Info Conseil
Communiqué n° 116 de 4 avril 2007
DISCUSSIONE SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE CAVERI SUL FEDERALISMO FISCALE
Il Presidente della Regione, Luciano Caveri, ha relazionato l'aula sull'incontro avuto in giornata a Roma per la riunione della Conferenza Stato-Regioni.
Il Presidente Caveri si è soffermato sugli aspetti che riguardano il federalismo fiscale e le conseguenze che può avere per la Valle d'Aosta.
"Si è consumato in queste ore uno dei più gravi attacchi mai perpetrati nei confronti delle autonomie differenziate. Siamo venuti a conoscenza del disegno di legge delega sul federalismo fiscale, predisposto purtroppo unilateralmente. C'è una disposizione in cui in sostanza si mette in discussione l'esistenza stessa delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome.
La norma stabilisce che ai bilanci delle autonomie differenziate venga addebitata una frazione della spesa per gli interessi sul debito pubblico proporzionale all'incidenza del riparto fiscale sull'Erario. Ciò al fine di ridurre, a regime, la quota del riparto fiscale medesimo, e cioè i decimi.
Inoltre, viene stabilito che le speciali con livelli di reddito pro-capite superiore alla media nazionale (e cioè solo quelle del nord) non partecipino a nessun riparto di fondi assegnati da leggi dello Stato."
"Lo scopo è toccare l'ordinamento fiscale della Regione. A fronte di ciò, ogni commento sarebbe superfluo, salvo esplicitare la cifra che discenderebbe dall'applicazione delle citate disposizioni. Si tratta di 200 milioni di euro, vale a dire il 13 per cento del Bilancio regionale. L'impatto è tuttavia meglio comprensibile laddove si realizzi che tale cifra è di poco inferiore alla maggiore spesa sostenuta dalla Regione e cioè quella per la Sanità e superiore a quella per la pubblica istruzione. Ho informato subito i parlamentari valdostani così da intervenire presso il Governo. Abbiamo chiesto anche un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Romano Prodi. Anche le Regioni a Statuto ordinario hanno accolto la nostra protesta. La settimana prossima ci ritroveremo per proseguire in questa protesta."
Sulle comunicazioni, è quindi intervenuto il capogruppo dell'Union Valdôtaine, Roberto Vicquéry, per il quale "dalle parole emerge una forte preoccupazione circa le intenzioni del Governo. Non è accettabile una tale presa di posizione unilaterale che intacca la nostra autonomia. Dobbiamo prendere, come Consiglio regionale, una posizione forte sulla situazione, che sia espressione di tutte le forze politiche, senza distinzioni."
Per la capogruppo dell'Arcobaleno Vallée d'Aoste, Dina Squarzino,
"Credo che occorrano ulteriori elementi di informazione prima di esprimere pareri certi. È importante un incontro con i nostri parlamentari per capire a fondo i problemi e individuare le strategie di azione. Non ci siamo mai confrontati su quale modello di federalismo fiscale vogliamo. Adesso ne abbiamo l'opportunità. Prima chiariamo cosa intendiamo per federalismo fiscale e poi agiremo."
Per Dario Frassy (La Casa delle Libertà) "ci aspettavamo questa situazione. È la conseguenza di un anno di governo Prodi. Abbiamo però qualche difficoltà a stringerci tutti intorno a una risoluzione comune. Non dimentichiamoci che non più di un anno fa qualcuno faceva a gara per stare vicino a Prodi. La finanziaria ha già dimostrato a cosa siamo di fronte. Non dimentichiamoci le vicende dei buoni benzina e del ticket sanitario. Per non parlare poi della Paritetica. Non sappiamo dove si vuole andare con questo tipo di federalismo fiscale. Negli anni passati abbiamo detto più volte che il periodo delle vacche grasse era passato, e che bisognava creare delle politiche di sviluppo, invece nulla è stato fatto."
Nel suo intervento, il capogruppo della Gauche Valdôtaine-DS, Giovanni Sandri, ha affermato: "Non posso che condividere le preoccupazioni dell'aula su questa norma che mette in difficoltà la Valle d'Aosta. Siamo arrivati a questo punto anche perché il governo Berlusconi ha costruito una voragine, obbligando adesso a coprire i buchi. È stato un disastro e ne paghiamo le conseguenze. Questo momento sapevamo che sarebbe arrivato e bisogna adesso discutere su come affrontarlo. Bisogna tirarci su le maniche e prendere le debite decisioni. Siamo in grado di farcela. La grande sfida la vinciamo dimostrando di saper gestire al meglio le risorse di cui disponiamo."
Per il capogruppo della Stella Alpina, Marco Viérin, "il nostro gruppo è fortemente preoccupato. Questo è un chiaro esempio di attacco alle autonomie. Non abbiamo paura della situazione, però è lecito essere davvero preoccupati."
Il capogruppo della Fédération Autonomiste, Claudio Lavoyer, ha detto di condividere la proposta di Vicquéry di predisporre una risoluzione per una presa di posizione forte e chiara.
Per Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) "L'errore è stato fatto quando sono stati scelti i due candidati di sinistra della Valle d'Aosta che hanno appoggiato un governo di sinistra. Questa non è un'operazione che toglie solo soldi, ma è una precisa ideologia politica. Nella concezione della sinistra le autonomie sono entità avverse da combattere. Mi auguro che le forze autonomiste tornino a fare politica: il "ni droite ni gauche" non serve più."
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Il Presidente Caveri si è soffermato sugli aspetti che riguardano il federalismo fiscale e le conseguenze che può avere per la Valle d'Aosta.
"Si è consumato in queste ore uno dei più gravi attacchi mai perpetrati nei confronti delle autonomie differenziate. Siamo venuti a conoscenza del disegno di legge delega sul federalismo fiscale, predisposto purtroppo unilateralmente. C'è una disposizione in cui in sostanza si mette in discussione l'esistenza stessa delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome.
La norma stabilisce che ai bilanci delle autonomie differenziate venga addebitata una frazione della spesa per gli interessi sul debito pubblico proporzionale all'incidenza del riparto fiscale sull'Erario. Ciò al fine di ridurre, a regime, la quota del riparto fiscale medesimo, e cioè i decimi.
Inoltre, viene stabilito che le speciali con livelli di reddito pro-capite superiore alla media nazionale (e cioè solo quelle del nord) non partecipino a nessun riparto di fondi assegnati da leggi dello Stato."
"Lo scopo è toccare l'ordinamento fiscale della Regione. A fronte di ciò, ogni commento sarebbe superfluo, salvo esplicitare la cifra che discenderebbe dall'applicazione delle citate disposizioni. Si tratta di 200 milioni di euro, vale a dire il 13 per cento del Bilancio regionale. L'impatto è tuttavia meglio comprensibile laddove si realizzi che tale cifra è di poco inferiore alla maggiore spesa sostenuta dalla Regione e cioè quella per la Sanità e superiore a quella per la pubblica istruzione. Ho informato subito i parlamentari valdostani così da intervenire presso il Governo. Abbiamo chiesto anche un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Romano Prodi. Anche le Regioni a Statuto ordinario hanno accolto la nostra protesta. La settimana prossima ci ritroveremo per proseguire in questa protesta."
Sulle comunicazioni, è quindi intervenuto il capogruppo dell'Union Valdôtaine, Roberto Vicquéry, per il quale "dalle parole emerge una forte preoccupazione circa le intenzioni del Governo. Non è accettabile una tale presa di posizione unilaterale che intacca la nostra autonomia. Dobbiamo prendere, come Consiglio regionale, una posizione forte sulla situazione, che sia espressione di tutte le forze politiche, senza distinzioni."
Per la capogruppo dell'Arcobaleno Vallée d'Aoste, Dina Squarzino,
"Credo che occorrano ulteriori elementi di informazione prima di esprimere pareri certi. È importante un incontro con i nostri parlamentari per capire a fondo i problemi e individuare le strategie di azione. Non ci siamo mai confrontati su quale modello di federalismo fiscale vogliamo. Adesso ne abbiamo l'opportunità. Prima chiariamo cosa intendiamo per federalismo fiscale e poi agiremo."
Per Dario Frassy (La Casa delle Libertà) "ci aspettavamo questa situazione. È la conseguenza di un anno di governo Prodi. Abbiamo però qualche difficoltà a stringerci tutti intorno a una risoluzione comune. Non dimentichiamoci che non più di un anno fa qualcuno faceva a gara per stare vicino a Prodi. La finanziaria ha già dimostrato a cosa siamo di fronte. Non dimentichiamoci le vicende dei buoni benzina e del ticket sanitario. Per non parlare poi della Paritetica. Non sappiamo dove si vuole andare con questo tipo di federalismo fiscale. Negli anni passati abbiamo detto più volte che il periodo delle vacche grasse era passato, e che bisognava creare delle politiche di sviluppo, invece nulla è stato fatto."
Nel suo intervento, il capogruppo della Gauche Valdôtaine-DS, Giovanni Sandri, ha affermato: "Non posso che condividere le preoccupazioni dell'aula su questa norma che mette in difficoltà la Valle d'Aosta. Siamo arrivati a questo punto anche perché il governo Berlusconi ha costruito una voragine, obbligando adesso a coprire i buchi. È stato un disastro e ne paghiamo le conseguenze. Questo momento sapevamo che sarebbe arrivato e bisogna adesso discutere su come affrontarlo. Bisogna tirarci su le maniche e prendere le debite decisioni. Siamo in grado di farcela. La grande sfida la vinciamo dimostrando di saper gestire al meglio le risorse di cui disponiamo."
Per il capogruppo della Stella Alpina, Marco Viérin, "il nostro gruppo è fortemente preoccupato. Questo è un chiaro esempio di attacco alle autonomie. Non abbiamo paura della situazione, però è lecito essere davvero preoccupati."
Il capogruppo della Fédération Autonomiste, Claudio Lavoyer, ha detto di condividere la proposta di Vicquéry di predisporre una risoluzione per una presa di posizione forte e chiara.
Per Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) "L'errore è stato fatto quando sono stati scelti i due candidati di sinistra della Valle d'Aosta che hanno appoggiato un governo di sinistra. Questa non è un'operazione che toglie solo soldi, ma è una precisa ideologia politica. Nella concezione della sinistra le autonomie sono entità avverse da combattere. Mi auguro che le forze autonomiste tornino a fare politica: il "ni droite ni gauche" non serve più."