Info Conseil
Communiqué n° 328 de 7 novembre 2007
INTERROGAZIONI SU RICERCA INDUSTRIALE ALLA DORA S.P.A. E SULL'AREA ARCHEOLOGICA DI SAINT-MARTIN DE CORLEANS
Adunanza del Consiglio regionale
Il Consigliere Alessandro Bortot ha chiesto, con un'interrogazione, notizie sui progetti di ricerca industriale della Dora S.p.A..
Dopo la risposta fornita dall'Assessore alle Attività produttive Leonardo La Torre, il Consigliere Bortot (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha precisato che "quattro milioni di euro per la ricerca non sono pochi, e noi siamo d'accordo sulla ricerca. Non sappiamo però quali ricadute abbia per la nostra regione. Non vorremmo che la società Dora si mettesse a fare ricerca fine a sé stessa senza che però questa attività possa avere delle ricadute positive per la Valle d'Aosta. Se teniamo conto anche degli stanziamenti sulla formazione professionale e sull'informatica, bisogna valutare l'interazione tra questa voci rispetto ai reali fabbisogni dell'azienda. Diamo soldi però non abbiamo rispondenza, anche in termini di occupazione, rispetto agli investimenti fatti."
Successivamente, il Consigliere Frassy ha voluto conoscere alcuni dati circa la sistemazione e la infrastrutturazione del sito archeologico di Saint-Martin de Corléans di Aosta.
Nella risposta l'Assessore Laurent Viérin ha precisato che "A oggi, sono stati autorizzati i seguenti subappalti: Montrosset Alfonso Srl di Saint-Rhémy-en-Bosses per un importo di 300.000 euro per lavori in terra; Olympus Perforazioni Srl di Saint-Christophe, per un importo di euro 180.000 per opere strutturali speciali; ·E.T.A. Srl di Hipponion (Vibo Valentia) per un importo di euro 700.000 per opere strutturali speciali e contratto di subappalto rescisso; Ditta Antonio De Lorenzis di Aosta, per un importo di euro 20.000 più 80.000 euro per scavi archeologici."
"Per quanto riguarda le aree non di proprietà pubblica, le strutture del parco previste in progetto insistono anche su una piccola area (76 mq) della parte sud/ovest del cantiere che, per un'imprecisione progettuale, in origine non era di disponibilità pubblica. Tale area, con una procedura di esproprio integrativo prontamente attivata dagli uffici competenti è stata resa disponibile già nel dicembre 2006."
Per Frassy "L'iter di questa aggiudicazione è stato quanto meno controverso, lungo e nato da un appalto concorso. In questa vicenda la politica si deve riscattare e fare sì che questo cantiere non finisca come altri quali è quello dello Splendor. Se c'è qualcosa che non va bisogna capire il motivo. Il progetto non è cantierato e tutto questo comporta notevoli costi."
"Ci troviamo di fronte a una triplicazione dei costi previsti. Prendiamo atto della situazione, ma invitiamo a prendere dei provvedimenti di tipo amministrativo. Auspichiamo anche una futura audizione in Commissione sulla situazione del sito archeologico."