Info Conseil

Communiqué n° 221 de 10 juillet 2007

INTERPELLANZE SULL'AEROPORTO E SULLA SOCIETA' AIR VALLEE

Il Consiglio ha discusso la mozione presentata dai gruppi Arcobaleno Vallée d'Aoste e Gauche Valdôtaine sull'impegno per la risoluzione delle problematiche della presenza di amianto negli immobili industriali della Regione.

La Consigliera Carmela Fontana, nella sua relazione, ha detto che "abbiamo presentato questa iniziativa perché abbiamo potuto constatare che nello stabilimento Cogne Acciai Speciali di Aosta esistono ancora numerose coperture, anche di ampie dimensioni, in amianto. Oltretutto queste coperture non sembrano essere mantenute in modo ottimale, a esempio attraverso apposite verniciature che impediscano la diffusione delle piccole particelle di amianto nell'aria. È una questione complessa, ma molto rilevante perché interessa la salute di centinaia di persone. Mi auguro che il testo possa essere il più condiviso possibile dall'aula."

Dopo l'intervento della relatrice, del Presidente della Regione Caveri e del Consigliere Bortot, la seduta è stata sospesa per alcuni minuti e successivamente è stato deciso di rinviare la discussione nella seduta di domani, mercoledì 11.

Il Consiglio ha quindi iniziato a prendere in esame le interrogazioni e le interpellanze.

Tra queste, è stata affrontata la questione della crisi della società Air Vallée, attraverso un'interrogazione dell'Arcobaleno Vallée d'Aoste, e due interpellanze della Gauche Valdôtaine-DS e della Casa delle Libertà.

Nell'illustrare l'iniziativa, il Consigliere Giovanni Sandri ha detto che "la situazione è precaria per il deficit di circa 6 milioni di euro. Vogliamo capire se c'è la volontà di discutere della questione in Commissione e sapere qual è stata la causa della crisi della società Air Vallée. Teniamo poi conto che ci sono investimenti ingenti che riguardano tutta la struttura ed è importante capire come si vuole operare per il futuro."

Per Dario Frassy (La Casa delle Libertà) "occorre capire se con i privati e gli altri soggetti si è raggiunto un accordo per dare avvio alle opere del primo biennio relative al programma quinquennale di investimenti."

Il Presidente della Regione, Luciano Caveri, nel suo intervento, ha sottolineato che "gli interventi previsti per il biennio 2006/2007 consistono nei lavori di allungamento della pista e nella fornitura e installazione degli apparati di radionavigazione. Per la pista entro la primavera del 2008 inizieranno i lavori e contestualmente sarà chiuso l'aeroporto, mentre per la parte relativa alla radioassistenza i ritardi, di modesta entità, sono attribuibili alla complessità delle progettazioni."
"Per quanto riguarda gli interventi e i tempi di realizzo, la chiusura della pista per i lavori di allungamento è prevista per il periodo giugno 2008/giugno 2009; per la radioassistenza, tra gennaio 2008 e dicembre 2008 sono previsti costruzione, fornitura e installazione apparati; per il riordino della viabilità, entro settembre 2008 inizieranno i lavori per terminare entro maggio 2009; per la nuova aerostazione, entro dicembre 2008 ci sarà l'approvazione del progetto esecutivo, entro dicembre 2009 aggiudicazione e consegna lavori che dovrebbero concludersi entro il dicembre 2011. Tutte le tempistiche sono frutto di una ragionevole stima, al netto di eventuali imprevisti. Non abbiamo problemi a documentare il tutto in Commissione."

Nelle repliche, il Consigliere Frassy ha ribadito che "affermare che i ritardi siano dovuti alla progettazione non è credibile. Sono dovuti piuttosto alle non risposte della Giunta. Siamo preoccupati per la chiusura dell'aeroporto perché il rischio è di non riaprirlo più. Prendiamo atto delle tempistiche e auspichiamo che le sinergie portino a uno sviluppo concreto della struttura."

Per il Consigliere Bortot "come gruppo continuiamo a essere contrari all'ampliamento dell'aeroporto."

Il Consigliere Sandri ha precisato che "Non vorrei che questa situazione diventasse come quella del trenino di Cogne. La società Air Vallée rischia di non esserci più, un altro operatore non è affatto sicuro che possa essere interessato, e l'Enac mette molte limitazioni alla struttura, così come è accaduto per il trenino di Cogne. Occorre fare, quindi, una riflessione profonda in Commissione sulla situazione, che per la Valle d'Aosta non dà certezze. Varrà la pena spendere tutti questi soldi per avere un po' di turisti in più? Credo sia meglio pensare a fare interventi più utili, magari investendo una parte dei soldi per migliorare la linea ferroviaria."