Info Conseil
Communiqué n° 212 de 24 septembre 2003
RIPRESA DEI LAVORI DOPO LA PAUSA ESTIVA
I lavori del Consiglio regionale sono ripresi dopo la pausa estiva, affrontando un ordine del giorno composto di 12 interrogazioni, 11 interpellanze e 5 mozioni.
Dopo le comunicazioni dei Presidenti dell’Assemblea e della Regione, sono intervenuti i Consiglieri Massimo Lattanzi (Casa delle Libertà) e Marco Viérin (Stella Alpina).
Entrambi i Consiglieri si sono soffermati sulle comunicazioni del Presidente Perrin, che ha relazionato l’Assemblea sull’azione del Governo regionale in merito ai rapporti istituzionali con lo Stato e al mantenimento delle prerogative dell’autonomia valdostana. A questo proposito ha riferito che è stato presentato ricorso contro la legge La Loggia e in particolare “ho ribadito, ha precisato Perrin, che è assolutamente necessario rispettare il principio secondo il quale ogni modifica dello Statuto deve essere concordata con la nostra Regione”.
Nel suo intervento, il Consigliere Lattanzi ha voluto sottolineare che “questo processo di attacco che ho sentito anche oggi dalle parole del Presidente non ha motivo di esistere perché il Governo ha più volte, con atti concreti, dimostrato di andare in altra direzione e cioè quella della tutela delle particolarità regionali. Il clima è sereno e occorre proseguire verso un dialogo proficuo che deve produrre sicurezze e non incertezze”.
Sullo stesso argomento, Il Consigliere Marco Viérin ha apprezzato l’atteggiamento del Presidente Perrin, affermando che “è stato giusto presentare i ricorsi e in una tematica così delicata occorrerà mantenere sempre la massima attenzione”.
Il Consiglio ha preso poi in esame le interrogazioni.
Il Consigliere dell’Arcobaleno – Vallée d’Aoste Carlo Curtaz ha chiesto notizie circa l’eventuale progettazione di una pista forestale nel Comune di Courmayeur, nella zona a monte di Plan Gorret, soffermandosi sulle caratteristiche tecniche della stessa.
Il problema del mantenimento del Centro Postale Operativo di Saint-Christophe è stato quindi affrontato dal rappresentante dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste Elio Riccarand che ha voluto sapere quali iniziative sono state messe in atto al fine di mantenere tale servizio.
“A seguito della ristrutturazione delle Poste italiane, ha risposto il Presidente della Regione Perrin, è stato previsto di trasferire a Torino lo smistamento della corrispondenza. Restano da risolvere i problemi concernenti il servizio e soprattutto la sua qualità. Abbiamo fatto presente che siamo contrari, pur rispettando le scelte dei vertici delle Poste, oltre che allo smantellamento anche ad un eventuale ridimensionamento del personale e siamo disposti ad effettuare degli incontri per discutere della situazione. Al momento non abbiamo ancora ricevuto delle risposte in merito, ma ribadiamo l’assoluta necessità di trovare delle soluzioni adeguate per il futuro della nostra regione”.
Il Consigliere Riccarand, dopo aver ribadito la netta opposizione del suo gruppo in merito allo smantellamento del Centro Postale di Saint-Christophe perché “la qualità del servizio decadrebbe notevolmente”, ha aggiunto che “ci sono poi delle pericolose ricadute anche dal punto di vista occupazionale. Occorre assolutamente mantenere tale centro in Valle per la qualità del servizio e di tutto l’ambiente”.
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Dopo le comunicazioni dei Presidenti dell’Assemblea e della Regione, sono intervenuti i Consiglieri Massimo Lattanzi (Casa delle Libertà) e Marco Viérin (Stella Alpina).
Entrambi i Consiglieri si sono soffermati sulle comunicazioni del Presidente Perrin, che ha relazionato l’Assemblea sull’azione del Governo regionale in merito ai rapporti istituzionali con lo Stato e al mantenimento delle prerogative dell’autonomia valdostana. A questo proposito ha riferito che è stato presentato ricorso contro la legge La Loggia e in particolare “ho ribadito, ha precisato Perrin, che è assolutamente necessario rispettare il principio secondo il quale ogni modifica dello Statuto deve essere concordata con la nostra Regione”.
Nel suo intervento, il Consigliere Lattanzi ha voluto sottolineare che “questo processo di attacco che ho sentito anche oggi dalle parole del Presidente non ha motivo di esistere perché il Governo ha più volte, con atti concreti, dimostrato di andare in altra direzione e cioè quella della tutela delle particolarità regionali. Il clima è sereno e occorre proseguire verso un dialogo proficuo che deve produrre sicurezze e non incertezze”.
Sullo stesso argomento, Il Consigliere Marco Viérin ha apprezzato l’atteggiamento del Presidente Perrin, affermando che “è stato giusto presentare i ricorsi e in una tematica così delicata occorrerà mantenere sempre la massima attenzione”.
Il Consiglio ha preso poi in esame le interrogazioni.
Il Consigliere dell’Arcobaleno – Vallée d’Aoste Carlo Curtaz ha chiesto notizie circa l’eventuale progettazione di una pista forestale nel Comune di Courmayeur, nella zona a monte di Plan Gorret, soffermandosi sulle caratteristiche tecniche della stessa.
Il problema del mantenimento del Centro Postale Operativo di Saint-Christophe è stato quindi affrontato dal rappresentante dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste Elio Riccarand che ha voluto sapere quali iniziative sono state messe in atto al fine di mantenere tale servizio.
“A seguito della ristrutturazione delle Poste italiane, ha risposto il Presidente della Regione Perrin, è stato previsto di trasferire a Torino lo smistamento della corrispondenza. Restano da risolvere i problemi concernenti il servizio e soprattutto la sua qualità. Abbiamo fatto presente che siamo contrari, pur rispettando le scelte dei vertici delle Poste, oltre che allo smantellamento anche ad un eventuale ridimensionamento del personale e siamo disposti ad effettuare degli incontri per discutere della situazione. Al momento non abbiamo ancora ricevuto delle risposte in merito, ma ribadiamo l’assoluta necessità di trovare delle soluzioni adeguate per il futuro della nostra regione”.
Il Consigliere Riccarand, dopo aver ribadito la netta opposizione del suo gruppo in merito allo smantellamento del Centro Postale di Saint-Christophe perché “la qualità del servizio decadrebbe notevolmente”, ha aggiunto che “ci sono poi delle pericolose ricadute anche dal punto di vista occupazionale. Occorre assolutamente mantenere tale centro in Valle per la qualità del servizio e di tutto l’ambiente”.