Info Conseil
Communiqué n° 99 de 21 mars 2007
INTERPELLANZA SUL BULLISMO NELLA SCUOLA VALDOSTANA
Il Consigliere Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha chiesto con un'interpellanza informazioni circa l'entità del fenomeno del bullismo tra i giovani e nella scuola valdostana.
"Il fenomeno preoccupante e allarmante della violenza tra i giovani risulta presente anche nella scuola valdostana, ha detto Tibaldi nel presentare l'iniziativa. Già nel 1998 l'IRSSAE aveva eseguito una ricerca specifica nella quale era emerso che questo fenomeno era ben esistente tra gli alunni. I fatti delle ultime settimane che hanno coinvolto la scuola italiana fanno riflettere. Anche nella nostra regione sembra che questi fenomeni siano in qualche modo presenti. Vorremmo sapere se sono previste delle azioni per reprimere certe violenze e quali tipi di attività concrete si intende eventualmente mettere in atto."
L'Assessore all'Istruzione e Cultura, Laurent Viérin, ha replicato che "la direttiva del Ministero è finalmente stata adottata e l'uso del telefonino sarà così severamente proibito. Sono state previste delle attività per affrontare la questione: prevenzione dei comportamenti a rischio, interventi per campagne di comunicazione e informazione, azioni formulate nel tempo per permettere ai giovani di prendere coscienza della situazione."
Il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) ha affermato che "Vanno bene le conferenze per parlare del problema però tra le iniziative in atto bisognerà prevedere la riorganizzazione delle responsabilità del corpo docente. In alcuni Istituti valdostani le cose non sono assolutamente cambiate. Occorre applicare la disciplina nelle scuole. Chiediamo di incontrare i responsabili dei vari istituti e il Sovrintendente per capire cosa possiamo fare noi per gli altri."
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"Il fenomeno preoccupante e allarmante della violenza tra i giovani risulta presente anche nella scuola valdostana, ha detto Tibaldi nel presentare l'iniziativa. Già nel 1998 l'IRSSAE aveva eseguito una ricerca specifica nella quale era emerso che questo fenomeno era ben esistente tra gli alunni. I fatti delle ultime settimane che hanno coinvolto la scuola italiana fanno riflettere. Anche nella nostra regione sembra che questi fenomeni siano in qualche modo presenti. Vorremmo sapere se sono previste delle azioni per reprimere certe violenze e quali tipi di attività concrete si intende eventualmente mettere in atto."
L'Assessore all'Istruzione e Cultura, Laurent Viérin, ha replicato che "la direttiva del Ministero è finalmente stata adottata e l'uso del telefonino sarà così severamente proibito. Sono state previste delle attività per affrontare la questione: prevenzione dei comportamenti a rischio, interventi per campagne di comunicazione e informazione, azioni formulate nel tempo per permettere ai giovani di prendere coscienza della situazione."
Il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) ha affermato che "Vanno bene le conferenze per parlare del problema però tra le iniziative in atto bisognerà prevedere la riorganizzazione delle responsabilità del corpo docente. In alcuni Istituti valdostani le cose non sono assolutamente cambiate. Occorre applicare la disciplina nelle scuole. Chiediamo di incontrare i responsabili dei vari istituti e il Sovrintendente per capire cosa possiamo fare noi per gli altri."