.
Nell'iniziativa la Consigliera ha voluto conoscere se la Giunta regionale intenda accertare le ragioni che giustifichino, o meno, una differenza così rilevante tra i diversi canoni di affitto; rivedere, alla luce dell'attuale recessione economica e del conseguente sgonfiarsi dei prezzi immobiliari, i valori degli immobili regionali industriali, su cui si calcolano gli affitti regionali; verificare, alla luce delle nuove tendenze dell'Unione europea, la possibilità di ripristinare la normativa regionale del 1998, che aveva così bene svolto il proprio compito; valutare l'opportunità di trasformare Vallée d'Aoste Structure Spa, che amministra tali immobili, in un ente meno costoso, meno vincolato dal punto di vista del bilancio e più indirizzato al sostegno dell'industria valdostana.
L'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, ha ricordato che "i canoni di affitto si sono determinati sulla base di una serie di criteri che sono stati definiti sulla base di specifiche disposizioni legislative e regolamentari approvate dal Consiglio nel corso di diverse legislature. In particolare vi sono situazioni diverse che hanno concorso a determinare prezzi variabili. Con il conferimento degli immobili a destinazione produttiva da parte della Regione, Vallée d'Aoste Structure è subentrata nei contratti di locazione già stipulati con i conduttori, che prevedevano un canone annuo determinato nella misura del 2% del valore dell'immobile risultante dal conto di patrimonio della Regione - ridotto all'1% per le società cooperative di produzione e lavoro. Per gli immobili vuoti, la locazione dei beni destinati ad attività produttive avviene ad un canone determinato in relazione ai valori di mercato - la società applica una percentuale di redditività pari a circa il 6%. Riguardo alla Cogne acciai speciali, il contratto di locazione, con durata trentennale, è stato rinnovato nel 2008 ed è stato oggetto di una perizia finalizzata alla determinazione del canone di locazione di mercato del complesso industriale da cui emerge che il corrispettivo può considerarsi a valore di mercato. Anche il canone di locazione degli immobili costruiti o ristrutturati nell'area Espace Aosta mediante l'uso di finanziamenti pubblici è stato oggetto di perizia."
"Quanto alla revisione dei valori degli immobili, questi sono relativamente recenti (anni 2006-2007) e Vallée d'Aoste Structure non ritiene che, stante le attuali regole, una revisione dei contratti possa portare una sostanziale modificazione degli importi degli affitti."
"Infine, riguardo alla trasformazione della Spa, rimane da dimostrare il fatto che la trasformazione della società in un'agenzia regionale non comporterebbe incrementi nell'efficienza ed efficacia operativa della medesima. I temi proposti dalla Consigliera sono sottoposti all'esame della Giunta. Ritengo che si debbano cercare delle soluzioni per giungere ad una possibile rivisitazione della materia per poterla, in qualche modo, rendere più omogenea e coerente."
La Consigliera Fontana, nella replica, ha evidenziato "la preoccupazione del suo Gruppo riguardo all'impatto che i canoni d'affitto possono esercitare sulla competitività. Condizioni migliori potranno sicuramente dare aiuti alle aziende in crisi, soprattutto nella bassa Valle."
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Nell'iniziativa la Consigliera ha voluto conoscere se la Giunta regionale intenda accertare le ragioni che giustifichino, o meno, una differenza così rilevante tra i diversi canoni di affitto; rivedere, alla luce dell'attuale recessione economica e del conseguente sgonfiarsi dei prezzi immobiliari, i valori degli immobili regionali industriali, su cui si calcolano gli affitti regionali; verificare, alla luce delle nuove tendenze dell'Unione europea, la possibilità di ripristinare la normativa regionale del 1998, che aveva così bene svolto il proprio compito; valutare l'opportunità di trasformare Vallée d'Aoste Structure Spa, che amministra tali immobili, in un ente meno costoso, meno vincolato dal punto di vista del bilancio e più indirizzato al sostegno dell'industria valdostana.
L'Assessore alle attività produttive, Ennio Pastoret, ha ricordato che "i canoni di affitto si sono determinati sulla base di una serie di criteri che sono stati definiti sulla base di specifiche disposizioni legislative e regolamentari approvate dal Consiglio nel corso di diverse legislature. In particolare vi sono situazioni diverse che hanno concorso a determinare prezzi variabili. Con il conferimento degli immobili a destinazione produttiva da parte della Regione, Vallée d'Aoste Structure è subentrata nei contratti di locazione già stipulati con i conduttori, che prevedevano un canone annuo determinato nella misura del 2% del valore dell'immobile risultante dal conto di patrimonio della Regione - ridotto all'1% per le società cooperative di produzione e lavoro. Per gli immobili vuoti, la locazione dei beni destinati ad attività produttive avviene ad un canone determinato in relazione ai valori di mercato - la società applica una percentuale di redditività pari a circa il 6%. Riguardo alla Cogne acciai speciali, il contratto di locazione, con durata trentennale, è stato rinnovato nel 2008 ed è stato oggetto di una perizia finalizzata alla determinazione del canone di locazione di mercato del complesso industriale da cui emerge che il corrispettivo può considerarsi a valore di mercato. Anche il canone di locazione degli immobili costruiti o ristrutturati nell'area Espace Aosta mediante l'uso di finanziamenti pubblici è stato oggetto di perizia."
"Quanto alla revisione dei valori degli immobili, questi sono relativamente recenti (anni 2006-2007) e Vallée d'Aoste Structure non ritiene che, stante le attuali regole, una revisione dei contratti possa portare una sostanziale modificazione degli importi degli affitti."
"Infine, riguardo alla trasformazione della Spa, rimane da dimostrare il fatto che la trasformazione della società in un'agenzia regionale non comporterebbe incrementi nell'efficienza ed efficacia operativa della medesima. I temi proposti dalla Consigliera sono sottoposti all'esame della Giunta. Ritengo che si debbano cercare delle soluzioni per giungere ad una possibile rivisitazione della materia per poterla, in qualche modo, rendere più omogenea e coerente."
La Consigliera Fontana, nella replica, ha evidenziato "la preoccupazione del suo Gruppo riguardo all'impatto che i canoni d'affitto possono esercitare sulla competitività. Condizioni migliori potranno sicuramente dare aiuti alle aziende in crisi, soprattutto nella bassa Valle."