Info Conseil
Communiqué n° 276 de 29 octobre 2008
LA III COMMISSIONE HA APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE DI MODIFICA DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COSTRUZIONE DEI TETTI IN LOSE
Riunita oggi, mercoledì 29 ottobre
La III Commissione consiliare permanente "Assetto del territorio", presieduta dal Consigliere Dario Comé, ha approvato a maggioranza, con l'astensione dei Consiglieri Giuseppe Cerise ed Enrico Tibaldi, il disegno di legge proposto dalla Giunta regionale recante modificazioni alle disposizioni in materia di costruzione dei tetti in lose, di cui è relatore il Presidente Comé.
"Il testo approvato oggi - spiega Dario Comé - introduce alcune modifiche alla legge regionale n. 13 del 2007, che si sono rese necessarie a seguito delle problematiche emerse in sede di prima applicazione della normativa. In particolare, si intende demandare alla Giunta regionale la definizione di alcune caratteristiche fisico-petrografiche e meccaniche delle lose attualmente disciplinate dalla legge stessa. Inoltre, si intende ridurre da trenta a vent'anni il termine per la ripetibilità del contributo. Tale riduzione si giustifica, tra l'altro, nella prospettiva di coordinare gli interventi con quelli di miglioramento del rendimento energetico degli edifici, disciplinati dalla legge regionale 18 aprile 2008, n. 21 (Disposizioni in materia di rendimento energetico nell'edilizia), che spesso possono, attesa la complessità delle realizzazioni, comportare la necessità del rifacimento dei tetti, ai fini di una maggiore efficienza nel contenimento del calore."
La Commissione, per l'esame del disegno di legge, ha audito l'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin, il Consorzio permanente degli enti locali e il Direttore della struttura tutela beni paesaggistici e architettonici della Regione, Carlo Salussolia.
"A seguito delle audizioni fatte oggi - prosegue Dario Comé -, la Commissione ha fatto un'analisi approfondita anche della legge regionale in vigore e i rappresentanti degli enti locali hanno fatto emergere alcune criticità riguardo ai trasferimenti delle competenze ai Comuni, che saranno operative dal 1° gennaio 2009. La Commissione ha invitato i rappresentanti degli enti locali a far pervenire entro brevissimo tempo le loro osservazioni e le loro proposte in modo da poter accogliere eventuali emendamenti in sede di esame del disegno di legge, previsto nella prossima adunanza del Consiglio regionale."
Il Consigliere Enrico Tibaldi ha evidenziato "alcune criticità applicative della legge regionale 13/2007, le quali non trovano certamente soluzione con un'approvazione frettolosa di questo disegno di legge. Molti Comuni valdostani, che diventeranno dal primo gennaio 2009 gli enti erogatori dei contributi per la realizzazione di tetti in lose, non hanno ancora individuato - secondo quanto disposto dall'art. 6 della citata legge - gli ambiti cartografici entro i quali vige l'obbligo di osservanza di tale modalità costruttiva. Lo stesso CPEL, audito oggi, ha manifestato non poche perplessità in merito alla complessità burocratica che scaturirà dall'attribuzione delle funzioni anzidette agli stessi Comuni e che si tradurrà, conseguentemente, in ulteriori ritardi nell'erogazione dei contributi."
"Pur condividendo - conclude Tibaldi - le finalità della legge 13/2007, ho perciò proposto un emendamento che subordina l'assegnazione delle risorse finanziarie ai Comuni alla completa definizione degli ambiti territoriali sottoposti all'obbligo edificatorio. Il mancato accoglimento dell'emendamento da parte della maggioranza è all'origine del mio parere di astensione.".
Tweet
"Il testo approvato oggi - spiega Dario Comé - introduce alcune modifiche alla legge regionale n. 13 del 2007, che si sono rese necessarie a seguito delle problematiche emerse in sede di prima applicazione della normativa. In particolare, si intende demandare alla Giunta regionale la definizione di alcune caratteristiche fisico-petrografiche e meccaniche delle lose attualmente disciplinate dalla legge stessa. Inoltre, si intende ridurre da trenta a vent'anni il termine per la ripetibilità del contributo. Tale riduzione si giustifica, tra l'altro, nella prospettiva di coordinare gli interventi con quelli di miglioramento del rendimento energetico degli edifici, disciplinati dalla legge regionale 18 aprile 2008, n. 21 (Disposizioni in materia di rendimento energetico nell'edilizia), che spesso possono, attesa la complessità delle realizzazioni, comportare la necessità del rifacimento dei tetti, ai fini di una maggiore efficienza nel contenimento del calore."
La Commissione, per l'esame del disegno di legge, ha audito l'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin, il Consorzio permanente degli enti locali e il Direttore della struttura tutela beni paesaggistici e architettonici della Regione, Carlo Salussolia.
"A seguito delle audizioni fatte oggi - prosegue Dario Comé -, la Commissione ha fatto un'analisi approfondita anche della legge regionale in vigore e i rappresentanti degli enti locali hanno fatto emergere alcune criticità riguardo ai trasferimenti delle competenze ai Comuni, che saranno operative dal 1° gennaio 2009. La Commissione ha invitato i rappresentanti degli enti locali a far pervenire entro brevissimo tempo le loro osservazioni e le loro proposte in modo da poter accogliere eventuali emendamenti in sede di esame del disegno di legge, previsto nella prossima adunanza del Consiglio regionale."
Il Consigliere Enrico Tibaldi ha evidenziato "alcune criticità applicative della legge regionale 13/2007, le quali non trovano certamente soluzione con un'approvazione frettolosa di questo disegno di legge. Molti Comuni valdostani, che diventeranno dal primo gennaio 2009 gli enti erogatori dei contributi per la realizzazione di tetti in lose, non hanno ancora individuato - secondo quanto disposto dall'art. 6 della citata legge - gli ambiti cartografici entro i quali vige l'obbligo di osservanza di tale modalità costruttiva. Lo stesso CPEL, audito oggi, ha manifestato non poche perplessità in merito alla complessità burocratica che scaturirà dall'attribuzione delle funzioni anzidette agli stessi Comuni e che si tradurrà, conseguentemente, in ulteriori ritardi nell'erogazione dei contributi."
"Pur condividendo - conclude Tibaldi - le finalità della legge 13/2007, ho perciò proposto un emendamento che subordina l'assegnazione delle risorse finanziarie ai Comuni alla completa definizione degli ambiti territoriali sottoposti all'obbligo edificatorio. Il mancato accoglimento dell'emendamento da parte della maggioranza è all'origine del mio parere di astensione.".