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Communiqué n° 188 de 25 mai 2007

INCONTRO TRA LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO E I PARLAMENTARI REGIONALI

Oggi, venerdì 25 maggio, a Palazzo regionale

La Conferenza dei capigruppo ha incontrato oggi, venerdì 25 maggio, i Parlamentari valdostani, Roberto Nicco e Carlo Perrin, in merito alle problematiche relative alla nuova legge elettorale in fase di studio per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

 "Sono emersi diversi temi che saranno oggetto di approfondimenti e dibattito, sia a livello nazionale sia regionale, afferma il Presidente del Consiglio, Ego Perron. L'incontro ha permesso di sottolineare alcuni aspetti relativi alla Valle d'Aosta come la necessità di salvaguardare la nostra specificità e di mantenere il collegio uninominale in materia elettorale. Inoltre, è emersa la volontà di proseguire lungo il percorso che dovrebbe portare a una nostra rappresentanza al Parlamento europeo oltre che di iniziare una profonda riflessione sui costi della politica senza demagogia e qualunquismo. La Conferenza dei capigruppo ha manifestato una larga convergenza sulla maggior parte delle questioni affrontate. Tra queste hanno trovato spazio anche la modifica all'articolo 50 dello Statuto speciale, il mantenimento del collegio unico della Valle d'Aosta e il problema legato all'amianto per il quale sono stati posti alcuni quesiti."

Il Senatore Perrin ha illustrato le diverse intenzioni a livello parlamentare inerenti la riforma della legge elettorale.
"C'è la condivisione generale sulla necessità di riformare e in questo senso sono due le linee di condotta che si intende seguire: una relativa alle riforme costituzionali e l'altra che prevede di apportare modifiche per migliorare l'attuale sistema elettorale. In generale c'è la volontà di trovare le condizioni ideali per arrivare alle prossime elezioni con regole diverse dalle attuali. Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, occorre ribadire la nostra specificità."
Il Deputato Nicco ha sottolineato come "l'unico punto certo sia quello di apportare delle modifiche, ma sul come arrivarci c'è ancora molta confusione. Il Ministro Chiti ha presentato una serie di proposte che prevedono la riduzione del numero di parlamentari, il superamento dell'attuale tipo di bicameralismo, la trasformazione del Senato in una Camera delle Regioni e delle Autonomie locali e la forma di Governo."

Nello specifico, il capogruppo della Casa delle Libertà, Dario Frassy, ha voluto sottolineare come "sia opportuno creare un meccanismo diverso per stabilire il premio di maggioranza per poter dare un peso maggiore alla Valle d'Aosta a Roma", mentre il capogruppo dell'Union Valdôtaine, Roberto Vicquéry ha detto che "occorre fare una riflessione seria sui costi della politica, fermo restando la possibilità che ogni regione possa intervenire in maniera autonoma senza imposizioni statali."

Il capogruppo della Fédération Autonomiste, Claudio Lavoyer, ha voluto porre l'accento sul fatto che "la sensazione è che ci sia sempre meno attenzione verso le regioni a Statuto speciale e per questo occorre restare vigili affinché venga salvaguardata la nostra specificità."

Sui costi della politica si è espresso anche il capogruppo della Gauche Valdôtaine-DS, Giovanni Sandri, per il quale "occorre apportare tagli sia ai rimborsi elettorali, sia ai finanziamenti ai giornali di partito", chiedendo poi un interessamento dei parlamentari circa "la possibilità di una circoscrizione su base regionale per le elezioni europee."

La capogruppo dell'Arcobaleno Vallée d'Aoste, Dina Squarzino, ha voluto rimarcare l'assoluta necessità di "considerare i voti dei valdostani all'interno del contesto nazionale e quindi che siano collegati al premio di maggioranza", oltre che poter "prevedere un Senato delle Regioni per dare delle risposte alle autonomie locali."

Per Piero Ferraris, capogruppo de "Per il Partito Democratico in Valle d'Aosta", "bisogna fare una profonda riflessione sui costi della politica e intervenire di conseguenza. Occorre inoltre mettere mano alle legge elettorale attuale per migliorarla e andare verso un bipolarismo più mitigato che consenta una continuità di governo."

Il capogruppo della Stella Alpina, Marco Viérin, ha posto la questione delle preferenze, "che devono essere previste evitando le liste chiuse decise dai partiti." E ancora "siamo per un bipolarismo meno spinto e per rivedere i costi della politica e più in generale i costi della democrazia."

Infine, il Consigliere segretario Gabriele Maquignaz ha ribadito che "bisogna lavorare per ottenere il diritto di rappresentanza della Valle d'Aosta al Parlamento europeo."