Info Conseil
Communiqué n° 167 de 10 juillet 2008
SPETTACOLO TEATRALE "CANTO PER IL POPOLO EBREO MASSACRATO" DI MONI OVADIA
Lunedì prossimo, 14 luglio, alle ore 21, al Teatro Romano di Aosta
La Presidenza del Consiglio regionale informa che, in occasione del sessantesimo anniversario della promulgazione della Costituzione Italiana e dello Statuto speciale della Valle d'Aosta, lunedì prossimo, 14 luglio, alle ore 21, avrà luogo al Teatro romano di Aosta, lo spettacolo dell'artista Moni Ovadia "Canto per il Popolo ebreo massacrato", ispirato al poema di Yitzhak Katzenelson.
Lo spettacolo è stato eseguito solo un'altra volta, nel 2005, e racconta il dramma del popolo ebreo e denuncia l'insensatezza della "soluzione finale". Il Canto è stato scritto ad Auschwitz ed è poesia spesso di altissima qualità.
Moni Ovadia nasce a Plovdiv, in Bulgaria, e si trasferisce quasi subito con la famiglia a Milano. La sua è una famiglia di ascendenza ebraica sefardita, ma di fatto impiantata da molti anni in ambiente di cultura yiddish e mitteleuropea. Nel 1972 fonda il Gruppo Folk Internazionale, che propone soprattutto il repertorio delle regioni balcaniche. Nel 1978 il gruppo si trasforma in Ensemble Havadià.
La grande svolta è lo spettacolo Oylem Goylem ("Il mondo è scemo", in lingua yiddish), con cui si impone all'attenzione del grande pubblico.
All'inizio del 1995 allestisce con Mara Cantoni Dybbuk uno spettacolo sull'Olocausto che diventa uno egli eventi più importanti della stagione teatrale.
Nel 2005 collabora coi "Modena City Ramblers" al loro album dedicato ai 60 anni della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista.
Tweet
Lo spettacolo è stato eseguito solo un'altra volta, nel 2005, e racconta il dramma del popolo ebreo e denuncia l'insensatezza della "soluzione finale". Il Canto è stato scritto ad Auschwitz ed è poesia spesso di altissima qualità.
Moni Ovadia nasce a Plovdiv, in Bulgaria, e si trasferisce quasi subito con la famiglia a Milano. La sua è una famiglia di ascendenza ebraica sefardita, ma di fatto impiantata da molti anni in ambiente di cultura yiddish e mitteleuropea. Nel 1972 fonda il Gruppo Folk Internazionale, che propone soprattutto il repertorio delle regioni balcaniche. Nel 1978 il gruppo si trasforma in Ensemble Havadià.
La grande svolta è lo spettacolo Oylem Goylem ("Il mondo è scemo", in lingua yiddish), con cui si impone all'attenzione del grande pubblico.
All'inizio del 1995 allestisce con Mara Cantoni Dybbuk uno spettacolo sull'Olocausto che diventa uno egli eventi più importanti della stagione teatrale.
Nel 2005 collabora coi "Modena City Ramblers" al loro album dedicato ai 60 anni della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista.