Info Conseil
Communiqué n° 231 de 1er octobre 2008
CONVALIDA DEI CONSIGLIERI PROLA E MAQUIGNAZ
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale ha proceduto alla convalida dell'elezione dei Consiglieri Piero Prola e Gabriele Maquignaz, subentrati a Carlo Norbiato e Albert Lanièce.
L'Assemblea ha votato all'unanimità l'elezione dei due neo Consiglieri.
Sono intervenuti nel dibattito Roberto Louvin, Raimondo Donzel, Diego Empereur, Massimo Lattanzi, Gianni Rigo e il Presidente della Regione Augusto Rollandin.
Louvin (Vallée d'Aoste Vive/Renouveau): "crediamo che questo Consiglio - e in particolare la maggioranza che ha orientato l'Assemblea a non fare il proprio lavoro il 1° luglio scorso - debba delle scuse alla cittadinanza perché sarebbe stato doveroso prendere atto delle verifiche della Segreteria Generale del Consiglio già al momento della prima convalida. Questo ha portato alcuni cittadini a mettere mano al portafoglio per far rispettare delle regole che noi avremmo dovuto fare rispettare come Assemblea."
Donzel (Partito Democratico): "voglio ribadire che la responsabilità del dibattito che si sta attorcigliando su se stesso è di chi non ha voluto rispettare le leggi. Aspettando che la Corte di Cassazione scriva la parola fine a questa triste vicenda, riteniamo che oggi sia stata scritta una brutta pagina nella storia di questo Consiglio. In democrazia occorre affidarsi al rispetto delle regole."
Empereur (Union Valdôtaine): "sottolineo il significato fortemente politico della convalida del 1° luglio e tengo a ribadire l'altrettanto significato politico assunto dalla maggioranza nell'ambito della reiezione dei ricorsi. Questo Consiglio non è un'aula di tribunale, ma è un organismo istituzionale con ruolo legislativo e funzione politica. Siamo per il rispetto delle regole, che dovrebbero essere essenziali e chiare e facilmente applicabili: riteniamo a questo proposito un'opportuna e profonda riflessione sulle regole che sono state approvate dal Consiglio Valle nella scorsa Legislatura e dobbiamo farlo con la necessaria competenza e serenità che ci deve essere propria."
Lattanzi (Popolo della Libertà): "ratifichiamo oggi una sentenza esecutiva che ha sollevato un forte dibattito tecnico-giuridico oltre che politico. Sotto il profilo giuridico, prendiamo atto della sentenza e attendiamo la fine di questo processo. Sotto quello politico, concordo sulla necessità di rivedere una legge che è stata varata poco prima delle elezioni, nata con molte pressioni e polemiche e votata a larga maggioranza. Rimaniamo convinti che questa legge servisse."
Rigo (Partito Democratico): "siamo di fronte ad una situazione anomala perché da tre mesi discutiamo della convalida di eletti. C'è il problema dei contenuti della legge, che è nata in un contesto storico specifico, in condizioni che non favorivano un dibattito sereno tra le forze politiche (elezioni imminenti e quesiti referendari); c'è poi la questione delle candidature, che avrebbero dovute essere vagliate nel momento in cui venivano presentate. Terzo momento è quello del 1° luglio, quando gli Uffici hanno segnalato alcune anomalie e l'aula non ha tenuto conto delle indicazioni fornite, almeno per un Consigliere. Ci vuole una riflessione a mente e cuore sereno e dobbiamo metterci mano al più presto e comunque non alla scadenza elettorale."
Nella replica, il Presidente della Regione Rollandin ha detto: "per la prima volta c'è stata l'applicazione di una legge elettorale che ha cambiato i meccanismi e che ha definito le incompatibilità e le ineleggibilità e che è entrata nel dettaglio sulle esclusioni. Credo che questa legge avesse già dall'inizio una serie di punti di debolezza e che dovranno essere analizzati per essere modificati."
Sono poi intervenuti i neo Consiglieri Prola e Maquignaz.
"La vicenda - ha detto Prola - mi ha amareggiato; avevo fatto le necessarie verifiche a monte e mi ero posto nelle condizioni di essere eleggibile. Ringrazio gli elettori e colleghi e spero di essere all'altezza del mio compito."
"La mia presenza qui oggi - ha sottolineato Maquignaz - rappresenta la continuità della passata legislatura, anche se sono incappato in una situazione anomala. Dal punto di vista umano spiace per i colleghi che escono, ma è chiaro che le regole devono essere rispettate."
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L'Assemblea ha votato all'unanimità l'elezione dei due neo Consiglieri.
Sono intervenuti nel dibattito Roberto Louvin, Raimondo Donzel, Diego Empereur, Massimo Lattanzi, Gianni Rigo e il Presidente della Regione Augusto Rollandin.
Louvin (Vallée d'Aoste Vive/Renouveau): "crediamo che questo Consiglio - e in particolare la maggioranza che ha orientato l'Assemblea a non fare il proprio lavoro il 1° luglio scorso - debba delle scuse alla cittadinanza perché sarebbe stato doveroso prendere atto delle verifiche della Segreteria Generale del Consiglio già al momento della prima convalida. Questo ha portato alcuni cittadini a mettere mano al portafoglio per far rispettare delle regole che noi avremmo dovuto fare rispettare come Assemblea."
Donzel (Partito Democratico): "voglio ribadire che la responsabilità del dibattito che si sta attorcigliando su se stesso è di chi non ha voluto rispettare le leggi. Aspettando che la Corte di Cassazione scriva la parola fine a questa triste vicenda, riteniamo che oggi sia stata scritta una brutta pagina nella storia di questo Consiglio. In democrazia occorre affidarsi al rispetto delle regole."
Empereur (Union Valdôtaine): "sottolineo il significato fortemente politico della convalida del 1° luglio e tengo a ribadire l'altrettanto significato politico assunto dalla maggioranza nell'ambito della reiezione dei ricorsi. Questo Consiglio non è un'aula di tribunale, ma è un organismo istituzionale con ruolo legislativo e funzione politica. Siamo per il rispetto delle regole, che dovrebbero essere essenziali e chiare e facilmente applicabili: riteniamo a questo proposito un'opportuna e profonda riflessione sulle regole che sono state approvate dal Consiglio Valle nella scorsa Legislatura e dobbiamo farlo con la necessaria competenza e serenità che ci deve essere propria."
Lattanzi (Popolo della Libertà): "ratifichiamo oggi una sentenza esecutiva che ha sollevato un forte dibattito tecnico-giuridico oltre che politico. Sotto il profilo giuridico, prendiamo atto della sentenza e attendiamo la fine di questo processo. Sotto quello politico, concordo sulla necessità di rivedere una legge che è stata varata poco prima delle elezioni, nata con molte pressioni e polemiche e votata a larga maggioranza. Rimaniamo convinti che questa legge servisse."
Rigo (Partito Democratico): "siamo di fronte ad una situazione anomala perché da tre mesi discutiamo della convalida di eletti. C'è il problema dei contenuti della legge, che è nata in un contesto storico specifico, in condizioni che non favorivano un dibattito sereno tra le forze politiche (elezioni imminenti e quesiti referendari); c'è poi la questione delle candidature, che avrebbero dovute essere vagliate nel momento in cui venivano presentate. Terzo momento è quello del 1° luglio, quando gli Uffici hanno segnalato alcune anomalie e l'aula non ha tenuto conto delle indicazioni fornite, almeno per un Consigliere. Ci vuole una riflessione a mente e cuore sereno e dobbiamo metterci mano al più presto e comunque non alla scadenza elettorale."
Nella replica, il Presidente della Regione Rollandin ha detto: "per la prima volta c'è stata l'applicazione di una legge elettorale che ha cambiato i meccanismi e che ha definito le incompatibilità e le ineleggibilità e che è entrata nel dettaglio sulle esclusioni. Credo che questa legge avesse già dall'inizio una serie di punti di debolezza e che dovranno essere analizzati per essere modificati."
Sono poi intervenuti i neo Consiglieri Prola e Maquignaz.
"La vicenda - ha detto Prola - mi ha amareggiato; avevo fatto le necessarie verifiche a monte e mi ero posto nelle condizioni di essere eleggibile. Ringrazio gli elettori e colleghi e spero di essere all'altezza del mio compito."
"La mia presenza qui oggi - ha sottolineato Maquignaz - rappresenta la continuità della passata legislatura, anche se sono incappato in una situazione anomala. Dal punto di vista umano spiace per i colleghi che escono, ma è chiaro che le regole devono essere rispettate."