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Communiqué n° 115 de 4 avril 2007

INTERPELLANZE SULLE TARIFFE AUTOSTRADALI


I Consiglieri Enrico Tibaldi e Dina Squarzino hanno presentato due iniziative relative all'aumento delle tariffe autostradali nel tratto gestito dalla Società Autostrade Valdostane-SAV.

La Consigliera Squarzino ha affermato che "l'argomento è delicato e tali aumenti incidono pesantemente su chi utilizza la tratta in questione per motivi di lavoro."

Per Tibaldi "Come utenti siamo rimasti sbigottiti riguardo all'incremento del tratto valdostano. È scandaloso, ancor più perché la Regione partecipa nella SAV. I pendolari valdostani non possono permettersi di spendere certe cifre per percorrere quel tratto. Ci chiediamo cosa serve essere nella SAV se poi si assiste a certi aumenti. Quale strategia state seguendo? Come si pensa di incentivare l'uso di tale tratto con aumenti di questa portata? Che motivazioni hanno determinato tali nuove tariffe?"

L'Assessore alle Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, ha detto che "Forse vi è sfuggito un decreto interministeriale del 2003 in cui è stato programmato e approvato l'aumento negli anni successivi delle tratte autostradali. Per cui non ci sono novità che hanno introdotto, senza motivo, questo aumento delle tariffe. È già stato tutto deciso allora."
"Possiamo anche discutere del futuro: si vuole prevedere la tangenziale nella tratta Aosta Est-Aosta Ovest e liberalizzarla? Va tutto bene però bisogna fare i conti con il bilancio regionale. L'alternativa può essere regionalizzare tutto, ma dobbiamo mettere in conto che ci devono essere le risorse per sostenere tale situazione. Non bisogna fare della demagogia. Abbiamo l'obbligo di analizzare le varie situazioni, ma evitiamo di fare certe affermazioni perché non sono delle novità, ma decisioni assunte già nel gennaio 2003. Abbiamo comunque sollecitato l'Anas ad approvare la riduzione delle tariffe per i pendolari anche solo per un periodo di prova.
Bisogna che ci sia serietà nel proporre soluzioni. Siamo disponibili ad affrontare seriamente il problema
."

Nella replica, Tibaldi ha sottolineato che "ogni volta che ci sono problema complessi lei Assessore ci accusa di demagogia. Il decreto non c'entra nulla, perché sono le società che poi decidono. Nella società SAV c'è anche la Regione e non ci risulta che sia così efficace nell'intervenire sulla questione."
"Se la Regione non vigila, a cosa serve essere presenti all'interno della società? Queste sono gabelle e non possono essere assorbite tutte dall'utenza. Prendiamo atto che la sua risposta è ricca di demagogia. Siamo totalmente insoddisfatti della risposta."

Per la Squarzino " il suo, Assessore, è un modo banale di affrontare i problemi. Gli investimenti strutturali vengono assorbiti non in soli dieci anni, ma in tempi più lunghi. Non si possono giustificare gli aumenti dicendo che servono ad assorbire le spese fatte a suo tempo."