Info Conseil
Communiqué n° 142 de 19 avril 2007
PROSEGUE DIBATTITO IN MATERIA DI LEGGE ELETTORALE
Il dibattito sulle proposte di legge in materia di elezione del Consiglio regionale, è proseguito con l'intervento del Consigliere Marco Viérin, capogruppo della Stella Alpina.
"Siamo convinti dell'istituto referendario, ma non dell'uso che se ne vuole fare. I referendum non sono partiti per cercare un confronto, risolvere dei problemi, ma solo per fare politica. Si è voluto fare solo un ragionamento puramente politico che la gente non capisce. Occorre lavorare affinché i contenuti giungano ai cittadini in maniera chiara. Bisogna recuperare la credibilità della classe politica."
Per Eddy Ottoz (Union Valdôtaine) "Il vero problema della vicenda è che all'esterno diamo la sensazione che la classe politica in Consiglio è contro lo strumento referendario. La legge in discussione è una buona legge. Dobbiamo comunque tenere conto delle idee della gente e prefigurarci il percorso del futuro."
"E' il compromesso più alto che si è potuto raggiungere per arrivare a una maggioranza ampia."
Il Consigliere Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha affermato che "con le proposte referendarie vogliamo un cambiamento radicale. La Valle d'Aosta rimane l'unica regione italiana a far eleggere il Presidente della Regione dal Consiglio. Questo dibattito è stato inquinato dalla presentazione di un ordine del giorno che sarebbe stato opportuno discutere a menti serene."
Per il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) "Il dibattito è stato condizionato dal pregiudizio. Non si contestano le tesi, ma si individuano gli avversari politici per demolirli. I compiti delle Commissioni sono quelli di approfondire le tematiche, mentre la preparazione dei disegni di legge non può avvenire in Commissione."
"Ribadiamo la nostra posizione politica di opposizione a questa maggioranza e lo sarà fino alla fine della legislatura. Questo non vuol dire che non si possano condividere alcuni principi con le altre forze di maggioranza. Siamo disponibili al confronto referendario, perché non abbiamo il timore di dimostrare ai valdostani le differenze tra le proposte."
"Ribadiamo di essere forza di opposizione e lo faremo fino alla fine della legislatura, anche in maniera dura quando sarà necessario. Poi nel 2008 ci presenteremo agli elettori con un programma di governo, come è giusto e logico che sia."
La Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha detto che "La scelta di un sistema dipende dalle priorità che si vogliono dare. Da una parte c'è la volontà di garantire la governabilità, dall'altra anche l'alternanza. Per noi è importante la trasparenza e la chiarezza con l'elettore. Questa è la filosofia di fondo che non si può condannare."
"Per quanto riguarda,poi, l'equilibrio della rappresentanza tra i generi, non possiamo non prendere coscienza del problema. Analizzando le altre situazioni, solo noi non siamo al passo con i tempi. Questo tipo di politica esprime un'arretratezza culturale."
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"Siamo convinti dell'istituto referendario, ma non dell'uso che se ne vuole fare. I referendum non sono partiti per cercare un confronto, risolvere dei problemi, ma solo per fare politica. Si è voluto fare solo un ragionamento puramente politico che la gente non capisce. Occorre lavorare affinché i contenuti giungano ai cittadini in maniera chiara. Bisogna recuperare la credibilità della classe politica."
Per Eddy Ottoz (Union Valdôtaine) "Il vero problema della vicenda è che all'esterno diamo la sensazione che la classe politica in Consiglio è contro lo strumento referendario. La legge in discussione è una buona legge. Dobbiamo comunque tenere conto delle idee della gente e prefigurarci il percorso del futuro."
"E' il compromesso più alto che si è potuto raggiungere per arrivare a una maggioranza ampia."
Il Consigliere Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha affermato che "con le proposte referendarie vogliamo un cambiamento radicale. La Valle d'Aosta rimane l'unica regione italiana a far eleggere il Presidente della Regione dal Consiglio. Questo dibattito è stato inquinato dalla presentazione di un ordine del giorno che sarebbe stato opportuno discutere a menti serene."
Per il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) "Il dibattito è stato condizionato dal pregiudizio. Non si contestano le tesi, ma si individuano gli avversari politici per demolirli. I compiti delle Commissioni sono quelli di approfondire le tematiche, mentre la preparazione dei disegni di legge non può avvenire in Commissione."
"Ribadiamo la nostra posizione politica di opposizione a questa maggioranza e lo sarà fino alla fine della legislatura. Questo non vuol dire che non si possano condividere alcuni principi con le altre forze di maggioranza. Siamo disponibili al confronto referendario, perché non abbiamo il timore di dimostrare ai valdostani le differenze tra le proposte."
"Ribadiamo di essere forza di opposizione e lo faremo fino alla fine della legislatura, anche in maniera dura quando sarà necessario. Poi nel 2008 ci presenteremo agli elettori con un programma di governo, come è giusto e logico che sia."
La Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d'Aoste) ha detto che "La scelta di un sistema dipende dalle priorità che si vogliono dare. Da una parte c'è la volontà di garantire la governabilità, dall'altra anche l'alternanza. Per noi è importante la trasparenza e la chiarezza con l'elettore. Questa è la filosofia di fondo che non si può condannare."
"Per quanto riguarda,poi, l'equilibrio della rappresentanza tra i generi, non possiamo non prendere coscienza del problema. Analizzando le altre situazioni, solo noi non siamo al passo con i tempi. Questo tipo di politica esprime un'arretratezza culturale."