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Communiqué n° 271 de 23 octobre 2008

INTERPELLANZE SULLA CRISI DELLE AZIENDE VALDOSTANE

Le situazioni di crisi di alcune aziende della Valle d'Aosta sono state affrontate nel corso di due interpellanze presentate dal Capogruppo di  Vallée d'Aoste Vive/Renouveau, Roberto Louvin, e dal consigliere del Partito Democratico, Raimondo Donzel.

In particolare, il Consigliere Louvin, "considerato il grave stato di crisi che si sta manifestando in numerose aziende del comparto industriale valdostano", ha voluto sapere "quali strategie, progetti o indirizzi si intendono attuare e se si prevedono nuovi insediamenti industriali in Valle, in alternativa a quelli che interromperanno la loro attività, e a quali criteri si intende improntare un eventuale piano di ripresa del settore."
"La questione industriale è delicata e di grande importanza. Ci preme sapere se le linee annunciate a inizio legislatura rimangono tali come punti di riferimento."

Il Consigliere Donzel ha voluto conoscere le iniziative per affrontare la situazione dell'azienda "Engineering.it" e per ripristinare un clima positivo di relazioni sindacali nell'azienda. Ha poi voluto sapere quali misure siano in atto per garantire ai dipendenti della Tecdis il rinnovo della cassa integrazione e
quali sono le strategie del Governo regionale per dare risposte strutturali al settore industriale della Valle d'Aosta.
Nella risposta, l'Assessore alle Attività produttive, Ennio Pastoret, ha affermato che "siamo di fronte a un periodo di grandi straformazioni e di crisi a livello mondiale delle quali dobbiamo tenere conto per gli effetti negativi che ne derivano, anche per la Valle d'Aosta. Le prospettive sono negative. La contrazione degli acquisti provoca sempre minor richieste e commesse."
"Per la situazione della Olivetti I-Jet di Arnad, che occupa 290 persone, un primo incontro si terrà oggi  in cui saranno presentate le linee del piano di ristrutturazione industriale che riguarderà anche quello di Arnad. Successivamente si aprirà la fase di negoziazione. La Olivetti, però, considera lo stabilimento di Arnad strategico per cui non sarà abbandonato né chiuso. Per la Set di Issogne, la società ha chiesto un accordo preventivo per proseguire l'attività. È stato comunicato che comunque proseguirà nella produzione.
e di Gignod. La situazione della Scott di Gignod è stabile, mentre la Ski Poles di Verrayes ha rilevato la precedente società e per il futuro si prevede un accordo con la Rossignol."
"Infine, per la Engineering.it: la società, che ha presentato un piano di ristrutturazione in un settore comunque in crescita, ha annunciato la volontà di ridurre il numero di impiegati anche a Pont-Saint-Martin, nell'ordine di 52. La procedura è stata annunciata a Roma: è stato detto ai sindacati che non c'è intenzione a fare ricorso alla cassa integrazione straordinaria. È stato comunque affermato di voler mantenere l'azienda in Valle perché il nostro stabilimento è considerato uno dei Data Center più evoluti in Europa."

"Per quanto riguarda gli interventi da prevedere, sappiamo di dover prendere delle misure immediate e altre a più lungo termine perché esistono dinamiche molto differenti. L'Amministrazione regionale, però, non si può sostituire alle aziende. Dobbiamo fornire, questo sì, gli strumenti per sostenere le società e favorire lo sviluppo, con particolare riferimento all'occupazione.
"Per le strategie, bisogna guardare all'alta formazione e alla ricerca e in particolare favorire la valorizzazione del territorio valdostano, incoraggiare il settore dell'energia rinnovabile, privilegiare le strategie di ricerca industriale e guardare anche al mondo dell'Università."

Il Consigliere Donzel ha giudicato positiva "l'intenzione di avere maggiori rapporti con l'Università e con la formazione di qualità così come la sovvenzione alla ricerca. Solo attraverso la ricerca si possono avere dei progetti innovativi che potrebbero dare impulso alla nostra regione."

Per Louvin "Qualcosa si può fare e lo si sta facendo. Siamo in un contesto particolare per cui è fondamentale prevedere un nostro modello e lavorare su questo. Quale modello di sviluppo vogliamo darci? È necessario gestire questa fase di trasformazione. Vanno bene le strade intraprese però a noi interessa sapere come questa linea strategica si trasforma in azioni concrete da parte della Giunta regionale. Crediamo in un economia produttiva che sia della dimensione di questa regione. Per le nostre aziende, invitiamo a prestare sempre la massima attenzione."